Le mete privilegiate sono le città d’arte che hanno risentito più notevolmente della loro mancanza ma – continua la Coldiretti – gli americani prestano anche particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza.
Praticamente azzerati (da 82mila a 2mila) pure i giapponesi, altra categoria di vacanzieri con una elevata disponibilità economica – prosegue Coldiretti – così come australiani e neozelandesi, passati da 186mila a 7mila.
Più contenuto – precisa la Coldiretti - il calo dei turisti europei che nel giro di un anno sono comunque scesi da 10,9 milioni a 7,3 milioni.
I vacanzieri dall’estero in Italia sono strategici per l’ospitalità turistica soprattutto nelle mete più gettonate anche perché – continua la Coldiretti – i visitatori da questo paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Di questi circa 1/3 è destinato all’alimentazione, negozi, bancarelle pizzerie e ristoranti che sono stati gli esercizi più colpiti dalla pandemia covid.