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Volontariato e Terzo Settore: unanimità sul testo unificato di riforma

Concluso il lavoro sul ddl congiunto in Quarta Commissione permanente

TRENTO - Volontariato e Terzo Settore: unanimità sul testo unificato di riforma.

Concluso il lavoro sul ddl congiunto che crea un registro provinciale per il volontariato. Le proponenti e i consiglieri lavoreranno ancora sul testo per migliorarlo ulteriormente prima dell’arrivo in aula Parere favorevole unanime, in Quarta Commissione permanente al testo unificato in materia di valorizzazione del volontariato, degli enti del Terzo settore e degli altri enti senza scopo di lucro in Trentino, che integra e coordina i testi dei disegni di legge n. 21 presentato da Mariachiara Franzoia (Pd del Trentino), n. 25 presentato da Maria Bosin (PATT) e n. 29 presentato da Vanessa Masè (La Civica).

In aula anche l’assessore Mario Tonina. Terminate le audizioni e il confronto con il mondo dell’associazionismo, la Commissione ha approvato il testo con alcuni emendamenti migliorativi, nati nel corso dei lavori e firmati da tutte e tre le proponenti, frutto di un ampio percorso di ascolto e di collaborazione. Alcuni sono stati già portati in Commissione, mentre per altri è necessario prima un ulteriore approfondimento insieme agli uffici e all’assessorato, come ha spiegato la presidente della commissione e firmataria di uno dei testi,

Maria Bosin: “La legge è un punto di partenza, non di arrivo - ha ricordato - Abbiamo ascoltato e tenuto in considerazione tutte le sollecitazioni ricevute. Le modifiche approvate ora sono frutto di questo lavoro di ascolto e riguardano aspetti che non richiedono ulteriori approfondimenti normativi o copertura finanziaria, mentre altri punti verranno esaminati nei venti giorni che ci separano dall’aula”.

Tra i temi principali emersi durante la discussione figurano l’ampliamento delle categorie ammesse nell’elenco dei volontari, il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso esperienze di volontariato – in particolare per i giovani – e la valorizzazione del ruolo del volontariato anche nello sport. Ulteriori proposte sono giunte anche da Federazioni, Reti e dal CAL, che ha posto l’attenzione sui volontari coinvolti in iniziative comunali e sulla compartecipazione dei Comuni.

“Sono temi importanti quali è necessario un ulteriore momento di approfondimento con gli uffici per trovare la formulazione corretta dal punto di vista normativo”.

Francesca Parolari (Pd del Trentino) ha ringraziato la presidente e le proponenti per il percorso di audizioni, definendo il provvedimento “un testo che potrebbe apparire semplice ma che va a disciplinare una realtà con molte sfaccettature e che rappresenta un arricchimento per il Trentino”. Ha sottolineato l’importanza di tenere conto del lavoro svolto e di considerare la legge come “uno strumento di rilancio, un passo verso una nuova attenzione” per un settore fondamentale ma in trasformazione, chiamato ad affrontare “sfide come il ricambio generazionale” e la necessità di “un profondo cambio di prospettiva, perché la comunità torni a farsi carico delle proprie necessità”.

La consigliera Parolari ha invitato a “leggere la realtà attuale con strumenti che non siano un tappo, ma che accompagnino il rinnovamento”, sottolineando come il welfare debba essere ripensato in un’ottica più partecipata e solidale. Ha infine espresso il sostegno del gruppo alla proposta di legge, “risultato di un lavoro di unione di tre pensieri”, auspicando che si possa intervenire nei tempi necessari e definendo il percorso “un bel momento di confronto tra istituzioni e realtà del territorio”.

Daniele Biada (FdI) ha ricordato che la normativa sul volontariato risaliva al 1992, sottolineando che “c’era bisogno di intervenire su questo testo per aggiornarlo alla nuova realtà” e per riconoscere “il grande lavoro dei volontari in Trentino”. Ha evidenziato “il grande lavoro di ascolto” svolto durante le audizioni, utile sia ai consiglieri che alle associazioni coinvolte, e ha definito “un bel segnale” la creazione di un elenco con due sezioni, “una dedicata a chi è iscritto al RUNTS e una per chi non lo è”, come forma di riconoscimento per tutti i volontari. Biada ha apprezzato l’introduzione della norma che consente agli enti pubblici di concedere gratuitamente locali e strutture alle associazioni, “rendendo più trasparente ciò che molti Comuni già fanno”. Ha infine espresso l’auspicio che la legge possa “coinvolgere dal più piccolo al più grande”, prevedendo in futuro “un periodo di monitoraggio” e ulteriori interventi per “sburocratizzare e semplificare le pratiche”, soprattutto a favore delle realtà associative più piccole.

“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e sul volontariato”, ha affermato Paolo Zanella (Pd del Trentino), parafrasando l’articolo 1 della Costituzione e sottolineando come “tante volte attraverso il volontariato si riescono a dare risposte che con il solo lavoro non si riesce”. Ha portato come esempio il servizio di trasporto sanitario, “dove il volontariato ha un ruolo compensativo, proprio grazie alle associazioni che se ne fanno carico in un’ottica di sussidiarietà”. Zanella ha poi rimarcato l’importanza di inserire nella legge i principi di “coprogettazione e coprogrammazione”, ricordando che “fare amministrazione condivisa è molto più faticoso che fare un appalto”, ma che con l’esperienza “la co-costruzione diventerà sempre più efficace”. Sul tema della semplificazione ha osservato che “sburocratizzare è sempre difficile”, ma che il sostegno agli enti “rappresenta un aiuto importante”. Riguardo al registro unico del Terzo settore, ha segnalato che “la difficoltà sarà trovare criteri per rendere merito alle associazioni iscritte al RUNTS, che hanno affrontato un percorso complesso”.
Infine, Zanella ha auspicato che “gli spunti arrivati dalle associazioni” possano essere accolti prima del passaggio in aula, invitando i consiglieri e le proponenti a collaborare “per individuare ulteriori aspetti migliorativi”.

“Il volontariato e’ un patrimonio trentino”, ha ribadito Eleonora Angeli (Lista Fugatti) - Ritengo molto importante l’emedamento che valorizza la propensione al donare, alla cultura del dono e alla fiducia; in una società sempre più individualista ritengo che la valorizzazione dell’aspetto collettivo e l’attenzione all’altro sia fondamentale per cambiare in meglio il nostro vivere. Bene anche l’emendamento che valorizza il ruolo dei giovani nel volontariato. Nonostante il lavoro fatto per cui ringrazio le proponenti, gli uffici e tutte le osservazioni pervenute penso che da qui all’aula possiamo lavorare anche su ulteriori emendamenti che valorizzino sia gli enti di secondo livello che il BIC sociale. Il BIC sociale o Centro di Incontro per Volontariato e imprese risponde a mission diverse del CSV e risponde alla necessita’ di innovazione, incubazione ed incontro per volontariato e imprese”.

Ringraziando le proponenti, Stefania Segnana (Lega) ha ricordato il lavoro svolto insieme a dipartimento e Commissione per arrivare al nuovo disegno di legge sul volontariato. Le audizioni, ha sottolineato, hanno mostrato “l’importanza del tema non solo per chi lo applica e lo gestisce”, evidenziando un mondo “a 360 gradi” e il contributo delle Federazioni, che “hanno manifestato criticità reali”. Segnana ha evidenziato come l’inserimento nell’impianto normativo del tema dell’assicurazione per i volontari “prima affrontato con delibera di Giunta” rappresenti un passo avanti, così come la scelta di evitare conflitti con il settore economico, “superati con il principio di sussidiarietà orizzontale”. Ha quindi richiamato il lavoro svolto anche nella scorsa legislatura dal Dipartimento, che ha gestito “un cambiamento epocale nel mondo del volontariato”.
Quanto alla coprogettazione, Segnana ha ricordato che è sempre stata considerata prioritaria “rispetto al bando”, confermando l’intenzione di valorizzare i percorsi condivisi tra istituzioni e associazioni.

La firmataria Mariachiara Franzoia (Pd del Trentino) ha voluto ringraziare tutta la Commissione per il lavoro svolto. “Avevamo già presentato altri emendamenti”, ha ricordato, “ma occorre un surplus di lavoro che auspichiamo si riesca a concludere da qui all’aula”. “Dobbiamo inscatolare in un disegno di legge, senza danneggiarlo, quanto di preziosi abbiamo sul nostro territorio. Il volontariato, se guardiamo alla storia, ha portato il Trentino ad essere quello che è, attraverso la cultura del dono. Il tema della compartecipazione va messo in questo disegno di legge, rafforzandola per testimoniare come il volontariato sia soggetto e non oggetto della politica”. Abbiamo recepito quando sia importante anche nel mondo dell’impresa e dal Cal”.

A chiudere il giro di interventi è stata Vanessa Masè (La Civica), che ha ringraziato i componenti della Commissione per il lavoro condiviso, “che ha permesso a ciascuno di portare il proprio vissuto e la propria esperienza”. Ha sottolineato come “testi unificati di questa qualità non siano frequenti” e come il risultato raggiunto rappresenti “un messaggio anche per l’esterno, che dimostra che la politica può arrivare in modo trasversale a risultati come questo”. Masè ha rimarcato la complessità di “inserire in articoli e commi il variegato e così attivo mondo del volontariato trentino”, riconoscendo che “non si pensa mai abbastanza” a un fenomeno tanto ricco. Ha spiegato che lo sforzo sarà quello di “dare maggiore riconoscibilità e riconoscimento all’impegno che nasce dal singolo volontario, perché ciascuno rappresenta una goccia che dà vita al grande mare del volontariato trentino”. Ha infine ricordato che “ci sono ancora alcuni temi su cui lavorare”, ma che la Commissione si prenderà “ancora un po’ di tempo per trovare la formula giusta” e arrivare in aula nei tempi previsti, mantenendo chiari gli obiettivi comuni L’esame dell’articolato e gli emendamenti La commissione ha approvato all’unanimità tutti i punti e gli emendamenti.

La sintesi dei principali:
Art. 1 - Nel comma 2 dell’art.1 viene sostituita la lettera b), ampliando i riferimenti anche al mondo della cultura. Art. 1 – Il comma 4 è stato sostituito dando più risalto al tema del rapporto tra Enti pubblici e terzo settore, ribadendo il tema dell’amministrazione condivisa e introducendo il principio della sussidiarietà orizzontale.
Art. 2 - Viene meglio chiarito che si riferisce alle associazioni non iscritte al RUNTS
Art. 3 - Viene specificato che si riferisce anche agli enti che si occupano di solidarietà internazionale, interiorizzando anche le osservazioni giunte in Commissione Art. 7 - Al comma 2 lettera a) è stato tolto “terzo settore”, perché limitativo rispetto alle attività dei giovani
Art. 9 - Riguarda la messa a disposizione degli immobili: nel testo originario non erano state incluse le amministrazioni locali in attesa del confronto con il CAL. Con questo emendamento si recepisce quanto da loro stesso richiesto.

Dopo la votazione che, che ha visto tutti gli articoli approvati senza discussione, la presidente Maria Bosin ha ringraziato i componenti della Commissione: “E’ stato un lavoro che ci ha visto crescere. Permettetemi di ringraziare uno per uno tutti coloro che hanno fatto parte del percorso, le proponenti, le componenti del gruppo di lavoro, le consigliere Angeli e Maule. “Speriamo di offrire uno strumento che, seppur ancora non completo, cerca di dare un supporto concreto a chi sta aiutando tanto la nostra collettività”.

Il testo approvato sarà ora trasmesso all’aula per la discussione finale a fine novembre. Parere sulla delibera di giunta Nel corso della seduta, la Commissione ha inoltre espresso parere favorevole sulla proposta di deliberazione della Giunta provinciale riguardante i criteri per il finanziamento delle iniziative territoriali volte allo sviluppo di comunità amiche delle persone con demenza per il triennio 2026-2028, ai sensi della legge provinciale 8/2009. La proposta di delibera di riferisce in particolare all’area anziani: “E’ la prima volta che questo tipo di delibera arriva in Commissione”, ha spiegato Monica Zambotti, dirigente del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza. “Il messaggio che deve passare è che si deve lavorare sul tema dell’inclusione. Se si parla di persone di demenza e in particolare di persone anziane, è proprio questa la parola chiave in prospettiva futura. Se riusciamo a far passare alcuni messaggi che sono stati fino ad oggi patrimonio dell’area della disabilità e della salute mentale, avremo ricadute positive. Vi sono persone che nella loro vita non sono state toccate da particolari situazioni, ma che si trovano in questa fase della vita in difficoltà”. “La proposta di deliberazione ha una serie di criteri di finanziamento delle Comunità di valle e del territorio Valle dell’Adige, per accoglienza, vicinanza e contrasto all’isolamento sociale. Con il piano per le demenze abbiamo visto che proprio quest’ultimo sia uno dei maggiori fattori di rischio per le demenze”. La proposta dei nuovi criteri ha, tra gli altri, come obiettivi la sensibilizzazione, la formazione e il finanziamento di spazi di aggregazione strutturata, iniziative di stimolazione cognitiva e iniziative per favorire politiche di coinvolgimento familiare”.

Il finanziamento a disposizione è di circa 400 mila euro ed è stata inserita una disciplina che consente la proroga di alcune attività per quelle Comunità di valle che ancora non le hanno completato.

Nel passato triennio – ha ricordato - vi sono stati 320 progetti e 8200 persone coinvolte.

Eleonora Angeli (Lista Fugatti) ha ricordato “l’inizio del progetto ‘comunità amiche della demenza nella precedente legislatura 2022 e l’evento svoltosi a Vallelaghi dove vennero presentate le linee guida nazionali delle comunità amiche della demenza con la presa in carico delle Comunità di valle. Ringrazio gli uffici di via Gilli quindi oltre alla dott.ssa Zambotti anche la dott.ssa Gilli e la dott.ssa Pederzolli, l’azienda sanitaria e le comunità di valle per lavorare per la formazione di comunità amiche della demenza. Ricordo inoltre la relazione ‘come ripensare spazi urbani accoglienti’ su cui dobbiamo ancora lavorare tanto, pensare agli spazi urbani non solo per le persone sane ma anche con demenza o disabilità”.

Paolo Zanella (Pd del Trentino) ha chiesto quali fossero le novità rispetto al triennio precedente. La dottoressaa Zambotti ha spiegato che la novità è certamente la comunicazione: “Ci siamo resi conto che spesse volte occorre dare più rilievo alla capacità di dare comunicazione delle iniziative che vengono svolte”, ha replicato la dott.sa Zambotti. “Non si tratta solo di erogare i servizi ma anche di riuscire ad arrivare alle persone, con una comunicazione più efficace”. Stefania Segnana ha ricordato come tutto sia nato in approvazione in Conferenza Stato-regione nel 2020 delle linee guida che avevano portato alla delibera di Giunta che, nel 2022, aveva stanziato 450 mila euro volta a creare “ambienti accoglienti” e la nascita di progetti pilota anche all’interno delle RSA: “Credo che questo tema sia particolarmente importante e la collaborazione con le Comunità di valle e il territorio è fondamentale per una comunità che sia davvero attiva per aiutare le persone che soffrono di difficoltà legate all’invecchiamento.

Paolo Zanella (Pd del Trentino), ampliando il discorso, ha criticato l’assenza di condivisione del Piano provinciale demenze. Ha parlato di una necessità di valutazione efficace, di dare riconoscimento ai caregiver. Sulla delibera ha detto che, guardando le risorse messe a disposizione “si sta tornando indietro, anziché avanti”. Stefania Segnana ha ricordato come, nella stesura del Piano per le demenze, vi sia un tavolo di lavoro che comprende vari attori, dalla componente medica a quella che si occupa di RSA, che ha anche il compito di raccogliere proposte, suggerimenti e osservazioni. “Parlare di questi progetti e far parlare le famiglie coinvolte in questi percorsi”; ha detto Maria Bosin (PATT) “è fondamentale per far intraprendere percorsi di condivisione con altri e soprattutto con persone competenti”. Ha dato la disponibilità per avviare un confronto in Commissione con il dipartimento sul Piano per le demenze e l’attività condotta. “Sicuramente in questa prospettiva dove è evidente che non possiamo lavorare per settori”.

Con tre voti di astensione, la Commissione ha espresso parere favorevole.
Ultimo aggiornamento: 04/11/2025 09:21:31
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