"Gli studenti - spiega la professoressa Milena Nastasi - avvieranno l'analisi della carota di ghiaccio, in particolare su quantità di sali e ossigeno". Uno studio importante per capire anche i cambiamenti climatici in atto.
GLI OBIETTIVI - Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra diversi enti tra cui Edison, Acque Bresciane. I 225 metri di carota rappresentano un’impronta storico-ambientale che può risalire fino all’anno 1000. "Dai risultati ottenuti sulla porzione a noi destinata, attribuibile ad un’epoca storica specifica - spiega la professoressa Raffaella Zanardini - cercheremo di capire cosa ci racconta il ghiacciaio: aspetti ambientali, climatici, legati all’inquinamento, allo sviluppo industriale, ai conflitti bellici, alle epidemie o altro".
Fondamentale è anche l’approccio teorico: la ricerca in rete dei materiali che possano giustificare ogni nostra ipotesi. Procediamo quindi con ulteriori approfondimenti relativi a: caratteristiche generali dei ghiacciai, aspetti petrografici legati ai ghiacciai, la guerra bianca in Adamello, informazioni ambientali riferibili ai ghiacciai (metalli, polveri e gas). "Vogliamo essere piccoli team di ricerca capaci di analizzare, interpretare ed elaborare - conclude la professoressa Zanardini -. Al termine di questa esperienza speriamo, norme anti-Covid permettendo, di recarci anche al Muse di Trento per un percorso specifico sui Ghiacciai del nostro pianeta".

PROGETTO ADA 270 - Il ghiacciaio del Mandrone, sul massiccio dell’Adamello, ha molto da raccontare in termini di ambiente e clima e attraverso il progetto Ada 270 ci sarà una maggior conoscenza. La scorsa primavera con una serie di strumenti di perforazione e conservazione del ghiaccio (realizzati in collaborazione con un istituto specializzato svizzero), è stata estratta una “carota” di ghiaccio di 270 metri, suddivisa in sezioni, che ora è oggetto di analisi e misurazioni, per ricostruire gli ultimi secoli della storia climatica e ambientale dell’area alpina. Lo studio permetterà di rivelare per la prima volta il profilo di temperatura verticale del ghiaccio e gli allungamenti e le deformazioni che si presenteranno sulla verticale del foro di perforazione. E con l'analisi di una parte della "carota", gli studenti del Meneghini porteranno il loro contributo.