Trento - “
Grazie volontari, avete dimostrato che il bene accade ogni giorno” Il sindaco
Ianeselli ha passato il testimone a
Mechelen. Per il 2026 è stata scelta Maia Consegnata a Carmen Bridi l’Aquila di San Venceslao, riconoscimento esteso in modo simbolico a tutti i cittadini attivi trentini e alla loro “etica della generosità quotidiana”
Il passaggio di testimone da Trento a
Mechelen, Capitale europea del volontariato 2025. La proclamazione di
Maia, città portoghese che sarà Capitale nel
2026. La consegna dell’Aquila ardente di San Venceslao a Carmen Bridi, volontaria di Valsorda, “punto di riferimento per tutti, espressione della normalità del bene e di quell’etica della generosità quotidiana” che accomuna i cittadini attivi trentini, a cui simbolicamente viene esteso questo riconoscimento.
Sono alcuni dei momenti più intensi della cerimonia finale di “Trento Capitale europea del volontariato”, conclusione di un anno straordinario, inaugurato a febbraio alla T quotidiano Arena dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In un Duomo gremito, dopo il saluto di
monsignor Mariano Manzana, missionario in Brasile, che ha fatto gli onori di casa, ad aprire la cerimonia è stato il canto di speranza “Bánÿaá ma sé” dei bambini della Velàschmid Buskers Orchestra, diretta dal maestro Federico Bortoli: le parole “perché non è la rabbia che ci salverà” risuonavano tra le navate, introduzione perfetta a una serata ricca di voci, messaggi da svariate parti d’Europa, contributi artistici.
Gli interventi. “In questo anno i volontari ci hanno indicato una strada - ha sottolineato il sindaco Franco Ianeselli durante il suo intervento – La strada della partecipazione, senza la quale non c’è democrazia. La strada della concretezza, virtù necessaria per non essere velleitari. La strada della generosità, antidoto alla solitudine”. Parafrasando l’antropologa Margaret Mead, il primo cittadino ha aggiunto: “La civiltà inizia quando qualcuno si prende cura di un suo simile in modo disinteressato. Essere civili è questo. Il volontariato è dunque la massima espressione della civiltà”. Dopo il ringraziamento a tutti i partner di questa impresa, il sindaco ha concluso: “La nostra riconoscenza va soprattutto a tutte le associazioni che si sono messe in gioco, a tutti i volontari che ci hanno aperto il loro cuore e si sono raccontati alla città. Le loro storie sono la dimostrazione che il bene accade. Anzi: che il bene accade ogni giorno, in continuazione. È su questa certezza che si fondano la nostra speranza e la nostra volontà di futuro. Non un futuro qualsiasi ma, come ha auspicato il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella dieci mesi fa, un futuro degno e giusto per tutti”.
Giorgio Casagranda, presidente del Comitato Trento Capitale oltre che del Csv, ha espresso un auspicio: “Non abbiamo mai ritenuto questo riconoscimento solo come un premio, ma un invito a guardare avanti, a immaginare e costruire il futuro del volontariato in Trentino (e non solo). Guardando al futuro, quindi, ci aspettiamo un volontariato sempre più inclusivo e aperto, in grado di intercettare le aspirazioni dei giovani e di adattarsi ai cambiamenti della società. Tutto questo dipende dalla gente felice che non perde di vista i valori fondanti che hanno sempre guidato il nostro impegno: solidarietà, partecipazione e responsabilità”.