DARFO BOARIO TERME (Brescia) - I carabinieri della Stazione di Darfo Boario Terme unitamente al NORM – Aliquota Radiomobile hanno tratto in arresto per resistenza a P.U., detenzione ai fini di spaccio e porto abusivo di armi, due soggetti di 30 e 19 anni entrambi di origine tunisina, con precedenti di polizia. Nella circostanza, a seguito di chiamata pervenuta al 112 che segnalava una lite in atto tra soggetti extracomunitari, i militari operanti intervenivano immediatamente in quel corso Italia, fermando i predetti che in un primo momento opponevano resistenza al fine di guadagnarsi la fuga e successivamente sottoposti a perquisizione sono stati trovati in possesso di circa 3 grammi di cocaina già suddivisa in dosi e pronta per essere venduta, nonché un coltello a serramanico.
L’arresto convalidato nella mattinata odierna al termine del rito per direttissima tenuto presso il tribunale di Brescia. Nei confronti del 19enne, irregolare sul territorio nazionale, sono state avviate le procedure di espulsione e nella mattinata di giovedì è stato rimpatriato.
RISSA IN PIAZZA MERCATO
Inoltre nella scorsa settimana i carabinieri della Stazione di Darfo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Brescia su richiesta della locale Procura, nei confronti di due soggetti nord-africani di 19 e 20 anni, gravati da precedenti penali e di polizia, ritenuti presunti responsabili di una aggressione avvenuta per futili motivi nella piazza Mercato del Comune di Darfo Boario Terme (Brescia) lo scorso 15 febbraio, a termine dei festeggiamenti del santo patrono “San Faustino”, ai danni di un giovane africano, attinto al costato e ad una gamba da un’arma da taglio. Durante fase di esecuzione il 19enne è stato altresì deferito per porto abusivo d’arma in quanto trovato in possesso di coltello e per detenzione ai fini di spaccio in quanto durante fasi di perquisizione venivano rinvenuti 6 grammi di cocaina e 4 grammi di hashish. Al termine dell’attività gli arrestati sono strati tradotti presso la casa circondariale di Brescia.