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Trento Film Festival, gli ultimi riconoscimenti speciali e il programma delle repliche

Assegnati oggi il Premio “Mario Bello” e il Premio T4Future. Il documentario sull'Istituto FEM

Trento - Verrà consegnato l’ultimo dei quindici riconoscimenti speciali offerti da associazioni o enti partner del Festival, attribuiti da giurie indipendenti. Il premio sarà consegnato in occasione della proiezione del film vincitore, direttamente in sala.

Il Premio “Mario Bello”, istituito dal Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai e attribuito al film che rispecchi i valori e gli ideali del Cai e che rappresenti l'alpinismo nei suoi molteplici aspetti di avventura umana, culturale, tecnica, di rispetto dell'ambiente e di valorizzazione e promozione delle popolazioni che vivono nelle terre alte e delle loro culture e tradizioni, va a The Great White Whale di Michael Dillon (Australia/2023/104'). Questa la motivazione della giuria indipendente, Monica Brenga, Angelo Schena e Giovanni Pivetti: «Chi non vorrebbe essere in una storia di un bardo? Chi non vorrebbe avere dei compagni che anche nelle tempeste degli elementi sanno essere solidali con ancora in tasca un sorriso? Chi non vorrebbe essere narrato in un film dove avventura, amicizia, desiderio di conoscenza si intrecciano con sapienza e anche leggerezza?». Il premio sarà consegnato alle 14.45 al Cinema Modena in sala 3.

Il Premio T4Future, la cui giuria è composta da studenti degli Istituti secondari di secondo grado del trentino per valutare le opere della sezione cinematografica T4Future, è stato invece assegnato a Things Unheard Of di Ramazan Kiliç (Turchia/2023/15'). La giuria, composta da Viola Emilia Chiodelli, Sharoon John, Angelica Arcese, Tommaso Ferrari e Adele Lombardo, ha scritto la seguente motivazione: «È un film caratterizzato da un’estetica curata, bilanciata e piacevole per lo spettatore. La trama testimonia una cultura che ci è lontana, nonostante ciò veniamo immersi emotivamente in essa, il tutto con grande scorrevolezza e ottimo ritmo. Ci ha colpito l’utilizzo originale dell’elemento della TV, che da semplice oggetto di scena diventa strumento per trasmettere un messaggio molto profondo».

Premi del pubblico

Oltre ai premi ufficiali attribuiti dalla Giuria internazionale e ai quindici riconoscimenti speciali, il Trento Film Festival assegna ogni anno anche due premi del pubblico. Il pubblico del Festival ha potuto votare nell’area MyTFF del sito web, assegnando un numero di genziane che corrisponde ad un voto da 1 a 5. La somma dei voti ha decretato i due vincitori dell’edizione 2024.

Il Premio del pubblico Miglior Film di Alpinismo – Rotari è andato a Monte Corno - Pareva che io fussi in aria di Luca Cococcetta (Italia/2024/72'). Il film racconta la vicenda di Francesco De Marchi, che il 19 agosto del 1573 scala, con una piccola spedizione, la vetta impervia e rocciosa del Corno Grande, sul Gran Sasso, realizzando un’impresa epica per il suo tempo: raggiungere una vetta per la curiosità di salire su quella che lui riteneva essere la montagna più alta d’Italia. Narrato dalle stesse parole di Francesco De Marchi, con una dettagliata ricostruzione, il film racconta la scalata attraverso immagini spettacolari della salita sulla roccia calcarea del Corno Grande. Classe 1982, Luca Cococcetta nasce e studia a L’Aquila. Nel 2008 vince le selezioni per corso propedeutico di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma e dal 2010 inizia a produrre cortometraggi e documentari con la sua casa di produzione Visioni Future.

Il Premio del pubblico Miglior Lungometraggio – DAO è stato assegnato invece a Segnali di vita di Leandro Picarella (Italia, Svizzera/2023/106'). A Lignan, villaggio di poche anime nella Valle di Saint-Barthelemy in Valle D'Aosta, un Osservatorio Astronomico scruta i cieli ogni notte. Come un campanile o un faro, il grande telescopio scandisce il tempo della piccola comunità montana. In autunno, l'astrofisico Paolo Calcidese si trasferisce nella struttura come unico custode e abitante per portare avanti le proprie ricerche scientifiche e sperimentare nuove tecnologie. A causa di un incidente tecnico sarà costretto a mettere da parte gli astri e la solitudine per dedicarsi ad altre forme di vita finora non considerate: gli esseri umani. Leandro Picarella è un regista e sceneggiatore siciliano. Il suo primo lungometraggio, Triokala (2015), ottiene numerosi riscontri in Italia e all'estero. Successivamente scrive e dirige Epicentro, presentato in anteprima alla 75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia - Settimana della critica.
Segnali di vita è il suo terzo lungometraggio.

Sabato e domenica le repliche in sala dei film vincitori

Al Multisala Modena e al Supercinema Vittoria saranno nuovamente proiettati i film premiati con le Genziane dalla Giuria internazionale, con i riconoscimenti speciali dalle giurie indipendenti e dal pubblico.

Sabato 4 maggio

Modena sala 1
ore 21.15
The Great White Whale
di Michael Dillon (Australia/2023/104')
PREMIO “CITTÀ DI BOLZANO”
GENZIANA D’ORO MIGLIOR FILM DI ESPLORAZIONE O AVVENTURA

Modena sala 2
ore 21.00
Le fils du chasseur
di Juliette Riccaboni (Svizzera/2023/54')
PREMIO DEL CLUB ALPINO ITALIANO
GENZIANA D’ORO MIGLIOR FILM DI ALPINISMO, POPOLAZIONI E VITA DI MONTAGNA

Modena sala 3
ore 21.15
Un pasteur
di Louis Hanquet (Francia/2024/71')
GRAN PREMIO “CITTÀ DI TRENTO”
GENZIANA D’ORO MIGLIOR FILM

Domenica 5 maggio

Modena sala 1
ore 15.00
Things Unheard Of
di Ramazan Kiliç (Turchia/2023/15')
Stanze
di Simona Palmieri (Italia/2024/20')
Piblokto
di Anastasia Shubina, Timofey Glinin (Stati Uniti, Federazione Russa / 2023 / 38')

ore 17.00
Velovelodico
di Alessandro Anderloni (Italia/2024/70’)

ore 19.00
Mrs. Iran's Husband
di Marjan Khosravi Baledi (Iran/2023/27')
Wheels On The Bus
di Surya Shahi (Nepal/2022/15')
Il Ritorno del Lupo
di Niccolò Barca, Tommaso Merighi (Italia/2023/23')

ore 21.00
Diciassette
di Thomas Horat (Svizzera/2023/17')
PREMIO DELLA GIURIA
Postcards from the Verge
di Natalia Koniarz (Polonia/2023/40')
GENZIANA D’ARGENTO
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Modena sala 2
ore 15.15
Mary e lo spirito di mezzanotte
di Enzo d'Alò (Italia/2023/88')

ore 17.15
Bambini di Frontiera
di Manu Gerosa (Italia/2024/54')

ore 19.15
xxxxx
PREMIO DEL PUBBLICO - MIGLIOR FILM DI ALPINISMO ROTARI

ore 21.15
The Great White Whale
di Michael Dillon (Australia/2023/104')
PREMIO “CITTÀ DI BOLZANO”
GENZIANA D’ORO MIGLIOR FILM DI ESPLORAZIONE O AVVENTURA

Modena sala 3
ore 15.30
The Ice Builders
di Francesco Clerici, Tommaso Barbaro (Italia/2024/15' )
Keep it Burning
di Guillaume Broust (Spagna, Pakistan/2024/3

ore 17.30
Contadini di Confine / Grenzbauern
di Michele Trentini (Italia/2024/72')

ore 19.30
xxxx
PREMIO DEL PUBBLICO - MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO DAO

ore 21.30
Le fils du chasseur
di Juliette Riccaboni (Svizzera/2023/54')
PREMIO DEL CLUB ALPINO ITALIANO
GENZIANA D’ORO MIGLIOR FILM DI ALPINISMO, POPOLAZIONI E VITA DI MONTAGNA

Supercinema Vittoria
ore 15.00
Bergfahrt
di Dominique Margot (Svizzera/2023/97')

ore 17.00
Marmolada – Madre Roccia
di Matteo Maggi, Cristiana Pecci (Italia/2024/76’)
MENZIONE SPECIALE
PREMIO DEL CLUB ALPINO ITALIANO
GENZIANA D’ORO MIGLIOR FILM DI ALPINISMO, POPOLAZIONI E VITA DI MONTAGNA

ore 19.00
Body of a Line
di Henna Taylor (Stati Uniti/2023/10')
GENZIANA D’ARGENTO
MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO-ARTISTICO
Death of a mountain
di Nuno Escudeiro (Portogallo, Francia/2023/37')

ore 21.00
Un pasteur
di Louis Hanquet (Francia/2024/71')
GRAN PREMIO “CITTÀ DI TRENTO”
GENZIANA D’ORO MIGLIOR FILM

L’emozionante documentario dedicato all’Istituto di San Michele
“L'Istituto di San Michele. Coltivare il sapere, seminare il futuro” è il titolo del documentario dedicato agli ex studenti e ai docenti della Fondazione Mach e presentato in anteprima oggi al Cinema Vittoria, nell'ambito del Trento Film Festival. All’appuntamento, organizzato nell’ambito delle celebrazioni per il 150 anni, sono intervenuti circa 150 ex studenti. Per il pubblico è stato un vero e proprio viaggio nelle emozioni e nei ricordi, ma anche un'occasione di ritrovo. L'evento, che ha visto la presenza della vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, è stato presentato dal giornalista Walter Nicoletti e si è concluso con l'intervento di don Renato Scoz, ex docente di religione e assistente spirituale del convitto, figura storica e importante riferimento ancora oggi per studenti, docenti e l'intera comunità FEM. Dando voce a 29 alunni che hanno frequentato le aule dell’Istituto di San Michele nel corso di tre generazioni e dedicato a tutti gli studenti e i docenti che in un secolo e mezzo di di storia hanno frequentato le aule, i laboratori e i campi dell'Istituto di San Michele, il documentario ne racconta la storia attraverso i vissuti personali e le testimonianze.

Il filmato ha anche un'importante valenza didattica: gli studenti della Fondazione Mach hanno avuto, infatti, l'opportunità di seguire in prima persona le interviste durante le registrazioni dei mesi scorsi e approfondire così gli aspetti di vita e i ricordi di scuola degli intervistati: una preziosa occasione di confronto per condividere insieme il senso di appartenenza e di comunità che la scuola FEM ha sempre trasmesso e trasmette tuttora. Nel programma del Trento Film Festival, dopo il partecipato incontro di ieri sera a Palazzo Roccabruna sugli ambienti acquatici e glaciali del Trentino, rientra anche la mostra “Dalla terra il futuro. Viaggio nei 150 anni della Fondazione Mach” presso lo Spazio archeologico sotterraneo del Sas che dà forma visiva alla lunga storia dell’ente, attraverso pubblicazioni, manufatti storici e soprattutto fotografie, circa un centinaio, selezionate nell’archivio fotografico della FEM e tra i fondi dell’Archivio fotografico storico provinciale.
Ultimo aggiornamento: 04/05/2024 20:45:44
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