Val di Ledro - La carica dei 500 runners alla “Ledro Sky”: trionfano Angermund e Conti. Entrambi debuttanti di eccezione, come da pronostico, il norvegese e la milanese hanno dominato la gara. Rimangono imbattuti i record che Cesare Maestri e Alice Gaggi hanno frantumato lo scorso anno (nelle foto © Francesco Bergamaschi i primi dieci classificati e un colpo d'occhiop del tracciato e panorama).
Una giornata da incorniciare nella spettacolare Valle di Ledro. Oggi, domenica 12 giugno, si è disputata la settima edizione di “Ledro Sky - Senter dele Greste”, l’evento di skyrunning disegnato tra Mezzolago e la cresta sommitale delle cime sospese sopra il lago di Ledro. I vincitori di quest’anno sono stati il norvegese Stian Angermund e la milanese Fabiola Conti, entrambi partecipanti per la prima volta alla competizione disputata nella Valle di Ledro.
La gara, organizzata dalla Società Sportiva Dilettantistica Tremalzo, ha visto la partecipazione di 500 atleti, tra i migliori runner nazionali e internazionali che, accompagnati da un meteo perfetto, si sono sfidati su un percorso di 19 chilometri con un dislivello positivo di 1610 metri, tra Cima Parì e Cima Oro, dove l’impressione è davvero quella di correre “a fil di cielo”, sospesi sopra le acque del lago di Ledro.
Fin dai primi minuti, il norvegese Angermund, due volte vincitore delle Golden Trail World Series, ha dominato la gara come da pronostico procedendo in solitaria lungo il tracciato e tagliando il traguardo in 1h 49m e 23s, mantenendo quindi inalterato il record battuto dal trentino Cesare Maestri durante la scorsa edizione (1h 46m e 22s).
“È stata la mia prima volta alla ‘Ledro Sky’ e anche in questa magnifica valle. Mi sono divertito moltissimo durante la gara: ho trovato un percorso molto tecnico, ma la difficoltà è stata compensata dagli affascinanti paesaggi circostanti. Ciò che mi ha colpito maggiormente è stata però l’atmosfera incredibile che si respira correndo in questo territorio, dalla musica al tifo lungo il tracciato: questa gara sembra organizzata da una grande famiglia e già rientra nell’elenco delle mie gare preferite” - ha commentato il campione al termine della gara.
A occupare i gradini immediatamente inferiori sono stati il ruandese Jean Baptiste Simukeka e il galbiatese Andrea Rota che hanno raggiunto il traguardo rispettivamente in 1h 51m 32s e in 1h 51m 39s, a soli sette secondi l’uno dall’altro.