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Domenica, 14 settembre 2025
Ciclismo: la Coppa d'oro celebra il nuovo Pogacar
Sulle strade trentine trionfa lo sloveno Maks Olenic
BORGO VALSUGANA (Trento) - La 57esima Coppa d'oro celebra il nuovo Pogacar. Tripudio sloveno con Olenik e Klun, 3° Fiorini
La 57esima Coppa d’Oro celebra il nuovo Pogacar. Il vincitore della classicissima per Allievi di Borgo Valsugana, proprio come il “cannibale” del ciclismo moderno, è sloveno e di nome fa Maks Olenic, che ha iscritto il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione a fianco a quelli del trentino Alessio Magagnotti (vincitore nel 2023) e del bolzanino Brandon Fedrizzi (2024).
A trionfare, come da tradizione all’evento organizzato dal Veloce Club Borgo, è stato il direttore sportivo del vincitore, Borut Olenik (foto credit Daniele Mosna), che in questo caso è anche il padre del primo classificato. La Slovenia, dunque, ora domina anche in campo giovanile e la supremazia è ancor più marcata se si pensa che pure il secondo classificato, Gal Klun, è un connazionale del pluridecorato Tadej. Un ragazzo della squadra che prende il nome dal fuoriclasse della Uae Emirates, il Pogi Team.
I due sloveni hanno preso il largo a circa 25 chilometri dal traguardo, sorprendendo tutti gli altri attesi protagonisti di giornata, costretti ad accontentarsi della sfida per il terzo posto, che ha premiato il marchigiano Edoardo Fiorini. Nono il suo compagno di squadra Tommaso Cingolani, campione italiano della cronometro e della corsa su strada. Sfortunato l’atleta di casa Davide Zanei, che era in lizza per un piazzamento nella top-10, ma è stato coinvolto in una caduta lungo l’ultima delle tre ascese verso il Gpm di Telve, tratto distintivo del percorso. Un destino che è toccato pure al trevigiano Xavier Bordignon, atleta che nel 2025 vanta dieci vittorie, cinque delle quali conquistate proprio in Trentino.
Dei 451 iscritti, in 371 si sono presentati ai nastri di partenza, chiamati a coprire in totale 88 chilometri, con il colle di Tenna da affrontare nella prima di gara, a precedere il nervoso finale caratterizzato dalla salita di Telve. La prima parte della corsa è stata caratterizzata dalla fuga solitaria di Samuele Brustia (Madonna di Campagna), che è stato raggiunto da Sebastiano Rapisarda (Us Calcara) al primo passaggio nell’abitato di Borgo Valsugana, dove sono iniziati i tre giri del circuito finale.
Lì si è infiammata la corsa: prima ci ha provato un drappello di cinque unità, alla presenza del portacolori della società organizzatrice Leonardo Dossi e dell’altro trentino Erik Magagnotti (fratello di Alessio, vincitore della Coppa d’Oro nel 2023).
Poi si è scatenato il vicentino Paolo Rigon (Vc Città di Marostica), ma il gruppo ha fatto buona guardia, con il trevigiano Edoardo Bordignon (Postumia 73) che si è aggiudicato il traguardo volante intitolato alla memoria di Antony Orsani, seguito a ruota dal tricolore Tommaso Cingolani. Poco dopo, in una fase apparentemente di controllo, è nata l’azione risultata decisiva: a promuoverla sono stati i due sloveni Maks Olenik e Gal Klun, seguiti a ruota dal già citato Rigon e da Filippo Zanesi (Pedale Senaghese). Il veneto e il lombardo sono stati costretti ad alzare bandiera bianca di fronte al forcing in salita di Olenik e Klun, che nel breve volgere di pochi chilometri hanno guadagnato un margine di un minuto sul gruppo, transitando all’inizio dell’ultimo giro con 1’30” di vantaggio.
Un gap difficile da colmare per gli inseguitori, che sono riusciti a ridurre lo svantaggio nel tratto conclusivo, ma non quanto basta per riaprire il discorso in ottica successo finale. Nel braccio di ferro per il primo posto è stato derby sloveno, vinto da Olenik sul più giovane Klun, atleta al primo anno in categoria. Il primo gruppetto inseguitore ha pagato un ritardo di 24” ed è stato regolato in volata dall’anconetano di Camerata Picena Edoardo Fiorini. Quarto Francesco Dell’Olio (Pirata Vangi), quinto il generoso Samuele Brustia (Madonna di Campagna), autore di una prestazione di ottimo spessore. Diciannovesimo il migliore dei trentini in gara, Thomas Schipler della Montecorona, con il bolzanino di Laives Daniel Cornella 32°, dopo aver suonato la sveglia in gruppo guidando l’inseguimento ai battistrada. Gli applausi, però, sono stati per tutti i 371 partenti, accolti in via Spagolla da un pubblico da grande classica, quale la Coppa d’Oro è. Un’affascinante sessantenne (nata nel 1965) che ha regalato ancora una volta grande spettacolo.
Nell’albo d’oro della Coppa d’Oro brillano i nomi di alcuni corridori che, ultimata la loro esperienza nelle categorie giovanili, hanno scritto pagine straordinarie nel grande ciclismo: Giuseppe Saronni, Gianni Bugno, Carmelo Barone, Roberto Pagnin, Gabriele Colombo, Ivan Basso, Diego Ulissi, Sonny Colbrelli e altri che, in epoche differenti, hanno dedicato il successo al loro diesse.
Sette i successi dei corridori trentini: Franco Roat nel 1985, Alessandro Bertolini nel 1987, Ivan Degasperi nel 1997, Maurizio Flocchini nel 1998, Nicola Conci nel 2013, Alessio Magagnotti nel 2023 e Brandon Fedrizzi nel 2024.
Prima volta della Coppa d’Oro nel 1965 ad Avio. Prime edizioni itineranti (oltre ad Avio, Preore e Trento) in attesa di collocare stabilmente, l’anno era il 1968, partenza e arrivo a Borgo Valsugana.
di Red. Sp.
Ultimo aggiornamento:
14/09/2025 17:09:06