San Michele all'Adige - Si è svolto nell’aula magna della Fondazione Mach, l’incontro convocato dall’Associazione Agriturismo Trentino durante il quale si sono affrontati diversi temi legati al mondo agrituristico.
La presidente Nicoletta Andreis ha inizialmente evidenziato i grandi numeri che hanno caratterizzato i primi mesi del 2022, con presenze ed arrivi che in questi primi nove mesi addirittura superano già tutto il 2019 (si veda file allegato).
“Gli Agriturismi sono rimasti molto soddisfatti dall’andamento della stagione. Sottolineo in particolare l’importanza delle stagioni che una volta erano considerate di ripiego, come primavera ed autunno, ma che invece dall’anno scorso hanno dato grandi soddisfazioni, sia in termini numerici che di tipologia di clientela”. I clienti infatti non vedono l’agriturismo solo come un posto dove dormire, ma anzi ne vivono la quotidianità a trecentosessanta gradi, valorizzando le esperienze laboratoriali, escursionistiche e di vita rurale che vengono proposte.
L’incontro è stato occasione anche per fare il punto sulle attività dell’Associazione, impegnata su molti fronti, ed avanzare alcune richieste ai riferimenti provinciali, riguardo ad alcuni temi di gestione dell’agriturismo: la formazione, la gestione dei rifiuti, la possibilità di svolgere alcuni servizi come asporto e consegna a domicilio ed i possibili finanziamenti alle attività nel 2023.
La Presidente Andreis ha infine posto l’attenzione sulla necessità di mantenere alto il livello qualitativo delle strutture, non lesinando critiche a quelle strutture che non prestano la giusta attenzione alle regole del settore. “Ci sono colleghi che portano avanti le loro attività con entusiasmo, passione e rispetto per il territorio che rappresentano” queste le parole di Andreis,” ma dobbiamo anche avere il coraggio di dire che ci sono strutture che non si meritano di essere definite agriturismi, che per convenienza se ne infischiano delle regole del settore, dimenticandosi addirittura del forte connubio che ci dovrebbe essere tra azienda agricola ed agriturismo”.
L’Assessore Zanotelli, collegata in videoconferenza, ha ribadito la vicinanza della Provincia al settore agrituristico provinciale, aprendo alla disponibilità a risolvere alcune delle questioni poste dell’Associazione. Si è inoltre congratulata con la Presidente Andreis per i continui richiami alla necessità di alzare il livello qualitativo delle strutture e dei servizi offerti, puntando sulla formazione degli operatori.
L’Assessore Failoni, in chiusura ci ha tenuto ribadire l’importanza sempre crescente del settore agrituristico per il turismo provinciale, importanza testimoniata anche dai numeri di un 2022 fin qui straordinario.
L’Agriturismo Trentino in cifre
A novembre 2022 sono circa 525 gli Agriturismi in Trentino
(510 a fine 2019, 498 a fine 2018, 478 a fine 2017, 458 a fine 2016, 445 a fine 2015, 367 a fine 2011, 255 nel 2006, 188 nel 2003)
La composizione:
235 strutture offrono servizio di ristorazione
(di questi, 100 offrono solo ristorazione senza posti letto)
224 strutture tra 1 e 15 posti letto
143 strutture tra 15 e 30 posti letto
158 strutture non hanno posti letto
142 sono le strutture che offrono servizi di fattoria didattica
198 quelle che offrono degustazione dei prodotti aziendali
Gli Agritur con pernottamento sono 382 con circa 5471 posti letto.
Presenze Gennaio-Settembre 2019: 186.000 italiani, 144.470 stranieri. Totale 330.470
Presenze Gennaio-Settembre 2020: 180.737 italiani, 72.846 stranieri. Totale 253.583
Presenze Gennaio-Settembre 2021: 189.053 italiani, 113.551 stranieri. Totale 302.604
Presenze Gennaio-Settembre 2022: 221.291 italiani, 183.073 stranieri. Totale 404.364
TOTALE ANNO 2019 – Arrivi 118.473 Presenze 391.169
TOTALE ANNO 2020 - Arrivi 76.147 Presenze 282.758
TOTALE ANNO 2021 - Arrivi 100.506 Presenze 368.168
ANNO 2022 (GENNAIO – SETTEMBRE) - Arrivi 113.548 Presenze 404.364
Relazione della Presidente Nicoletta Andreis
Carissimi e carissime
Torno a salutare tutti i miei colleghi e le mie colleghe, con le quali abbiamo già affrontato alcuni temi questa mattina. Saluto e ringrazio tutti gli ospiti e le ospiti che ci hanno raggiunto ora, le istituzioni, gli enti e le aziende con i quali collaboriamo durante le nostre attività. Siamo particolarmente contenti, dopo quattro anni, di poter tornare in questa sala.
Tanti di noi ricordano la Fondazione Mach per gli studi di gioventù o come eccellenza di ricerca e riferimento tecnico per le nostre attività agricole. Alla Fondazione dunque, va un ringraziamento particolare per la disponibilità delle sale e della struttura.
Con gli agriturismi abbiamo già tracciato un quadro di informazioni utili, attività svolte e nuove normative e regolamenti a cui adeguarsi.
Sono orgogliosa di quanto svolto dalla nostra Associazione quest’anno: credo, dati alla mano, che l’affiancamento che in molti casi abbiamo garantito alle aziende sia stato ricercato ed apprezzato. In tutte le attività svolte, fossero corsi di formazione, momenti consulenziali, convenzioni proposte solo per fare qualche esempio, abbiamo seguito quasi il 75% dei nostri soci su loro diretta richiesta. A testimonianza di ciò, aumenta in maniera costante (ormai da 5/6 anni) il numero di nostri soci, quest’anno circa 280.
Dopo anni difficili anche il bilancio ora è tornato piuttosto in ordine: da una prima proiezione, seppur parziale, emerge una situazione positiva anche per quest’anno ed anzi, dopo aver chiuso ottimamente il 2021 con utile di circa 10.000 euro, dovremmo essere in grado anche nel 2022 di proseguire nel recupero di alcune perdite dagli anni precedenti ed auspicabilmente poter fare qualche investimento in favore dei soci.
Tutto questo grazie ad un’attenta gestione dell’operatività in ufficio, che vorrei ringraziare per la dedizione, la passione e la competenza con cui seguono le operazioni. Noi siamo una struttura con molti soci (circa 60% delle strutture agrituristiche provinciali) ma con dimensioni piuttosto ridotte; avere personale che lavora con dedizione e cura è per noi aspetto fondamentale. In particolare cito Sabrina, che è con noi da febbraio ma è una collaboratrice preziosissima, che si è inserita in maniera molto veloce ed efficace e che i soci hanno già avuto modo di apprezzare per la cortesia e la pazienza.
Il lavoro di confronto con l’assessorato e gli enti del nostro settore prosegue su diversi fronti, che brevemente elenco:
Lavoriamo al tavolo di Cuore Rurale, dove insieme ad Asat, Coldiretti e Confagricoltura stiamo provando a predisporre un nuovo disciplinare e regolamento
Dalle associazioni di ristoratori (Confcommercio/Confesercenti/Asat) siamo stati coinvolti nel tavolo di Trentino Food Ambassador, un progetto di rilancio del marchio che fu Osteria Tipica Trentina
Partecipiamo infine ad un tavolo, che entra nell’operatività in questi giorni, al quale siedono tutti i sindacati agricoli e le categorie della ristorazione per valorizzare la “Carta dei valori della ristorazione italiana” e, tra le tante cose, valorizzare le produzioni locali anche nella ristorazione. A questo proposito, nei prossimi mesi ci piacerebbe migliorare ed estendere alle aziende agricole trentine la possibilità di entrare nel portale che abbiamo sviluppato in primavera. Si tratta di un investimento, realizzato nella scorsa primavera, un portale che mette a disposizione degli agriturismi un elenco efficace di prodotti agricoli trentini, una pagine facile da consultare e che può agevolare le strutture anche nel rispetto delle percentuali.
Proseguiamo con Trentino Marketing i ragionamenti tesi a valorizzare le strutture agrituristiche sia come singole aziende che come comparto agrituristico, anche in riferimento alle cosiddette “Belle stagioni”. Il progetto è nato per valorizzare non solo i mesi estivi ed invernali ma le stagioni più miti, una volta chiamate “basse stagioni” ma che in realtà hanno dato molte soddisfazioni alle strutture fin dall’anno scorso. E’ un’attivazione davvero interessante, non solo per questioni numeriche, ma perché permette alle strutture di valorizzare tutte le esperienze agricole come laboratori, fattorie didattiche e passeggiate.
Sappiamo che la Giunta Provinciale è attenta anche al promuovere nelle scuole trentine il rapporto con l’agricoltura, anche grazie al progetto “Agricoltura una fantastica avventura” annunciato alla stampa qualche giorno fa. Auspichiamo che l’Associazione possa essere partner di questo progetto per poter valorizzare tutte le aziende che offrono fattoria didattica e sono ben strutturate per progettare e raccontare l’agricoltura ai bambini delle scuole primarie.
Il 2022 è stato un anno con molte novità. L’approvazione del regolamento a fine 2021 ha fatto scattare una serie di adeguamenti non sempre semplici da capire per le strutture.
Mi sembra dunque l’occasione giusta per avanzare alcune annotazioni e richieste alle Istituzioni, in particolare all’Assessore Zanotelli qui presente oggi:
Formazione:
Premetto che l’Associazione ha accolto con favore l’introduzione della formazione per gli agriturismi. Come accade per moltissime altre categorie, è importante che le strutture proseguano nel lavoro di formazione (dei titolari e del personale), per mantenere il livello di accoglienza su standard di qualità. Va anche detto che la formazione alla quale le strutture sono soggette consiste, nel massimo dei casi, in circa 13/14 ore all’anno, dunque un impegno che mi pare assolutamente adeguato e non eccessivo.
Detto questo, però, l’articolo 7 del regolamento agrituristico stabilisce con precisione con quali modalità e criteri avvenga la formazione ma lascia alcune zone d’incertezza rispetto alle materie e tipologia di formazione che può essere frequentata dalle aziende. La casistica di questo primo anno di applicazione, inoltre, ha messo in luce alcuni dubbi rispetto ai contenuti dei corsi che vengono proposti.
D’altronde, siamo perfettamente consci che non potremo mai avere un regolamento esaustivo che risponda, con esattezza, a tutti i possibili programmi formativi.
Per dirimere eventuali problemi, noi abbiamo a suo tempo proposto che l’Associazione potesse essere nominata, in concerto con la Provincia, l’ente deputato a definire se un corso poteva o meno assegnare i crediti formativi, nella salvaguardia degli agriturismi ed anche nel rispetto di tutti gli enti che possono potenzialmente organizzare percorsi formativi.
Ciò non è stato possibile, per questioni tecniche, ma noi ribadiamo che, come accade per qualsiasi altra categoria sottoposta al vincolo formativo, c’è necessità di stabilire regole chiare, oggettive e per tutti.