Di queste otto nazioni, però, solo tre hanno vinto più di una medaglia: Olanda (3), Italia e Spagna (2 a testa).
In definitiva a dover essere sottolineata è la prestazione complessiva del team italiano a Vilamoura, confermata dai numeri. L’Italia è stata l’unica nazione ad aver classificato equipaggi in tutte le cinque Medal Race. Di più, in quattro su cinque delle finali c’erano due equipaggi azzurri. Con 9 equipaggi l’Italia distanzia tutte le nazioni nella lista di partecipazioni alle Medal Race, è seguita da Gran Bretagna e Israele con 6 equipaggi e l’assenza rispettivamente da una e da due finali. Poi Francia e Polonia con 4 (e assenza da una finale), infine Olanda con 3 equipaggi, tutti però a medaglia.
Oltre ai podi, la spedizione italiana in Portogallo raccoglie anche due quarti posti (uno a pari punti e l’altro a 1 solo punto dal bronzo), due sesti, un settimo e un ottavo.
Onore alle atlete del windsurf femminile: Marta Maggetti (Fiamme Gialle) per il 4° posto, Giorgia Speciale (CC Aniene) al 6°. Bravissimo il giovane Carlo Ciabatti (Windsurfing Club Cagliari) 7° nel windsurf maschile. Un Europeo difficile per l’altro azzurro Daniele Benedetti (Fiamme Gialle), un atleta che ha spesso centrato le Medal Race, e che ha però trovato condizioni poco adatte a lui.
Molto bravi anche i due equipaggi giovani impegnati nella categoria 470 Mixed, che sta rapidamente prendendo quota in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024. Maria Vittoria Marchesini (SV Barcola Grignano) e Bruno Festo (LNI Mandello) quarti a pari punti col bronzo; Andrea Totis (LNI Mandello) e Alice Linussi (SV Barcola Grignano), sesti.
Nel 470 Maschile gli azzurri Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare) con il 7° posto e pure tra alti e bassi durante il campionato, hanno di fatto confermato i risultati degli anni precedenti e sono stabilmente nella top ten della flotta internazionale.
Infine nel 470 Femminile va segnalato l’8° posto Mondiale di Benedetta Di Salle (Marina Militare) e Alessandra Dubbini (Fiamme Gialle), un risultato di assoluto valore, che rafforza ulteriormente l’importanza della medaglia delle compagne di squadra Elena Berta e Bianca Caruso, e conferma l’estrema qualità del lavoro svolto dall’intera squadra.
La vela olimpica italiana non si ferma, e pur con la revisione dei calendari e delle regate internazionali, comprese le ultime Olympic Qualification per Tokyo, il calendario della preparazione e degli appuntamenti agonistici è delineato. Dopo una sola settimana di scarico atleti e tecnici riprenderanno ad allenarsi.