che impone ai gestori l’esposizione delle regole di condotta), con ulteriore possibile diffusione, anche a cura delle stesse Stazioni Carabinieri, in tutti quei contesti tipici del turismo invernale (APT, scuole sci, noleggi sci, strutture ricettive, istituti di istruzione in quota, etc.).
A questa attività si affiancherà la stampa e la diffusione anche di pieghevoli tascabili ad uso personale che esplicheranno in maniera più dettagliata la regolamentazione “in pista”, oltreché la diffusione digitale e via web dei relativi contenuti a cura di Trentino Marketing a favore di tutti gli attori del territorio impegnati nello specifico settore turistico.
Così il Comandante Provinciale sull’obiettivo: “la facilità d’uso e le caratteristiche costruttive dell’attuale attrezzatura da sci, combinate con le potenzialità di trasporto dei moderni impianti di risalita, fanno sì che oggi in pista non si possa più fare quello che si vuole senza tenere conto degli altri; il flusso di sciatori è cambiato rispetto a 20/30 anni fa così come la tecnica di discesa caratterizzata ora da maggiore velocità. La sicurezza in pista è oggi strettamente subordinata al rispetto di poche ma funzionali regole da parte dello sciatore, che ricordo scritte e volute proprio per l’incolumità propria e altrui, e sulle quali cercheremo di vigilare con equilibrio intervenendo sicuramente sulle condotte più gravi. Lo sci, e la montagna più in generale, sono sinonimi di libertà, sport e serenità, e nulla deve far sì che una bella giornata all’aria aperta per qualcuno si possa trasformare in brutto ricordo a causa della spericolatezza altrui”.
Tra le novità del nuovo D. Lgs. è importante ricordare l’obbligo del casco fino ai 18 anni (ma è consigliabile per tutti) oltre che di una valida copertura assicurativa che possa sempre coprire il danno cagionato agli altri. Peculiare anche lo spirito solidale della nuova prescrizione rivolta al soccorso, che va ben oltre all’aspetto sanitario imponendo a chiunque di prestare comunque assistenza a chi si trova in evidente difficoltà in pista; i tracciati di maggiore difficoltà (le cd “nere”) sono stati d’altronde espressamente vietati dalla nuova norma a chi “non sia in possesso di elevate capacità fisiche e tecniche” (e la violazione di una di queste due ultime previsioni è punita con severità dal nuovo decreto, con una sanzione che può arrivare fino a 1.000 euro).