Berzo Demo - Il Comune di Berzo Demo (Brescia) e la Provincia di Brescia hanno vinto la causa contro la curatela fallimentare dell’ex Selca di Forno Allione. Il Consiglio di Stato ha dato loro ragione: la curatela si dovrà occupare della messa in sicurezza delle acque sotterranee per evitare l’inquinamento a valle e verso il fiume Oglio.
Dopo il Tar di Brescia, anche il Consiglio di Stato si è espresso in tal senso: respingendo il ricorso con cui si chiedeva l’annullamento dell’ordinanza varata dal Comune di Berzo Demo, obbligandola al "monitoraggio delle acque sotterranee una volta ogni tre mesi per almeno due anni, per controllare possibili episodi di contaminazione".
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia aveva così motivato la decisione: “la responsabilità dell’inquinamento è imputabile alla curatela anche per attività proprie”, considerato che “dal 2010, pur avendo la disponibilità dell’area, non ha effettuato la rimozione dei rifiuti presenti sul sito”, operazione chiesta più volte a fronte dell’elevato rischio di inquinamento. E i giudici del Consiglio di Stato hanno confermato quanto deciso dal Tar di Brescia che nel giugno dello scorso anno aveva rigettato il ricorso della curatela del fallimento in cui chiedeva l’annullamento dell’ordinanza del Comune di Berzo Demo (Brescia) e l'opposizione al versamento di una cauzione di 400mila euro al curatore fallimentare. Ora il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso della curatela e la sentenza è definitiva.