TRENTO - Approvato oggi dalla Giunta provinciale l’aggiornamento del “Programma pluriennale della Formazione Professionale” adottato nel 2024, che dà applicazione al processo di riforma della Formazione professionale voluto dall’assessore all’istruzione Francesca Gerosa e approvato dalla Giunta provinciale nel giugno scorso. Tra le novità figura l’estensione il passaggio dal modello 3+1 a quello strutturato su quattro anni, e l’eliminazione del colloquio motivazionale per l’accesso al IV anno degli studenti in uscita dai percorsi triennali di Qualifica professionale, fatti salvi i casi in cui la capienza massima dei laboratori e le misure organizzative messe in atto non consentano di accogliere tutte le richieste di iscrizione, previo confronto con il Dipartimento.
“Con questo atto diamo il via, anche sul piano operativo, a una riforma significativa e attesa del sistema trentino di Istruzione e Formazione Professionale – ha commentato l’assessore all’istruzione Francesca Gerosa –. È un cambiamento importante, che ho voluto fortemente, costruito anche a partire dai contributi scaturiti dal Tavolo tecnico, che ha visto la partecipazione delle associazioni di categoria, delle istituzioni formative provinciali e paritarie e dei referenti tecnici dell’Amministrazione. L’obiettivo è rendere i percorsi sempre più coerenti con i bisogni del tessuto economico locale. In particolare, attraverso l’adozione del modello ‘2+2’ senza uscita intermedia, quindi un percorso di quattro anni, vogliamo rafforzare l’identità professionale degli studenti e sviluppare sia le competenze tecnico-specialistiche che quelle trasversali, indispensabili per un inserimento efficace nel mondo del lavoro. Si tratta di una riforma importante, che sarà introdotta in maniera graduale nel corso di tre annualità. Con questo provvedimento viene definita la prima fase, che prevede sette percorsi al via nell’anno formativo 2026/2027; altri ne seguiranno nelle fasi 2 e 3.
Nuove opportunità per gli studenti e crescita del nostro sistema formativo sono dunque i pilastri sui quali si basa l’impianto di questa riforma”, ha concluso l’assessore.
La “Strategia provinciale della XVII legislatura” ha condiviso la necessità di attuare una profonda riforma del sistema trentino dell’Istruzione e Formazione professionale, da realizzarsi mediante il coinvolgimento del mondo economico e delle istituzioni formative. A tal fine lo scorso anno l’assessore Gerosa ha voluto istituire un Tavolo tecnico finalizzato a definire una proposta di riforma.
A seguito degli esiti del lavoro svolto dal tavolo tecnico ed ulteriori approfondimenti, la Giunta provinciale ha approvato, nel giugno scorso, l'avvio del processo di riforma di alcuni percorsi di IeFp, individuando la necessità di strutturare il percorso di studi per alcune figure professionali secondo il modello “2+2” senza uscita intermedia; un modello che consentirebbe agli studenti di potenziare non solo le competenze tecnico-scientifiche, ma anche quelle trasversali.
In considerazione della complessità dell’iter di elaborazione e approvazione della conformazione dei nuovi percorsi il processo di riforma avverrà per gradi, ovvero in tre fasi.
Oggi, la Giunta provinciale ha dato avvio alla prima fase che, a partire dall’anno formativo 2026/2027 vedrà interessati 7 percorsi. L’anno successivo la seconda fase riguarderà altri quattro percorsi, mentre con la terza fase, che sarà attuata nell’anno formativo 2028/2029, saranno riformati ulteriori quattro percorsi.
“Già da quest’anno - ha precisato Gerosa -, per i percorsi ancora strutturati su 3 anni più uno, è stato tolto a seguito della qualifica il colloquio d’accesso al quarto anno, in coerenza con la continuità di percorso che si è voluta definire nel nuovo modello sviluppato su quattro anni”.
“Investiamo sui nostri ragazzi e crediamo nelle loro capacità. Dallo scorso anno abbiamo rivisto l’accesso all’ultimo anno Capes che porta alla maturità, facendolo partire in più sedi sul territorio. Siamo così passati in poco tempo da 12 a 29 classi, raccogliendo l’entusiasmo degli studenti, che hanno così manifestato la loro volontà di studiare, impegnarsi e ottenere il diploma di maturità che sicuramente sarà loro utile nel percorso di crescita nella vita e nel lavoro”, ha concluso Gerosa.