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Lombardia, riserve idriche al minimo storico: le decisioni dopo il tavolo regionale

Iseo - La disponibilità idrica in Lombardia è ancora in calo e raggiunge il minimo storico: mancano quasi 3,5 miliardi di metri cubi di acqua rispetto al volume medio di questo periodo (pari a – 56,7%). È questo il quadro emerso dai dati del monitoraggio di ARPA Lombardia, presentati oggi al Tavolo Regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica.


Nei singoli bacini, la situazione della disponibilità idrica rispetto alla media del periodo 2006-2020 è questa:


- bacino del Toce-Ticino-Verbano: -59.5%


- bacino dell’Adda: -50.8%)


- bacino del Brembo -6.1% %


- bacino del Serio -70.6%


- bacino dell’Oglio -58.4%


- bacino del Chiese -44.5%


- bacino del Sarca-Mincio -59.6%


Il dettaglio dello stato delle singole componenti che costituiscono la riserva idrica complessiva - neve, laghi, invasi - è disponibile sul Bollettino Riserve Idriche, pubblicato settimanalmente sul sito di Arpa Lombardia, dove si possono consultare anche gli aggiornamenti meteo.


TAVOLO REGIONALE


Il deficit di acque a livello regionale è ai massimi storici. Rispetto alle riserve idriche medie del periodo, che storicamente sono intorno ai 3,4 miliardi di metri cubi di acqua, oggi sono disponibili per la Lombardia circa 1,4 miliardi. Mancano quindi all'appello 2 miliardi di metri cubi.

Il deficit è oggi del 57%, in linea allo scorso anno.


Sono i dati emersi oggi durante il tavolo permanente regionale sulla crisi idrica in Lombardia, che si è riunito a Palazzo Pirelli alla presenza, fra gli altri, del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, dell'assessore con delega all'Utilizzo della ricorsa idrica, Massimo Sertori, dell'assessore all'Agricoltura e Sovranità alimentare, Alessandro Beduschi, e dell'assessore all'Ambiente e Clima, Giorgio Maione.


Presenti tutte le associazioni di categoria del mondo irriguo e agricolo, che hanno condiviso con Regione di rinviare l'avvio della stagione irrigua e proseguire nello stoccaggio di risorsa.


"La situazione - ha spiegato il presidente Fontana, aprendo i lavori - rimane difficile. Come Regione Lombardia, fin da dicembre, abbiamo puntato su azioni mirate alla cautela e al 'risparmio' delle risorse idriche. L'assenza di precipitazioni continua a non aiutarci, un piccolo segnale positivo giunge dall'essere riusciti, quantomeno, a fermare la discesa dell'altezza dei laghi, con un piccolo recupero, nell'ultimo mese, di circa 80 milioni di metri cubi di invaso".


"Se non ci saranno precipitazioni nella tarda primavera - ha aggiunto l'assessore Sertori - sarà inevitabile procedere come nello scorso anno ad una gestione 'emergenziale', con una stagione irrigua posticipata". A tal fine è stata chiesta la collaborazione dì tutti i soggetti produttivi per gestire al meglio l'acqua disponibile".


"Fin qui le manovre immediate - conclude Sertori - per affrontare la stagione irrigua che si prospetta problematica. Ci sono poi una serie di interventi a medio lungo termine che risultano fondamentali, tra questi alcuni già in itinere come il cantiere paratie del lungolago di Como e le opere di bypass lago di Idro. Tutti gli investimenti andranno portati avanti in sinergia con il Governo. Da ultimo bisognerà avviare una serie di interventi e aiuti al comparto dell'agricoltura, sia per i sistemi irrigui, che per le tipologie di cultura".


E proprio l'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi ha evidenziato come "la decisione di posticipare l'avvio della stagione irrigua sia presa con l'intento di risparmiare acqua e razionalizzarne l'uso in vista delle prossime decisive settimane. Preso atto della situazione, si è scelto di agire con la massima razionalità e con la trasparenza data dal confronto continuo con le Organizzazioni agricole, che hanno condiviso in questi giorni la strategia regionale".


"Accanto a questi provvedimenti - ha aggiunto Beduschi- si deve però affiancare la pianificazione per il domani, fatta di investimenti per razionalizzare l'uso dell'acqua in tutti gli ambiti e per favorire soluzioni innovative per la bacinizzazione, l'infrastrutturazione e per la progressiva introduzione di tecniche innovative per l'utilizzo nei campi, sostenendo in questa transizione le nostre aziende agricole".


Anche l'assessore all'Ambiente e Clima, Giorgio Maione, è intervenuto sul tema: "Sono molteplici le linee d'azione da porre in essere. Adesso, come giusto che sia - ha spiegato - dobbiamo concentrarci sull'emergenza. Poi, ci attiveremo sulla pianificazione per arginare questa problematica che riguarda non solo la Lombardia, ma molte altre zone d'Italia. Dobbiamo puntare anche su comportamenti culturali e sull'educazione delle persone, oltre che su progetti infrastrutturali. L'Assessorato all'Ambiente e al Clima sarà in prima linea per mettendo in campo le proprie competenze".

Ultimo aggiornamento: 30/03/2023 17:10:24
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