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Tre Ville: distacco Cima Falkner, riaprono i sentieri 316 e 315

Ordinanza del sindaco Matteo Leonardi: "Mantenersi sui tracciati"

TRE VILLE (Trento) - Distacco Cima Falkner, riaprono i sentieri 316 e 315. La “fotografia tridimensionale” acquisita dai droni scanner che ieri hanno sorvolato Cima Falkner, ha consentito di stimare l’estensione delle fratture presenti e il possibile percorso che potrebbe seguire un eventuale nuovo distacco di roccia di grandi dimensioni.

Secondo le simulazioni a cura del Servizio Geologico della Provincia, la massa rocciosa potenzialmente instabile nel caso di crollo non interesserà direttamente i sentieri 316 (che collega passo del Grostè e rifugio Tuckett) e 315 (via ferrata Bruno Dallagiacoma), due tra i percorsi escursionistici più frequentati dell’area.

Per questo motivo, nel corso della riunione tecnica convocata dal dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, Stefano Fait - con la SAT ed i Comuni interessati - è stata stabilita la riapertura di entrambi i sentieri. L’obbligo - previsto dall’ordinanza del sindaco di Tre Ville, Matteo Leonardi - è comunque di mantenersi nel sedime dei sentieri.
Rimangono invece interdetti al pubblico la via ferrata delle Bocchette “Alfredo e Rodolfo Benini” (sentiero 305) e il 331 (dal bivio del 316 al bivio con il 305), di cui il primo è stato direttamente coinvolto dal crollo. Secondo gli ultimi accertamenti, il distacco più consistente è avvenuto nella notte tra sabato 26 e domenica 27 luglio, alle 2.36.

L’evento è impresso nei grafici dei sismografi, dove è indicato l’esatto orario del crollo che è stato percepito dalla strumentazione anche a 50 chilometri di distanza. Intanto, proseguono i piccoli crolli dalla parte sommitale della montagna che si sta aprendo “a fiore”. In base al modello tridimensionale che è stato elaborato, la massa totale potenzialmente instabile della cima è stimata in circa 700mila metri cubi, sebbene non si prevedano crolli dell’intero versante. Gli ultimi approfondimenti tecnici hanno consentito inoltre di quantificare il volume di roccia crollato, pari a circa 36mila metri cubi. Il distacco ha interessato in particolare il versante sud-ovest della cima, che presenta ora una struttura in progressiva evoluzione .

Il Servizio geologico, in collaborazione con il Nucleo droni del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento, (nella foto credit Pat) proseguirà il monitoraggio intensivo di Cima Falkner, in modo da raccogliere ulteriori elementi rispetto ai movimenti della roccia. Il quadro geologico indica un progressivo deterioramento della stabilità, aggravato anche dalla degradazione del permafrost.
Ultimo aggiornamento: 31/07/2025 00:16:03
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