Trento - Il saluto di Papa Leone XIV, un’emozione indimenticabile per la Protezione civile trentina. È stato un semplice gesto, ma carico di significato: quel saluto da lontano di Papa Leone XIV è stato forse il riconoscimento più bello e profondo per gli operatori della Protezione civile del Trentino, impegnati a Roma nei giorni scorsi. Un’emozione intensa, che ha attraversato lo sguardo e il cuore di chi, con spirito di servizio, si è occupato dell’assistenza dei pellegrini giunti nella capitale per le celebrazioni legate all’intronizzazione del nuovo Pontefice.
La delegazione trentina – composta da 39 volontari e guidata dal direttore dell’Ufficio dighe Giuliano Rizzi – ha preso parte alle operazioni, affiancando colleghi provenienti da ogni parte d’Italia.
Erano presenti i rappresentanti di diverse strutture operative: Nu.Vol.A., Croce Rossa, Vigili del Fuoco volontari, Soccorso Alpino e Speleologico. Organizzati in due squadre miste, formate da operatori appartenenti a realtà diverse ma unite da un unico obiettivo, i volontari trentini hanno presidiato le aree attorno a Piazza San Pietro e via della Conciliazione, che domenica ha accolto circa 200mila fedeli. Il loro compito: offrire supporto, orientamento e assistenza ai pellegrini.
Per il gruppo che presidiava la zona di Piazza Pia, l’arrivo della “papamobile” a pochi metri e quel breve incontro visivo con Leone XIV resterà impresso nella memoria. Non solo Vaticano. Nella serata di sabato, la Protezione civile trentina era intervenuta anche al Circo Massimo, dove si è svolto il Giubileo delle Confraternite, ulteriore tappa di un weekend impegnativo e profondamente significativo.