Tema dell’incontro il ripristino di un servizio obbligatorio per i giovani a favore della Patria, nelle modalità che la politica avrebbe voluto individuare.
Pur con distinguo e sfumature diverse, tutti gli esponenti politici intervenuti convennero sull’importanza per i giovani di un servizio alla Stato. Dopo quattro anni, però, la situazione non è mutata e anche la “Legge per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale” ha mantenuto la volontarietà del servizio.
Gli Alpini dell’Ana, portatori di valori come amor di Patria, spirito di servizio e rispetto per le istituzioni tornano dunque a chiedere che sia reintrodotto un servizio obbligatorio per tutti i giovani, per formarli nel campo della protezione civile, dell’ambiente e del servizio pubblico, con una formazione anche militare che contribuisca a creare una riserva impiegabile sul territorio nazionale, con esplicito richiamo all'articolo 52 della Costituzione.
L’esperienza dei Campi scuola che l’Ana porta avanti con grande successo da anni per ragazzi da 9 a 15 anni è stata ampliata dal 2021 ai giovani tra 16 e 25 anni: centinaia di ragazze e ragazzi hanno partecipato ai campi allestiti in dodici località italiane, dimostrando che quando ci sono punti di riferimento e sollecitazioni corrette, i giovani rispondono con entusiasmo.
Chiediamo quindi a tutte le forze politiche, impegnate in una delicata campagna elettorale, un pronunciamento chiaro su questo tema, che riteniamo da subito e ancor di più in prospettiva fondamentale per il Paese: serve un impegno forte a salvaguardia di un futuro che non può prescindere dalle esperienze e dagli insegnamenti di una storia in cui gli Alpini hanno scritto e scrivono pagine importanti", le parole di Sebastiano Favero, presidente dell'Associazione Nazionale Alpini.