Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Pellegrinaggio in Adamello: gli alpini hanno invaso Peio

Migliaia di penne nere alla cerimonia conclusiva della manifestazione

Peio (Trento) - La Val di Peio invasa dalle penne nere. Migliaia di persone, alpini, familiari, turisti e residenti in Val di Peio e Val di Sole hanno partecipato in mattinata al Pellegrinaggio in Adamello che ha tagliato il traguardo delle 60 edizioni.

Erano presenti Sebastiano Favero, presidente nazionale dell'Ana, i presidenti delle sezioni Ana di Trento, Paolo Frizzi, e Ana di Vallecamonica, Ciro Ballardini, quindi una trentina di sezioni dalla Lombardia al Piemonte fino all'Emilia, i gruppi del Trentino e della Valle Camonica, rappresentanti militari, dell'Esercito e dei carabinieri. Tra le autorità il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti; l'assessore regionale Carlo Daldoss, il sindaco di Peio Alberto Pretti, quindi i primi cittadini di Terzolas, Luciana Perdergnana; Monno, Romano Caldinelli; Berzo Demo, Giovan Battista Bernardi; Bienno, Ottavio Bettoni; Ono San Pietro, Lorenzo Formentelli; i delegati di Vezza d'Oglio, Ermanno Gregorini; Cevo, Gilberto Cesarini, i delegati dei Comuni di Edolo e Sellero, oltre a rappresentanti delle associazioni. La Valle Camonica - a livello istituzionale - era maggiormente rappresentata rispetto alla Val di Sole.






La cerimonia conclusiva del Pellegrinaggio in Adamello è iniziata alle 10.15 con la sfilata di quasi duemila penne nere che alle 11 hanno raggiunto la piazza di Cogolo di Peio dove ci sono stati gli interventi conclusivi del presidente nazionale Ana, Sebastiano Favero, del presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, del presidente di sezione Ana Trento Paolo Frizzi, del sindaco di Peio Alberto Pretti e del comandante dell'Esercito.
"Dobbiamo difendere i nostri valori che permettono di costruire la pace", ha sottolineato il presidente Ana, Sebastiamo Favero

Quest’anno il Pellegrinaggio in Adamello ha un valore speciale: oltre a tagliare il traguardo delle 60 edizioni è dedicato "alle donne portatrici del Vioz e dell’Adamello", a coloro che durante la Prima Guerra Mondiale, in silenzio, ma con un’encomiabile determinazione, svolsero incarichi di supporto ai soldati al fronte (che correva per tutta l’alta Valle Camonica e alta Val di Peio, dall’Adamello alla Presanella e al Gruppo Ortles-Cevedale, sino poi al Maniva e al Sebino): vennero infatti impiegate in servizi di cucina, lavanderia, ospedali e manutenzione delle strade. E nelle valli occupate contribuirono a realizzare trincee e baracche in quota, oltre a provvedere alla consegna della posta.

"Madri, mogli, sorelle, colonne portanti delle famiglie che per troppo tempo sono rimaste nell’oblio della storia", ha sottolineato il presidente della sezione Ana di Trento, Paolo Frizzi, mentre il presidente Fugatti ha evidenziato: "E' un giusto riconoscimento per gli enormi sacrifici compiuti nel corso di quel conflitto".
Passato, presente e futuro: c’era tutto questo ad animare il 60° pellegrinaggio degli Alpini sull’Adamello che oggi viene consegnato agli archivi dopo giorni intensi di partecipazione ed iniziative. Alla manifestazione - in Val di Peio - ha preso parte anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha portato il saluto delle istituzioni ringraziando gli Alpini per aver voluto dedicare l’iniziativa alle donne che, durante la guerra, portano viveri e conforto ai soldati. Alla cerimonia erano presenti numerosi sindaci, in particolare dal Trentino e dalla Valle Camonica, oltre che l’onorevole Sara Ferrari e l’assessore regionale Carlo Daldoss. “Siamo qui per ricordare anzitutto le tragedie e le sofferenze patite negli anni della guerra e lo facciamo - ha detto Fugatti - da un territorio che dovuto subire nella sua lunga storia anche momenti di lacerazione. Oggi ricordiamo la pace e onoriamo la memoria dei caduti, tanto di una parte quanto dell’altra, cogliendo il messaggio di attualità che gli Alpini ci offrono pensando quest’anno al ruolo che le donne hanno avuto in quei momenti tragici”. Fugatti ha voluto ringraziare anche il presidente Favero, sempre presente alle iniziative promosse sul nostro territorio e, per il suo tramite il presidente dell'Associazione Nazionale Alpini del Trentino, Paolo Frizzi e tutti gli Alpini accorsi numerosi anche quest’anno con le loro famiglie. “Le istituzioni vi devono molto - ha concluso - ed è giusto dedicarvi tutte le nostre attenzioni, anche su temi impegnativi qual è quello del ricambio generazionale, per preservare anche in futuro il patrimonio di valori e la risorsa solidale di cui gli Alpini sono un grande esempio".

La manifestazione è stata anche l’occasione per illustrare i territori di montagna trentini ai numerosi alpini che sono giunti da ogni parte d’Italia, sono saliti a Pejo 3000, e ieri hanno partecipato alla consegna del cappello alpino alle 180 reclute del Centro Addestramento Alpino di Aosta (tutte di età compresa tra i 17 e i 24 anni, 33 di sesso femminile) che stanno partecipando alla specifica formazione di alta montagna, di 12 settimane, riservata ai Volontari in ferma iniziale (Vfi) dell’Esercito: un modo per garantire un ricambio generazionale e un futuro stabile e duraturo all’associazione degli Alpini.
Il testimmone passa a Ponte di Legno che ospiterà nel 2025 il Pellegrinaggio in Adamello.


di Angelo Panzeri
Ultimo aggiornamento: 28/07/2024 21:31:56
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE