Brescia 1950 Metallurgica San Marco), ottava in 53.88.
CONFERMA BONVECCHIO - Pochi giorni dopo esser ritornato sul trono tricolore, Norbert Bonvecchio (Atletica Trento) si è confermato anche nel Palio della Quercia, cogliendo un prestigioso successo internazionale con un terzo lancio da 76,37 davanti a Roberto Orlando (75,46) e al finlandese Jami Kinnunen, fermatosi a 74,13.
RANDAZZO SFIORA GLI OTTO - Come al femminile, anche nel concorso maschile un singolo centimetro ha decretato la vittoria: 8 metri tondi tondi per il sudafricano Ruswahl Samaai, uno in più rispetto a quanto fatto dal siciliano Filippo Randazzo (Fiamme Gialle che) atterra a 7,99 (+0.7) con il terzo salto, dopo il 7,92 al turno precedente, ma il catanese poi trova tre nulli; terzo l'altro siciliano in gara, il messinese Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia) con 7,72 (+0.7). Poco dietro, un Lorenzo Naidon (Us Quercia Trentingrana) in condizione fisica precaria riesce a piazzare al primo salto un 7,34 che gli vale il nuovo primato personale, prima di fermarsi per non incorrere in problemi maggiori alla caviglia di stacco.
LAMBRUGHI E PERINI - Nei 400 ostacoli finisce terzo il campione italiano Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) con 50.38 e un tuffo sul traguardo per lasciarsi alle spalle il turco Yasmani Copello, bronzo olimpico ai Giochi di Rio. Davanti il francese Wilfried Happio (49.28) precede l’estone Rasmus Magi (49.79). Ci vuole il fotofinish per decretare il vincitore dei 110hs: lo statunitense Freddie Crittenden beffa il britannico Andrew Pozzi, 13.31 (+0.6) per entrambi sull’altro americano Aaron Mallet (13.39). E’ quarto Lorenzo Perini (Aeronautica, 13.61), a una manciata di centesimi dal 13.53 del tricolore di Padova, poi settimo Hassane Fofana (Fiamme Oro, 13.82).
OTTOCENTISTI OK - Progressi per i giovani specialisti degli 800 metri. Si migliora Simone Barontini (Fiamme Azzurre): il 21enne anconetano, pluricampione italiano sulla distanza, prova ad inseguire la coppia keniana di testa e poi chiude quarto in 1:46.64, togliendo 23 centesimi al personale che aveva realizzato nella scorsa edizione di questo meeting. Anche il brianzolo Gabriele Aquaro (Team-A Lombardia) firma il suo primato, quinto con 1:47.01. Davanti c’è il bronzo mondiale Ferguson Rotich (1:44.82) sul connazionale Collins Kipruto (1:45.26). Applausi per Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto), ventenne romeno che vive da oltre un decennio in Italia, sceso a 1:46.41. Sempre negli 800, ma al femminile, la tricolore Elena Bellò (Fiamme Azzurre) con 2:02.08 coglie il secondo tempo in carriera. Quinto posto della vicentina, nella gara vinta dalla norvegese Hedda Hynne in 1:59.15, più dietro Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) che rallenta nel finale ed è settima con 2:04.64.
DALLE PEDANE - La migliore delle italiane nel giavellotto è ancora Carolina Visca. Dopo aver confermato il tricolore assoluto a Padova, la campionessa europea under 20 chiude quinta a Rovereto con 54,90 superando Sara Jemai (Esercito, 52,75). Per la tedesca Christin Hussong, oro continentale a Berlino 2018, l’acuto a 61,13 arriva nell’ultimo turno, quando ormai era già sicura della vittoria. Secondo posto e record nazionale del Benin per Pascaline Adanhouegbe (Cus Pro Patria Milano) che si porta a 56,75.
GIOVANI - Nella gara di mezzofondo per gli under 23, quella dei 3000 siepi, cresce Francesco Breusa (Cus Torino) che toglie oltre sette secondi al proprio limite in 8:54.20, ma anche lo junior trentino Massimiliano Berti (Valchiese), classe 2002, con un notevole 8:55.81, poi Giovanni Gatto (Us Quercia Trentingrana, 9:03.58) e Marco Fontana Granotto (Expandia Atl. Insieme Verona), al personale di 9:05.41. Tra le donne, sui 1500 metri, la genovese Ludovica Cavalli (Bracco Atletica) arriva a quattro decimi dal suo primato con 4:20.12.