Dimaro Folgarida - Una finanziaria con sede sociale a Benevento ha offerto 28 milioni per aggiudicarsi il pacchetto di maggioranza della società Funivie Folgarida Marilleva. Ha superato anche quanto avanzato dalla francese Compagnie des Alpes, che aveva inserito nella busta una cifra di 26,5 milioni di euro. L’asta si è svolta ieri e adesso ci sono pochi giorni per completare l'iter. Qualora una nuova cordata intendesse presentare un'offerta d'acquisto dovrà farlo entro il 2 agosto. 
L'asta è per 3.621.925 di azioni ordinarie di Valli, ovvero il 68,99% del capitale, la holding che detiene il 55,95% di Folgarida Marilleva e da 916.811 azioni ordinarie e 437.800 azioni privilegiate di Folgarida Marilleva corrispondenti al 5,34% delle azioni ordinarie e al 2,55% del totale delle azioni privilegiate.
L'aggiudicatario dovrà anche estinguere dei debiti con le banche. Gli amministratori e i politici trentini, in particolare il presidente della Provincia Ugo Rossi, avevano lanciato un appello affinché gruppi trentini uscissero allo scoperto investendo sulla società che - nel panorama trentino e lombardo - è una con la più alta redditività. Il 3 agosto, nello studio del notaio Dondi, si terrà una gara informale tra l’aggiudicatario dell’asta di ieri e i soggetti che potrebbero presentare offerte migliorative.
Il caso Funivie Forgarida-Marilleva in Consiglio provinciale
In apertura di seduta è intervenuto Giacomo Bezzi (FI) che si è rivolto al Presidente Ugo Rossi e al vicepresidente Alessandro Olivi, introducendo il tema d’attualità delle Funivie Folgarida-Marilleva. "E’ giusto dare credito alla capacità imprenditoriale dell’aggiudicatario della gara, anche se di fronte a un partner industriale che fa speculazioni sui crediti finanziari conservo qualche diffidenza. Detto questo nascono spontanee alcune riflessioni. In particolare, ci si chiede perché la Provincia si sia chiamata fuori dalla questione e non voglia collaborare mettendo dei soldi nel sistema Trentino, assieme a qualche partner locale.