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Roberto Vecchioni all’Università di Trento per l’avvio del Latin Lab

Latino, chiave per il presente

Trento - La bellezza dei ragazzi e delle ragazze nelle piazze per difendere un libro e il pensiero. La forza della conoscenza e della poesia. Le lettere classiche non come esercizi da tradurre, ma come un mondo da scoprire. È ciò che pervade le canzoni e i 55 anni di insegnamento di Roberto Vecchioni. In un dialogo sempre appassionato con le giovani generazioni. Perché – afferma – dà un piacere, un brivido unico, l’insegnamento inteso come proporre qualcosa. Far innamorare di un autore, di una parola. Foto @Federico Nardelli.

Come professore e latinista speciale oggi è intervenuto all’Università di Trento per accompagnare la presentazione del Latin Lab e la consegna del diploma di certificazione della lingua latina a una novantina di studenti e studentesse di sei licei trentini.

Il pomeriggio si è aperto con i saluti del rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian, e del direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia, Massimiliano Bampi. Quindi l’introduzione di Caterina Mordeglia, professoressa di Lingua e letteratura latina, coordinatrice del Latin Lab e referente trentina della Consulta universitaria di Studi latini (Cusl), e di Margherita Rubino, docente di Teatro e drammaturgia dell'antichità e di Tradizioni del teatro greco e latino all’Università di Genova.

Si è messo l’accento sull’attualità del latino. Uno strumento che ha plasmato il modo di pensare, comunicare e interpretare il mondo. Studiare il latino significa sviluppare capacità critiche e ampliare i propri orizzonti culturali per affrontare le sfide del presente. Perché il latino rende liberi. Così come le parole: più parole vogliono dire più democrazia.

Il Latin Lab del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento non è uno spazio fisico, ma una struttura di coordinamento tra Dipartimento e territorio.

L’obiettivo è rafforzare le attività di formazione linguistica, orientamento scolastico, ricerca e attività culturali nell’ambito della lingua latina con iniziative didattiche, esercitazioni, seminari specialistici, attività convegnistica, certificazione della lingua latina e aggiornamento professionale.
Il Latin Lab, in via di sviluppo, coinvolgerà docenti dell’Ateneo e di università internazionali partner oltre a esponenti delle istituzioni locali.

Nell’occasione c’è stata la consegna dei diplomi di certificazione della lingua latina 2025 a una novantina di studenti e studentesse dei sei licei trentini coinvolti: Prati, Arcivescovile e da Vinci di Trento; Maffei di Riva del Garda; Guetti di Tione; Marie Curie di Pergine. La certificazione della lingua latina è un'iniziativa promossa dal 2012 su base nazionale dalla Cusl in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento/Iprase e l’Università di Trento per le scuole trentine che hanno il latino nel loro curriculum di studi. La sperimentazione è finalizzata attraverso delle prove a verificare le competenze possedute in latino sul modello delle certificazioni delle lingue straniere.

Biografia in breve

Roberto Vecchioni è uno dei padri storici della canzone d’autore in Italia. Laureato in Lettere classiche nel 1968 all'Università Cattolica di Milano, è stato professore di greco e latino per molti anni, attualmente è docente all’Università Iulm di Milano dove tiene il corso “Forme della Contemporaneità dell’Antico”.

Nella sua lunga carriera ha pubblicato 38 album, da Parabola (1971), che contiene “Luci a San Siro”, fino a “L’infinito” (2018) che viene certificato disco d’oro. È l’unico artista ad aver vinto il Premio Tenco (1983), il Festivalbar (1992, con la canzone “Voglio una donna”), il Festival di Sanremo e il Premio Mia Martini della critica (2011, con la canzone “Chiamami ancora amore”).

Per Einaudi ha pubblicato “Viaggi del tempo immobile” (1996), Le parole non le portano le cicogne (2000), Parole e canzoni (2002), Il libraio di Selinunte (2004), Diario di un gatto con gli stivali (2006), Scacco a Dio (2009), Il mercante di luce (2014), La vita che si ama. Storie di felicità (2016), Lezioni di volo e di atterraggio (2020) e Tra il silenzio e il tuono (2024). Per Frassinelli è uscito il libro di poesie Di sogni e d’amore (2007), per Bompiani Canzoni (2021), un’autoantologia dei testi più significativi di cinquant’anni di carriera.

Nel 2023 oltre a continuare a esibirsi live con il tour L’Infinito partecipa, interpretando se stesso in una piccola parte, al film “La primavera della mia Vita” di e con Di Martino e Colapesce.

Tra il 2022 ed il 2023 traduce, in collaborazione con la Fondazione Inda (Istituto nazionale del Dramma antico), il “Prometeo incatenato” di Eschilo per l’omonima rappresentazione teatrale che debutta l’11 maggio al Teatro greco di Siracusa con la regia di Leo Muscato.

Dal 2020 tutti i sabati è ospite fisso con la sua rubrica nel programma condotto da Massimo Gramellini prima su Rai3 ora su La7.

A Sanremo 2024 nella serata delle cover duetta sul palco dell’Ariston insieme ad Alfa con “Sogna Ragazzo Sogna”. Standing ovation in sala, milioni di visualizzazioni sui canali social, tour di successo e disco d’oro. Nel frattempo scrive il suo nuovo libro “L’orso bianco era nero. Storia e leggenda della parola” (2025) per Piemme.
Ultimo aggiornamento: 19/05/2025 23:59:35
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