Aprica (Sondrio) - Gare del circuito Master Old Stars, nuovo primato stagionale di presenze: ad Aprica in gara anche
ormai prossimo ai 94 anni.
Tante cose da dire ma soprattutto da fare all’Aprica a cominciare dal primato stagionale di presenze, ben novanta per ognuna delle due gare in calendario, a conferma che il circo Master del mercoledì continua a godere di ottima salute e non sente il peso sulle spalle del fardello pieno di quasi 500 gare. In effetti l’Aprica ha sempre “tirato” e la sua ubicazione intervalliva facilita la partecipazione di molti Old, ma a questo va aggiunta la garanzia dei tracciati sempre impeccabili di Adriano Polatti, pronto ad interpretare le richieste degli organizzatori, e di una scuola sci disponibile a fornire tutto il supporto tecnico necessario.
All’Aprica c’è poi la caccia infinita al “topolone” Marco Plona, idolo di casa e profeta in patria, ed ogni volta l’obiettivo delle gare sono il miglior tempo assoluto, ovvero battere Plona. Ci hanno provato in molti in questi ultimi anni ma in pochi ce l’hanno fatta, a memoria il piemontese di Pila, Alfredo Gualla, un paio di stagioni fa. La pista Benedetti è tirata a lustro, dura quanto basta per garantire uniformità ai tutti i concorrenti; pochi ritocchi sul ripido ed anche il secondo tracciato tiene bene.
Il pettorale numero uno spetta di diritto al milanese Roberto Cantù, pietra miliare del Circuito con i suoi 94 anni “non compiuti” come tiene a precisare. Scende sotto i due minuti la prima prova, alza il tempo di una decina di secondi la successiva, ma averla portata a termine è già tanta roba; in categoria meglio di lui fa Sandro Traini ma otto anni di differenza dopo gli ottanta, valgono qualcosa. Meritato per entrambi il vin brulè al traguardo.
Nella categoria inferiore tra i Super 80, Natalino Bavo fa gara va se, ma sono ben cinque gli iscritti in questo gruppo, e già questo è un successo. Scambio di vittoria tra Pinuccio Bavo e Roby Fumasoni nei Super 75, mentre Curtoni ha ripreso a dare il massimo e dice che la corona di “re Giorgio” spetta solo a lui, nonostante un combattivo e regolare Valerio Locatelli. Sabbadini, Carrara e Bergamelli decidono di non litigare tra i Super 65 così come Pomoni, Salvetti e Tombini nei Super 60, e mantengono invariate le posizioni. Ed eccoci al Topolone dell’Aprica che sa di avere il fiato sul collo e tutti gli occhi addosso ma l’emozione non sa cosa sia e disegna le due solite discese perfette, tenendo tutti i distanza di circa un secondo a prova. Gli si avvicina solo Fabrizio Ricetti, anche lui di casa, ma è uno Junior con undici anni di differenza.