Trento - Cambia l’avversario, ma non muta la propensione della Trentino Energie ad alternare, in maniera difficile da spiegare, set quasi perfetti ad altri nei quali finisce senza rimedio in balia delle avversarie. Un rendimento altalenante, che sta costando carissimo alla squadra di Mario Martinez, costretta sabato scorso non solo a disputare il quinto tie break consecutivo, ma anche ad incassare la terza sconfitta stagionale. L’Orgiano visto negli ultimi tre set non è certo squadra da metà classifica, ma, al di là della grande reazione messa in campo dalle vicentine sullo 0-2, fa pensare che l’Argentario l’abbia subita senza mai riuscire a metterci un freno, dopo aver letteralmente dominato i primi due set. Una ricezione balbettante e un cambio palla precario sono diventate una costante degli ultimi tre parziali, purtroppo segnati da percentuali d’attacco molto basse, non compensabili con gli altri fondamentali. Un peccato perché il muro ha fatto grandi cose anche sabato (17-8) e perché l’Argentario era riuscito a limitare gli errori. Ma purtroppo quanto non si mette la palla a terra in questo sport si perde.
La cronaca
Il Laserjet Orgiano inizia la sfida con Angelica Chilese al palleggio, Elena Zarpellon opposta, Maria Gottardo e Giovanna Donadello in banda, Silvia Ostuni e Rebecca Ferrari al centro, Giada Carli libero. La Trentino Energie risponde con il settetto base.
Si capisce fin dai primi scambi che la squadra più in palla, in avvio, è l’Argentario. La formazione ospite è più lucida e incide di più a muro e al servizio, nella rotazione con Chiara Groff in battuta scappa via, grazie ad un ace su Gottardo e a un pallonetto senza costrutto di Donadello (3-7). Le vicentine si avvicinano grazie ad uno smash di Ostuni e a un errore di Costalunga (6-7), ma devono attendere un altro errore trentino, stavolta di Pucnik, e un altro smash, stavolta di Donadello, per l’aggancio a quota 9, cui fa seguito l’ace di Ostuni del sorpasso. Mario Martinez usa il time out e dopo il consulto cambia tutto, dato che in sole tre rotazioni la Trentino Energie va a prendersi la frazione, soprattutto per merito del muro, che erige una barriera formidabile agli attacchi delle padrone di casa: dopo un’invasione di Chilese, Pucnik ferma la fast di Ferrari (10-12), poi con Bonafini al servizio arrivano altri tre break point con due muri di Groff (12-18). Con Pucnik dalla linea dei nove metri a murare sono ancora Groff e Costalunga e il punteggio assume contorni abnormi: 12-22. Le ospiti passeggiano verso la fine del set, chiuso da un primo tempo di Pixner.
Nella seconda frazione parte meglio Orgiano (3-0 con un ace di Gottardo), ma ci pensa un errore di Donadello a rimettere subito in carreggiata l’Argentario, che poi mette la freccia ancora grazie a servizio e muro, i fondamentali della fase break: ace di Costalunga su Donadello, nuovo muro di Pucnik sulla fast di Ostuni e altro ace di Costalunga sul libero. Il pallino è di nuovo nelle mani delle ospiti, che allungano con un nuovo muro di Pucnik, stavolta su Ferrari.