Brescia - Col Dpcm emanato ieri, la Lombardia è 'isolata' anche per i possessori delle seconde case che si vedono così impossibilitati nello sfruttare un bene nel quale in diversi casi sono stati riposti i risparmi di una vita intera: tra le svariate libertà fondamentali fatte saltare dal nuovo lockdown, al pari di quanto accaduto la scorsa primavera, i cittadini devono fare i conti anche con questo divieto, con la beffa per cui non sono all'orizzonte 'tagli' di tasse e costi fissi per i proprietari nonostante l'impossibilità di utilizzare gli immobili.
Chi abita nelle regioni rosse o arancioni come la Lombardia non può infatti spostarsi nelle seconde case, non essendo consentito varcare i confini regionali né muoversi da un Comune all'altro. Unica eccezione per gli spostamenti: casi di necessità, ad esempio lavori urgenti o di riparazione di guasti che mettano a rischio l'abitazione. Nelle regioni arancioni è possibile andare nella seconda casa se si trova all'interno dello stesso Comune di residenza.
Allo stesso modo se un cittadino che abita in una regione gialla possiede una seconda casa in una regione rossa o arancione non può raggiungerla. Potrà invece farlo se si muove da una regione gialla verso una seconda casa in un'altra regione gialla.