Lo strumento, che va ad aggiungersi alla tessera dove registrare le ore di attività settimanali, pare non trovare il favore dei cacciatori, che si trovano a dover gestire due documenti differenti su cui riportare informazioni simili. Altra situazione critica: la scadenza delle convenzioni con la Provincia per la delega gestionale della selvaggina (cervi, caprioli e camosci).
All'assemblea dei cacciatori ha portato il saluto Chiara Avanzo, presidente del Consiglio provinciale. Ecco il suo messaggio: "Caccia non è solo ammirare il paesaggio, la fauna e poi, ovviamente, sparare. Caccia é soprattutto passione, conoscenza, divulgazione, formazione, cultura. L'attività venatoria è un patrimonio storico e culturale della popolazione della nostra terra, ma i cacciatori sono anche attori fondamentali nella tutela dell'ambiente e della fauna. L'impegno dell'Associazione Cacciatori, presentato dal Presidente Carlo Pezzato, in collaborazione con la Provincia e la fondazione Mach, permette oggi al Trentino di essere all'avanguardia nel contesto europeo. Il numero degli animali che vivono nelle nostre montagne, i progetti per la reintroduzione delle specie, il ripristino dell'ambiente basato soprattutto sul volontariato, la qualità dell'ambiente in cui tutti noi viviamo, ci dimostrano che abbiamo seguito il percorso giusto".
Sull'aumento delle presenze delle specie, Carlo Pezzato ha anticipato che "la Provincia pare intenzionata a fare in modo che la selvaggina attuale non aumenti, per evitare che possa creare problemi alle attività umane"- Il confronto è comunque aperto e i prossimi mesi saranno decisivi per trovare una soluzione.