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Trento: 255 cattedre vacanti, botta e risposta tra sindacato e Provincia

Trento - Botta e risposta sulle cattedre vacanti tra sindacato e Provincia di Trento. In tutto il Trentino lunedì 12 settembre scatterà il countdown, i bambini e ragazzi torneranno in aula, quest'anno la scuola provinciale dovrà affrontare il problema delle cattedre vuote.


"Con l'avvio del nuovo anno scolastico ci sono innumerevoli disagi, in particolare quello degli insegnanti, difatti quasi la metà delle cattedre a tempo indeterminato sono vuote", la denuncia della Flc, che avvisa: concorsi in ritardo, scarsa programmazione alla base di questa situazione. Le scuole messe peggio sono quelle superiori e medie. Infatti a seguito dei pensionamenti avvenuti quest'anno, 548 posti a tempo indeterminato si sono liberati, ma solo il 52% di esse sono stati ricoperti con insegnanti di ruolo, il resto è affidato a contratti a tempo determinato.


La risposta della Provincia non si è fatta attendere: "dei 566 posti destinati alle immissioni in ruolo per quest’anno scolastico, non sono stati nominati circa 280 docenti in ruolo, che peraltro saranno coperti con incarichi di supplenza, è altrettanto vero che appare semplicistico e parziale attribuire questa situazione a presunti errori di programmazione da parte dell'Amministrazione. È noto infatti, e lo è ancor più per il concorso ordinario del personale docente, che l'impossibilità di fare fronte alla totale copertura dei fabbisogni è imputabile a fattori indipendenti dall'azione dell'Amministrazione".
Per contribuire a fare chiarezza della situazione complessiva la Provincia di Trento ha fornito alcuni dati: al concorso ordinario (indetto nell'anno 2020 e svoltosi nel corso dell'anno 2022 a causa del fermo dovuto alla pandemia) erano stati ammessi 1.715 candidati distribuiti su 41 classi di concorso, per un fabbisogno iniziale di 185 posti; si sono presentati alle prove scritte 1.325 candidati e non ne sono stati ammessi alle fasi successive 826, con un tasso del 62% di bocciati, distribuiti in modo eterogeneo tra le diverse discipline.

In alcuni casi si è registrato l’80% ed in altri il 100% delle bocciature.


La risposta del sindacato: il problema di cattedre vuote è dovuto al pensionamento e al "non rimpiazzo", infatti i dati più sconcertanti si trovano nelle scuole secondarie di primo e secondo grado: 424 posti liberi a seguito dei pensionamenti, solo il 40% di essi è stato coperto, quindi ne restano vacanti circa 255. Questo dato è da suddividere in due: 112 posti verranno coperti a seguito della chiusura del concorso, che anch'esso procede a rilento e con parecchi ritardi, mentre 143 cattedre resteranno vuote a prescindere perchè i posti in concorso erano insufficienti a coprire la reale necessità, quindi seguirà un ulteriore concorso.
“Questa situazione è il frutto di una serie di errori legati a scarsa programmazione, assenza di visione e insufficienti investimenti sulla scuola – accusa la segretaria provinciale Cinzia Mazzacca puntando il dito contro l’assessorato all’Istruzione -. Come sindacato abbiamo subito messo in guardia l’assessore, ancora oltre un anno fa, che i posti messi a concorso erano insufficienti. Bastava fare una stima dei pensionamenti per avere una fotografia del reale fabbisogno. E’ questa una delle ragioni per cui oggi sono scoperte anche cattedre in discipline che non avevano mai dato problemi di carenza di organico, come italiano. A questo si somma un ingiustificabile ritardo nella procedura del concorso”.


La risposta dell'assessore Mirko Bisesti: "Altrettanto importante e condizionante è stata anche la tempistica di svolgimento stabilita dal Ministero per il concorso, che ha imposto un fermo al momento dell’avvio degli esami di Stato: va infatti considerato che presidenti e commissari sono coinvolti anche nelle commissioni d’esame e questo ha significato, per esempio, che per ben 12 classi di concorso le operazioni si sono dovute bloccare per riprendere in autunno. Tra queste, alcuni classi registrano un’importante numeri di posti vacanti su cui le immissioni in ruolo si svolgeranno il prossimo anno ( A028 - matematica e scienze – con 49 posti vacanti; A048 scienze motorie e sportive, con 13 posti vacanti; A050 scienze naturali e biologiche, con 17 posti vacanti). Sulla scuola secondaria di I e II grado la vera sfida e l’impegno dell’Amministrazione - conclude l'assessore provinciale all'Istruzione - è quello di accelerare la sottoscrizione dell'intesa con il Ministero per indire il concorso abilitante "trentino", così da poter avviare con una programmazione di breve e medio periodo, i concorsi necessari a coprire i posti e le scoperture lasciate dalle stesse graduatorie appena approvate, di fatto già esaurite. Il bando, indetto sulla base della norma approvata con legge di stabilità nell’anno 2021, è già stato vagliato dagli uffici ministeriali che hanno richiesto alcune modifiche e dai quali si è in attesa dell'ultima approvazione per poter avviare, già nell'autunno, i concorsi che dovrebbero consentire la copertura delle attuali disponibilità".


di Chiara Panzeri
Ultimo aggiornamento: 08/09/2022 23:57:41
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