Rodengo Saiano (Brescia) -
Olio di
alta qualità, ma con quantità inferiore alla media degli ultimi anni. A
Rodengo Saiano nel frantoio
Sapor d’Olio della cooperativa
Clarabella con i vertici di
Coldiretti Brescia è stata approfondita la
campagna olivicola 2024, evidenziando i principali risultati e le tendenze in atto: l'olio di questa annata, a causa della bassa resa dei frutti, nati durante un’annata in cui pioggia e siccità si sono alternate, è di qualità altissima quando non eccellente. Queste le
due caratteristiche dell’olio extravergine di oliva prodotto nel bresciano e più in generale in Lombardia.
L'ANALISI - "L’annata 2024 presenta alcuni aspetti negativi come le rese basse in fase di molitura a causa dell’eccesso di pioggia durante la fase di maturazione pre-raccolta e in raccolta, oltre alla siccità nel periodo estivo quando si sintetizza l’olio nelle olive. Ma anche aspetti positivi: l’olio bresciano ritorna in vendita, grazie alla professionalità degli olivicoltori e dei servizi tecnici territoriali - hanno spiegato da
Coldiretti Brescia -.
Dopo lo scorso anno in cui non si è raccolto si è tornati a produrre discrete quantità: purtroppo rese minori a causa dell’eccesso di pioggia e della siccità. Da un punto di vista fitosanitario non si sono riscontrati problemi significativi se non la cascola verde che è stata però compensata da una maggiore pezzatura delle olive rimaste.
Sicuramente gli interventi puntuali svolti dagli olivicoltori e dai monitoraggi effettuati da AIPOL e realtà territoriali, hanno contributo a diffondere buone pratiche utili al contenimento dei principali parassiti della specie”. Il mercato ha riconosciuto la qualità e validità del prodotto anche da parte di clienti esteri con un valore di export in continuo aumento anche grazie alle presenze turistiche.
GLI INTERVENTI - Dopo i saluti del sindaco di Rodengo Saiano Rosa Vitali e del presidente della cooperativa sociale agricola Clarabella Aldo Papetti, alla giornata hanno partecipato, insieme alla presidente provinciale Laura Facchetti e al presidente regionale Gianfranco Comincioli, Nadia Turelli, responsabile Gruppo Donne Coldiretti Brescia, Silvano Zanelli presidente Aipol, Carlo Fenaroli, presidente consorzio Cascina Clarabella.
Una riflessione sulla giornata mondiale dell’ulivo arriva dalla presidente Laura Facchetti: “l’ulivo, simbolo di pace quest’anno assume un significato ancora più importante, questa ricorrenza ci offre l’occasione per ribadire la speranza che tutti i conflitti, in particolare quelli che si consumano così vicino a noi, possano cessare al più presto. Ma oggi vogliamo anche sottolineare l'importanza dell'olio extravergine d'oliva nella dieta mediterranea e nel patrimonio culturale italiano e l’olivo, con le sue radici profonde e i suoi frutti preziosi, rappresenta un patrimonio inestimabile per il nostro Paese”.
Le conclusioni, con uno sguardo al futuro, al presidente regionale di Coldiretti Gianfranco Comincioli: “In un’annata in cui i produttori possono finalmente tirare un sospiro di sollievo grazie a una produzione soddisfacente – seppur non sempre accompagnata da rendimenti altrettanto favorevoli – è fondamentale non abbassare la guardia. Nonostante le difficoltà produttive, la qualità dell'olio extravergine d'oliva italiano si conferma ai massimi livelli, grazie all'impegno dei produttori e all'adozione di pratiche agricole sostenibili. Le prospettive per il futuro dell'olivicoltura italiana sono legate alla capacità di affrontare le sfide attuali e cogliere le nuove opportunità. È fondamentale investire in ricerca e sviluppo, promuovere la formazione degli olivicoltori, sostenere la cooperazione tra i produttori e valorizzare la qualità del prodotto italiano”. L’incontro è terminato con una degustazione di olio guidata da Nadia Turelli, che ha dimostrato la differenza tra il prodotto degli agricoltori lombardi e quelli che arrivano dalla grande distribuzione e che hanno costi molto più bassi rispetto agli oli dop.
I NUMERI DELL’OLIO EXTRAVERGINE LOMBARDO E BRESCIANO
Secondo Coldiretti, ecco le previsioni di raccolta e produzione 2024: Olive: 56mila quintali di cui 50 mila quintali a Brescia; Olio: 480 mila litri di cui 427.200 litri a Brescia; Resa media 8,5%; Ettari di oliveto: 2370 di cui 1945 a Brescia; Numero totale di piante in produzione: 640 mila di cui 570mila a Brescia; Produttori: 1853 di cui 1649 a Brescia; frantoi: 49 di cui 43 Brescia; Percentuale Dop sulla produzione totale: 20%, Fatturato complessivo settore olivicolo Lombardia media: 30milioni di euro; la percentuale del Garda sulla produzione lombarda è del 76%, sul Sebino arriva al 18%; la percentuale di Brescia sul totale lombardo: 89%; il comune più olivetato: Puegnago del Garda (100 ettari); Stima indotto 2024: 19.000.000 euro a Brescia.