I genitori di Andrea Papi chiedono giustizia.
"Dopo i funerali di Andrea Papi, svoltisi ieri in un clima di grande, comune commozione, credo sia arrivato il momento, dopo tante, forse troppe parole dei vertici della Provincia succedutisi negli anni, dei fatti concreti, il momento cioè di dare un segnale non solo alla famiglia di Andrea ma a tutta intera la comunità trentina.
Anche se non ci sono cifre che possano pur solo minimamente lenire il dolore della famiglia, la Provincia di Trento ha a mio avviso, oltre al dovere morale della vicinanza, anche un concreto dovere di carattere economico: ossia aderire senza contrapposizioni giudiziarie alla richiesta di risarcimento che la famiglia stessa ha prospettato di voler promuovere, trovando il prima possibile un eventuale accordo.
Non vorrei assistere allo spettacolo di una Provincia attrice in tribunale di un'ingiusta contrapposizione con la famiglia che suonerebbe come una vergogna e un'offesa verso la nostra comunità.
La famiglia di Andrea ha pieno diritto a chiedere di essere risarcita, e la Provincia ha il dovere di risarcire, senza rifugiarsi in atteggiamenti che risulterebbero incomprensibili e ingiustificabili. Tutti i vertici provinciali - nessuno escluso - sin dall’inizio del progetto di reinsediamento dell’orso si sono sin qui dimostrati alla prova dei fatti non all'altezza di gestire la sua presenza e di tutelare l'incolumità delle trentine e dei trentini. Ed è perciò giusto, anzi sacrosanto, che la Provincia paghi senza contestazioni", afferma Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d'Italia.