L’Osservatorio di Confartigianato Lombardia ha stimato che nei comuni della Valle a maggior vocazione turistica l’indotto per la spesa maggiormente intercettabile dalle imprese artigiane equivalga a 49 milioni di euro.
“L’artigianato coinvolto svolge un ruolo da protagonista, ma è anche fondamentale proteggere il territorio – ha proseguito Massetti – per contribuire a far crescere l’apporto positivo del turismo all’economia. Giocano in tal senso un ruolo chiave le nostre imprese artigiane (ricordiamo che sono 290 quelle interessate direttamente dalla domanda turistica, il 10,4% delle 2.781 totali) che sono oltre mille coinvolte proprio nel recupero artistico, in servizi per edifici e paesaggio, oltre a installatori e manutentori”.
Per Barbara Mazzali, Assessore regionale al turismo, marketing territoriale e moda: “I dati recenti sono più che confortanti: in Lombardia nel 2023 abbiamo registrato 51 milioni di pernottamenti, quasi 19 milioni le presenze (+17%). La sola provincia di Brescia ha superato i 13 milioni di pernottamenti, posizionandosi come seconda provincia lombarda ad alta vocazione turistica, dopo Milano (18,8 milioni). La Valle Camonica ha registrato 835.000 pernottamenti nel 2023 – ha proseguito l’assessore – con un +17 per cento rispetto al 2022”. Per questi numeri, Mazzali tiene a ringraziare le aziende: “che hanno capito che oggi sono vincenti quando abbracciano la ricchezza della propria cultura e tradizioni. Ne sono l’emblema l’artigianato e l’enogastronomia. Attività che non solo contribuiscono a consolidare l’economia locale ma, al contempo, a preservare le radici culturali della nostra grande Regione Lombardia. In questa rinomata località nota per le incisioni rupestri, testimonianze della vita preistorica dell’umanità tra le più importanti d’Europa e sancite patrimonio Unesco, la creatività è presente – afferma ancora l’assessore Mazzali – proprio grazie ai manufatti più rinomati dei maestri artigiani locali, dove spiccano le opere in ferro battuto a cui si aggiungono anche ceramiche, tessuti e oggetti in legno intagliato. Nelle botteghe i visitatori possono osservare il processo creativo. Ed anche acquistare pezzi unici come souvenir di viaggio, al pari di formaggi e salumi tipici camuni, e vini a denominazione IGT”.
Per Anna Giorgi, dell’Università degli Studi di Milano – Polo Unimont, “Qui si gioca una partita complessa, dove vince l’eccellenza ma soprattutto il capitale umano e l’innovazione per poter restare competitivi con altre località. La nostra realtà, la sede di Edolo dell’Università di Milano è un unicum in questo senso: la nostra missione è preparare professionisti anche in questo campo che possano spingere il cambiamento coniugando appunto il capitale umano, conoscenza e tradizione”.
Infine, l’invito e il monito di Massimo Maugeri, Assessore cultura turismo e valorizzazione del territorio – Comunità montana Valle Camonica: “Spesso c’è incapacità di fare massa critica verso una destinazione turistica unica: si vince solo se facciamo sistema”.