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Sindacati, Elisa Cattani confermata alla guida della Flai del Trentino

Trento - Elisa Cattani è stata confermata alla guida della Flai del Trentino. Il congresso delle delegate e dei delegati ha rinnovato anche l’assemblea generale.


Contrasto allo sfruttamento del lavoro, al caporalato e all’illegalità nel settore agricolo insieme all’impegno sul fronte del cambiamento climatico sono i temi a cui la segretaria ha dedicato gran parte della sua relazione, tracciando un bilancio di quanto fatto fino a questo momento, ma anche definendo il percorso per il prossimo futuro con proposte concrete rivolte sia all’organizzazione sindacale sia alla Provincia.


Grande è stato l’impegno profuso e molteplici le azioni per contrastare lo sfruttamento del lavoro e l’illegalità nel settore agricolo, anche attraverso lo sviluppo e l’implementazione delle attività del neo-nato Ente Bilaterale Trentino dell’Agricoltura o attraverso la costituzione nel febbraio di quest’anno, dopo tante battaglie e parecchio “lavoro ai fianchi”, della Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità”. Un impegno, l’ha detto chiaramente Cattani, che deve tradursi in azioni concrete. “Ci impegneremo affinché la sezione non rimanga una scatola vuota o un organismo istituito solo sulla carta, come vorrebbero alcune nostre controparti del mondo agricolo e finanche la Provincia. Pretenderemo da ogni parte coinvolta che, attraverso azioni concrete la Sezione territoriale delle Rete del Lavoro Agricolo di Qualità sia strumento e mezzo per prevenire e combattere ogni forma di lavoro sommerso, illegalità, sfruttamento e caporalato. Tre i fronti su cui intervenire: la formazione e promozione della rete, la genuinità degli appalti e l’intermediazione della manodopera agricola attraverso convenzioni con Agenzia del Lavoro ed ente bilaterale dell’agricoltura trentino”.


E in tema di rischio di sfruttamento del lavoro Cattani ha fatto un affondo contro il ripristino dei voucher. “I voucher saranno lo strumento che accentuerà ancora di più fenomeni di sfruttamento dei braccianti agricoli extracomunitari, di lavoro sempre più povero, di caporali e aziende che ne abuseranno per sfruttare i lavoratori.

I voucher non saranno lo strumento che risolverà il problema della difficoltà nel reperimento della manodopera, in quanto meno tutelato e retribuito sarà il lavoro, più saranno le persone che, potendo, faranno scelte lavorative diverse”.


Altro tema centrale per la categoria è la transizione ecologica che Cattani ha auspicato sia accompagnata da una crescita inclusiva, sostenendo i lavoratori coinvolti nelle transizioni con politiche del lavoro, percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale. ”Servono misure urgenti di prevenzione e adattamento a livello sovranazionale, nazionale e provinciale e servono investimenti seri ed adeguati affinché la transizione ecologica, assieme a quella digitale, siano giuste ed eque, non pagate dalle lavoratrici e dai lavoratori e non, ancora una volta, dai più deboli”.


In questo solco la Flai ha sollecitato Piazza Dante a programmare “massicci investimenti nella messa in sicurezza del territorio, elaborando e attuando un programma strutturale di manutenzione del territorio forestale, montano e agrario rinnovato e adeguato a quanto sta accadendo a causa degli sconvolgimenti climatici e delle calamità naturali”. Sempre alla Provincia è rivolta la sollecitazione di “una celere programmazione di investimenti per prevenire e contrastare eventi di siccità o esondazioni, perseguire l’uso sempre più razionale della risorsa acqua anche in agricoltura, coinvolgere e potenziare funzioni ed attività del consorzio Trentino di bonifica e dei consorzi di miglioramento fondiario”. Infine sulle produzioni agricole la Flai ha sottolineato l’importanza di “un sistema di incentivi volti a sostenere la vera agricoltura sostenibile, la tutela della biodiversità, per combattere l’inquinamento nell’industria e nell’agricoltura, misure per sostenere anche la sicurezza e la qualità alimentare”.


Nel tracciare un bilancio di quanto portato avanti dalla categoria negli ultimi anni Cattani si è soffermata anche sulla riforma del Progettone rivendicando i risultati raggiunti che "ha permesso di non snaturare lo strumento confermandone la funzione sociale attraverso il recupero della finalità del sostegno occupazionale dei soggetti fragili, la loro individuazione con criteri condivisi dalle parti sociali e una sorta di clausola sociale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in eventuali avvicendamenti tra diversi datori di lavoro".

Ultimo aggiornamento: 23/12/2022 00:56:47
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