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Basega di Pinè, Mondiali Giovanili di Orienteering: un pezzo d’Italia nel gran finale

Ultima giornata con staffette vinte da Svezia (maschile) e Svizzera (femminile)

BASELGA DI PINE' (Trento) - Con tutta l’energia, la gioventù, l’entusiasmo di questo mondo, come è tipico di una grande festa dello sport giovanile, i Campionati del Mondo Juniores di foot-Orienteering si sono conclusi in Trentino dopo una settimana esaltante, all’insegna dell’amicizia e della pace. Foto @IppisWeb.

Nella giornata conclusiva, alla presenza del Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e del numero uno della FISO Alfio Giomi, sono stati assegnati gli ultimi due titoli, quelli della Forest Relay, una prova emozionante che ha esaltato l’ambiente naturale di rara bellezza del biotopo Laghestel, a Baselga di Pinè.

Numerose le sorprese di questa giornata conclusiva del Mondiale trentino: a vincere sono state le staffette di Svezia (al maschile) e Svizzera (al femminile), ma alle loro spalle c’è un’Italia che cresce, sia tra gli uomini con un nono posto di assoluto valore mondiale che tra le donne, a lungo in corsa per un piazzamento nella top-10 e dodicesime al traguardo.

BERGER SBAGLIA, MORGENSEN REGALA L’ORO ALLA SVEZIA
Con un guizzo formidabile nel finale, e complice un errore di navigazione dell’elvetico Loic Berger, Hannes Morgensen ha regalato alla Svezia una splendida medaglia d’oro nella Forest Relay maschile. La squadra svedese ha completato la staffetta in 1:46.09, precedendo di appena 2 secondi la Svizzera e di 2’41” la Rep. Ceca 1 trascinata da una straordinaria ultima frazione di Daniel Bolehovsky.

Risultato storico anche per l’Italia che ha concluso in nona posizione grazie al perfetto lancio di Paride Gaio, alla splendida frazione di Mattia Corona e alla gestione di Samuele Acler. Una staffetta tutta trentina (Gaio di Imer, Corona di Mezzano, Acler di Borgo Valsugana) che rappresenta un solido presente e pone le basi per un futuro roseo.

Partenza-lampo per la Repubblica Ceca 2 trascinata da Adam Zridkavesely, ma è nella seconda frazione che si è fatta la selezione con il norvegese Wik, autore di una splendida prestazione che ha consentito alla squadra scandinava di arrivare all’ultimo cambio in prima posizione.

Nell’ultima decisiva frazione tantissimi i colpi di scena: prima il norvegese Ingierd, vincitore della sprint, è stato squalificato per aver saltato un punto, e proprio nelle battute finali, quando Loic Berger sembrava essersi scrollato di dosso la concorrenza, l’errore di navigazione del talento elvetico che ha permesso allo svedese Morgensen di tornare a contatto e vincere la volata. Alle loro spalle, lotta tutta in famiglia per la Repubblica Ceca, con l’ultima incredibile frazione di Bolehovsky (a podio in quattro gare su cinque nella rassegna) che si è messo alle spalle il connazionale Kucera.

“Penso di essere partito bene, poi Loic ha preso il largo, era davvero forte. Credo che poi abbia commesso un errore, e sono riuscito a raggiungerlo e superarlo. È stata una gara perfetta per la nostra staffetta”, ha dichiarato Morgensen, ultimo frazionista della staffetta svedese, lanciata da Ludwig Rosen e che ha schierato Wilmer Selin come secondo frazionista.

“Per noi questo è un risultato storico”, ha esordito Paride Gaio, primo frazionista azzurro, che ha passato il testimone a Mattia Corona. “Finalmente sono riuscito a gareggiare come volevo. Oggi ero sempre in spinta. Non è stato il Mondiale che sognavo, ma alla fine è andata bene”. Soddisfatto anche Samuele Acler: “Per me era importante mantenere la posizione e ci sono riuscito. Ero molto stanco ma sono riuscito a tenere duro fino all’arrivo”.

LA SVIZZERA SI PRENDE LA RIVINCITA TRA LE DONNE
Tempo poche ore, e per la Svizzera è arrivato il momento della rivincita grazie alla formidabile staffetta femminile composta da Henriette Radzikowski, Kati Hotz e Seline Sannwald. Il terzetto elvetico aveva dalla propria parte i favori del pronostico, in compagnia della Repubblica Ceca 1, clamorosamente squalificata in prima frazione.
A quel punto, la Svizzera non ha avuto rivali concludendo in 1:50.13, con 2’54” sulla Svezia e 3’30” sulla Repubblica Ceca 2.

“E’ la sensazione più bella che potessi provare, una vittoria di squadra per chiudere in bellezza questi JWOC. Mi sentivo molto bene, ho cercato di restare calma e concentrata. La pressione era davvero alta ma sono riuscita a gestirla molto bene”, ha dichiarato Seline Sannwald, ultima frazionista svizzera.
Tredicesimo posto per l’Italia grazie a un terzetto ben assortito formato da Nastja Ferluga, Lisa Rivetta e Silvia Di Stefano.

IL RIEPILOGO DEI JWOC 2025
Alla suggestiva cerimonia d’apertura di venerdì 27 giugno, dove hanno sfilato oltre 350 orientisti di 41 Paesi al mondo, ha fatto seguito, sabato 28, l’inizio delle competizioni con l’oro della Repubblica Ceca nella Mixed Team Relay a Levico Terme davanti a Svezia e Ungheria.

Sempre in contesto urbano, nel borgo montano di Cembra, domenica 29 giugno, i JWOC hanno assegnato i primi titoli individuali, quelli della sprint, andati a Jonas Fenne Ingierd (Norvegia) e Seline Sannwald (Svizzera). Lunedì 30 sono invece iniziate le gare Forest con la Long Distance a Fornace che ha premiato il ceco Daniel Bolehovsky, autentico mattatore del Mondiale con quattro medaglie in cinque giorni, e la svedese Freja Hjerne.

Dopo la giornata di riposo di martedì, mercoledì 2 luglio, gli ultimi due titoli individuali, quelli della Middle Distance di Baselga di Piné, sono andati all’ungherese Marton Csoboth e alla ceca Viktorie Skachova.

Assieme ai giovani atleti del JWOC, chiusura in festa anche per gli oltre 1.000 partecipanti della 5 Days of Italy, dai 4 agli 83 anni. Per loro non c’era alcun titolo mondiale in palio, ma qualcosa in più: la consapevolezza di aver lottato contro se stessi, trovando la propria strada. Dopotutto, il bello dell’orientismo è soprattutto questo, e il Trentino ha trovato la ricetta giusta per mostrarlo al mondo.

IL MEDAGLIERE

1. Repubblica Ceca: 3 Oro, 1 Argento, 4 Bronzo
2. Svizzera: 2 Oro, 4 Argento
3. Svezia: 2 Oro, 3 Argento
4. Ungheria: 1 Oro, 1 Argento, 2 Bronzo
5. Norvegia: 1 Oro
6. Polonia: 1 Argento
7. Spagna: 1 Bronzo
8. Finlandia: 1 Bronzo

IL BILANCIO
Soddisfazione nelle parole di organizzatori e istituzioni per un evento che ha raccolto eccellenti feedback anche dalle delegazioni dei Paesi scandinavi, da sempre culla della disciplina dell’orienteering.

“Siamo soddisfatti di aver accolto un evento di rango internazionale, con 350 atleti al via di 41 Paesi al mondo, in un territorio che si contraddistingue da sempre per le sue capacità organizzative. Ci tengo a ringraziare gli organizzatori di questo Mondiale e tutti i volontari che hanno reso possibile la riuscita di questo evento”, ha dichiarato il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

“I JWOC sono la manifestazione più bella che si possa organizzare”, ha detto il numero uno della FISO Alfio Giomi. – “Investire sui giovani deve essere la mission di qualsiasi federazione sportiva, insegnare loro a dare il meglio nell’ambito dell’etica, del rispetto delle regole e degli avversari è il valore più grande che possiamo insegnare. Questo Mondiale è stato uno spettacolo bellissimo, di cui tutto lo sport italiano deve andare fiero.”

“In pochi mesi abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Tante delegazioni ci hanno comunicato il loro apprezzamento. Abbiamo avuto circa 20.000 presenze sul territorio e un importantissimo indotto che si aggira attorno ai 3 milioni di euro, ma al di là dei numeri questo Mondiale ci ha lasciato la consapevolezza di poter organizzare grandi eventi internazionali”, ha concluso Alessandro Santuari, Sindaco di Baselga di Piné e Presidente del comitato organizzatore dei Mondiali.
Ultimo aggiornamento: 03/07/2025 19:25:59
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