Riva del Garda Trento) - Appena avuto la
convalida ufficiale, prima ancora di recarsi in municipio per la cerimonia di passaggio di consegne con la
sindaca uscente Cristina Santi, il nuovo sindaco
Alessio Zanoni ha voluto recarsi al Mag.
"È da più di quattro anni, cioè da quando alla presidenza del Cda è stato nominato Sgarbi, che non entro nel nostro bellissimo museo - ha spiegato il sindaco
- per una scelta precisa che ho dichiarato e motivato in Consiglio comunale. Ma ora sentivo la necessità di ritornare in questo luogo così importante, anche per un saluto e l'espressione della mia vicinanza a tutta la struttura, direttore, dipendenti e collaboratori, ma soprattutto per parlare di pace".
Alessio Zanoni ha infatti fatto visita, al terzo piano del museo, alla sezione che ripercorre le due guerre mondiali e le vicende della
Resistenza, con un focus sui tragici fatti del 28 giugno 1944:
"Questa mia visita vuol essere un gesto simbolico, forte e chiaro, in questo luogo i cui spazi, ormai diversi anni fa, abbiamo dedicato a una mostra permanente sull’antifascismo, oggi, in un momento in cui c’è la necessità di recuperare i valori, gli alti valori della pace.
E nell'anno in cui è scomparso Renato Ballardini, grandissimo rivano e protagonista della Resistenza, sempre presente ogni anno alle celebrazioni dei Martiri del 28 Giugno, dove incontravo anche suor Cecilia Impera, scomparsa alla fine del 2023, della quale ricordo il momento intenso del funerale, nel Comune di Monteveglio sull'Appennino bolognese, al quale non ho potuto mancare. Lo abbiamo scritto nel nostro programma elettorale, quanto sia fondamentale la necessità di lasciare sempre più spazio ai popoli e sempre meno alle nazioni. Il recupero dei forti del monte Brione, iniziato a suo tempo e che ora vogliamo riprendere, va proprio in questa direzione. È importante oggi far capire cosa ha creato l’imperialismo e cosa invece non bisogna fare per non ritornare all'imperialismo. I dazi statunitensi e le logiche imperialiste che vediamo rispuntare ci preoccupano molto e preoccupano molto una città come Riva del Garda. Oggi isseremo una bandiera della pace sul municipio come segno di attenzione di una città che sa guardare al mondo e non ignora cosa sta succedendo al popolo palestinese, una nazione che non è ancora stata riconosciuta né dall’Italia, né dagli Stati Uniti, né dalla Germania. Una città non può riconoscere una nazione, ma Riva del Garda idealmente lo vuole fare, i nostri sentimenti sono proprio quelli di un pieno riconoscimento di quel popolo martoriato. Il gruppo di persone che con me ha costruito questo percorso politico ha scritto un programma elettorale dove troviamo, stampate forti e chiare, parole di estrema sottolineatura della necessità di puntare su valori alti per poter creare coesione non solo in città, ma anche con lo sguardo al mondo, all'insegna della solidarietà, della non violenza e della pacifica convivenza".