CASTELLO TESINO (Trento) - Un incontro con la comunità, gli operatori sanitari e gli amministratori di Tesino e Bassa Valsugana, per restituire i risultati raggiunti ed illustrare i modelli organizzativi sperimentati sul territorio, le iniziative e le attività intraprese nel percorso Area Interna Tesino e discutere delle prospettive future, in continuità con le azioni previste dal DM 77 e dal PNRR per la sanità territoriale. Palazzo Gallo, a Castello Tesino, ha ospitato il momento conclusivo del progetto “Area Interna Tesino – Medicina diffusa ed assistenza inclusiva”, promosso nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e realizzato tra il 2019 ed il 2025 dalla Provincia autonoma di Trento insieme ad Azienda provinciale per i servizi sanitari e TrentinoSalute4.0.

Un percorso che ha portato il Tesino a diventare laboratorio provinciale di innovazione, anticipando elementi oggi centrali nel riordino della sanità territoriale: prossimità, multiprofessionalità, lavoro in rete, uso integrato del digitale.
In apertura i saluti dell’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, del presidente della Comunità Valsugana e Tesino Claudio Ceppinati e del sindaco di Castello Tesino Lucio Muraro. Presenti, tra gli altri, Denise Signorelli, componente del Consiglio di direzione e direttore del Distretto Nord, il direttore del Distretto Est Enrico Nava e i sindaci di Bieno, Pieve e Cinte Tesino. A moderare l’incontro Diego Conforti del Dipartimento salute e politiche sociali.
“L’Area Interna del Tesino è stata uno dei primi territori in Trentino, insieme alla Val di Sole, a sperimentare una nuova idea di sanità: una sanità più vicina alle persone, più integrata, capace di utilizzare la tecnologia per garantire risposte, continuità, sicurezza e prossimità. Per invertire la tendenza dello spopolamento dei paesi di montagna. Due territori che hanno anticipato ciò che è previsto dal DM 77 e che attueremo dai prossimi mesi con le Case di Comunità, per dare avvio ad un servizio che deve essere vicino ed attento ai territori” le parole dell’assessore.
Tonina ha quindi ricordato l’importanza del lavoro fatto in Tesino e Valsugana: “Non è solo un progetto che si conclude, è un modello che in questi anni ha dato risultati concreti: parliamo di una presa in carico territoriale che ha coinvolto decine di pazienti con patologie croniche, di una rete di professionisti che lavora insieme, di strumenti digitali che permettono alle persone di seguire la propria salute in autonomia. Questi sono gli aspetti su cui il Trentino può fare la differenza”. L’assessore ha infine evidenziato come il Tesino sia stato un laboratorio prezioso: “Le soluzioni sviluppate qui – dal telemonitoraggio al ruolo dell’infermiere di famiglia e comunità – sono diventate un riferimento per l’intera provincia, nell’ambito delle azioni previste dal PNRR e dal DM 77. Ringrazio gli operatori sanitari, le amministrazioni comunali, le associazioni, i volontari e tutti i cittadini: la sanità territoriale funziona quando le comunità partecipano, si sentono coinvolte, sono motivate. Questa è la strada giusta.
Guardiamo ora al futuro, con l’impegno di mantenere e rafforzare quanto costruito”.
Il sindaco Muraro ha evidenziato che “Questo progetto pilota sull’Area Interna ha dato importanti risultati in termini di servizi per chi vive nella conca del Tesino e va nella prospettiva di fornire sempre maggiori opportunità per i residenti ma anche per attrarre nuove famiglie”, ricordando che si sta lavorando per l’implementazione del servizio Cup. Anche il presidente Ceppinati ha sottolineato la vicinanza della Provincia al territorio attraverso la volontà di investire e di creare servizi che aiutano le persone a rimanere, evitando lo spopolamento: “Ora è importante portare avanti il progetto oltre le Aree Interne”.
Nel corso della serata è stato dato spazio agli interventi dei professionisti di Provincia, Apss e TrentinoSalute4.0 che hanno lavorato al progetto: l'infermiera di famiglia e comunità di Apss nel Tesino Elisa Menguzzo, Sandro Inchiostro per il modello territoriale di Diabetologia, Dimitri Peterlana ed Elisabetta Perna per l'esperienza della rete cardiologica.
I principali risultati
L’intervento si è basato su due filoni: un “pacchetto competenze” che ha previsto il rafforzamento delle competenze digitali dei cittadini, la formazione degli operatori sanitari su telemedicina e strumenti digitali ed iniziative di educazione alla salute ed un “pacchetto servizi innovativi” con l’attivazione dell’ambulatorio dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, la sperimentazione della presa in carico territoriale anche con il supporto della telemedicina, il telemonitoraggio domiciliare e follow-up integrato con gli specialisti, lo sviluppo dei moduli TreC+ per diabete e scompenso cardiaco.
Assistenza territoriale: attualmente sono circa 70 i pazienti presi in carico dagli infermieri di famiglia e di comunità in Bassa Valsugana e Tesino, 10 sono seguiti in telemonitoraggio. C’è un follow-up remoto di 111 pazienti dimessi dall’Ospedale di Borgo e una presa in carico del 22% della popolazione target, pari a 152 persone.
Dal 2024 sono attivi gli Infermieri di famiglia e comunità a Pieve Tesino, Borgo Valsugana e Tezze di Grigno.
Competenze digitali. Il 37% della popolazione del Tesino è attiva sull’app TreC+ (la media provinciale è del 26,8%), una diffusione frutto anche delle attività di promozione fatte sul territorio.
Telemedicina. Dal 2022 ha preso avvio nelle Rsa di Valsugana e Tesino il servizio di telecooperazione per la digitalizzazione dell’intero processo di valutazione, prescrizione e collaudo degli ausili per gli anziani ospiti (progetto Abilita). Un servizio esteso successivamente agli altri distretti sanitari che si completerà entro questo mese di novembre con le 22 sedi Rsa del Distretto Sud, e che solo negli ultimi 18 mesi ha permesso di gestire in remoto 800 richieste, con una notevole riduzione delle trasferte degli utenti e dei tempi di prescrizione degli ausili.
Il lavoro congiunto di medici di medicina generale, Medicina Interna di Borgo, Cardiologia di Trento, CAD di Borgo e Infermieri di famiglia e comunità ha permesso di sviluppare un modello di presa in carico integrato a due livelli (in base ai bisogni e complessità del paziente) per la gestione della cronicità, che riguarda pazienti con scompenso cardiaco, diabete, patologie respiratorie e neurologiche. Il modello è stato successivamente adottato come riferimento per la Val di Sole e progressivamente per l’intera provincia nell’ambito della riforma territoriale.