Bolzano - "I dati del monitoraggio settimanale confermano, anche per la prossima settimana, la zona bianca per la Lombardia. Di fatto, poi, anche nella nostra regione, come previsto dalla norma che sarà inserita nel nuovo Decreto Legge che il Governo si appresta a varare, si dovrà usare la mascherina all'aperto". Lo annuncia il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, commentando da un lato i dati del monitoraggio settimanale, che domani saranno analizzati dalla cabina di Iss e Ministero della Salute; dall'altro l'esito della Conferenza Stato-Regioni, da poco terminata, con oggetto il nuovo Decreto Legge contenente 'Misure Covid-19'.
"Come ho già sottolineato più volte - dice il presidente - l'uso della mascherina all'aperto, che per me rimane fondamentale in occasioni di rischio come gli assembramenti, è già stata resa obbligatoria con ordinanza da molti sindaci. Devo inoltre constatare che molti lombardi non hanno mai smesso di usarla".
"I dati di questa settimana - spiega il Governatore - registrano il tasso di occupazione dei posti letto in area medica ancora sotto il 15%, anche se, come in tutto il territorio nazionale, stiamo assistendo a una crescita importante dei contagi che ci spinge a tenere monitorata e attenzionata la situazione".
"Per questo - aggiunge - il consiglio che rivolgo a tutti i lombardi è continuare a osservare le regole su distanziamento e uso dispositivi medici, avere particolare prudenza nei confronti dei soggetti più a rischio, ma soprattutto vaccinarsi e, ancora, vaccinarsi. Sia con la terza dose, che con la prima, per chi ancora non l'ha fatto. Solo questo può frenare l'impatto dell'aumento della circolazione del virus sui ricoveri ospedalieri".
"Non sono mie valutazioni. I dati - conclude Fontana - lo confermano: nel mese di dicembre in Lombardia, il rischio di decesso per i non vaccinati è stato di 1,8 rispetto ai vaccinati (circa il doppio). Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva addirittura di 6,2 rispetto ai vaccinati. Una realtà che non si può ignorare".
DATI COVID
Un aumento contenuto e un peggioramento atteso per i prossimi giorni a seguito dell'incremento dei contagi: nei reparti covid-19 dell'Ospedale di Sondalo sono ricoverati 49 pazienti, soltanto due in più di venerdì scorso, ma ben 36 sono in gravi condizioni. Al momento i due reparti dedicati del primo padiglione sono saturi e presto sarà necessario riservarne un terzo, dopo che nei giorni scorsi l'organico è stato rafforzato con il trasferimento di una decina fra infermieri e operatori sociosanitari dall'Ospedale di Sondrio. Tra i malati in condizioni serie ci sono 13 donne e 23 uomini: 12 sono nati negli anni Trenta, sette negli anni Quaranta, sette negli anni Cinquanta, quattro negli anni Sessanta, due negli anni Settanta, uno negli anni Novanta e tre sono nati dal 2000 in avanti. Vi sono sia vaccinati che non vaccinati, molti sono positivi ma il ricovero o il peggioramento delle condizioni di salute sono dovuti a patologie non legate al covid-19.
Sul fronte delle vaccinazioni l'impegno dell'Asst è massimo per soddisfare le richieste dei cittadini: i cinque centri vaccinali sono tutti aperti oggi, mentre domani solo quelli di Sondalo, Sondrio e Morbegno. Il giorno di Natale rimarranno tutti chiusi e domenica 26 saranno operativi di nuovo quelli di Sondalo, Sondrio e Morbegno. I numeri delle prenotazioni sono in aumento, in particolare quelli delle vaccinazioni per i bambini tra i 5 e gli 11 anni: attualmente sono circa 2900 e aumentano al ritmo di oltre 200 al giorno. I bambini già vaccinati sono 650.
In regione 45 nuovi decessi.