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Lunedì, 8 settembre 2025
Lagazuoi Photo Award New Talents 2025
Si apre la quinta edizione della mostra fotografica Lagazuoi Photo Award New Talents. Nello spazio espositivo all’arrivo della funivia Lagazuoi, tra Cortina e l’Alta Badia, prendono forma le visioni di quattro giovani fotografe e fotografi che hanno reso la montagna soggetto di racconti visivi autentici e personali: il Lagazuoi diventa così origine e approdo di ricerche fotografiche accumunate dal desiderio di offrire uno sguardo nuovo sul paesaggio delle Dolomiti ampezzane.
Tra i 35 candidati provenienti dalle Officine Fotografiche di Roma, dall’Istituto Italiano di Fotografia e dal CFP Bauer di Milano, la giuria ha selezionato quattro giovani artiste e artisti per vivere cinque giorni sul monte Lagazuoi e realizzare progetti fotografici ispirati alla montagna. I loro lavori sono ora al centro della mostra inaugurata il 6 settembre al Lagazuoi EXPO Dolomiti e visitabile fino al 19 ottobre.
La giuria ha deciso di premiare il lavoro di ricerca e l’originalità della proposta di Giorgia Armas. “Nonostante nel gruppo fosse la più giovane, Giorgia ha dato prova di maturità, di spiccate doti poetiche, di caparbietà, nonché di coraggio nel declinare un soggetto fotografico tra i più densi e complessi, quale quello rappresentato dai lasciti della Grande Guerra”.
21enne di Arbus (Sud Sardegna) Giorgia si aggiudica la vittoria con il progetto “Non sono mai stata tanto attaccata alla vita” operando una rilettura del Lagazuoi attraverso le sue tracce storiche. Tunnel, trincee e resti della Grande Guerra, diventano materia viva di una narrazione visiva capace di intrecciare memoria e presente. Partendo dalla bellezza vertiginosa del paesaggio dolomitico, la fotografa ripercorre la storia della montagna, mettendo in luce la sua natura duplice. Se “il Lagazuoi è una montagna divisa, teatro di guerra e scenario di pura bellezza, luogo di memoria e meta turistica”, il progetto ha in primo luogo lo scopo di “narrare questa dualità, invitando a osservare la montagna da più punti di vista”. Il segmento più personale del progetto vede scatti sdoppiati e invertiti che danno luogo a visioni lievi e poetiche che calano la narrazione dell’oggi con un messaggio di speranza per l’avvenire.
Filippo D’Eugenio, 31enne di Forte dei Marmi (Lucca) con il progetto “Di tempi e materie” propone una serie di visioni isolate, micro-componenti paesaggistici dalla cui somma pare profilarsi il Lagazuoi. Come spiega il fotografo “roccia, legno, polvere, acqua sono frammenti dell’identità del luogo e insieme costituiscono un ritratto intimo e mutevole”. La sua narrazione restituisce la sensazione di un incontro delle diverse materie che compongono la montagna, con il ciclo delle acque, con i ritmi stagionali o i tempi lunghi delle modificazioni degli elementi del contesto dolomitico.
Patrick Scilabra, 34enne di Parma, con il progetto “E se cambi, resterò con te”, osserva l’attività costante della funivia del Lagazuoi, punto di raccordo tra stagioni che scorrono senza interruzione. Componenti meccaniche, funivia, cannoni spara-neve e insegne figurano sullo sfondo di un panorama mozzafiato, come personaggi silenziosi, potenziali protagonisti di storie in attesa di essere raccontate. Il suo linguaggio ha saputo raccontare trasformazioni e memorie aprendo una prospettiva sulle possibilità di un equilibrio tra esseri umani e ambiente.
Chiara Sugaroni, 23enne di Roma, con il progetto “Pulsazioni” ha ripercorso le vie di accesso al Lagazuoi, dai sentieri che si snodano sul territorio, alla funivia, intesi quali arterie che pulsano e si ricongiungono come un “cuore pulsante, millenario, crocevia di culture e inesauribile fonte di memorie”. Attenta al soggetto umano e alle micro-storie che ha avuto la possibilità di osservare, si è immersa con rispetto tra le persone che vivono e animano questi luoghi, con una narrazione dedicata a chi è impegnato nel lavoro quotidiano che consente il funzionamento della funivia.
“Il tema di quest’anno è intitolato ‘Lagazuoi qui e ora: un’esperienza fotografica in tre atti. Tre direzioni che abbiamo dato per stimolare i giovani fotografi a cercare una nuova prospettiva tra paesaggio e vita di montagna, senza però mai abbandonare la propria immaginazione” – spiega Stefano Illing, ideatore del Lagazuoi EXPO Dolomiti – “Le loro creazioni sono testimonianza del valore del territorio montano e ricordano che c’è ancora molto da esplorare in alta quota”.
“Banca Private Cesare Ponti,” sottolinea Mauro Toti, Responsabile Area Nord-Est “ha accolto con piacere anche quest’anno l’opportunità di sostenere questa iniziativa, dimostrando concretamente la propria vicinanza al territorio e il forte legame con le tematiche sociali e giovanili, che da sempre sono al centro dell’impegno del Gruppo BPER, di cui siamo parte.”
L’edizione di quest’anno si fregia della collaborazione e del supporto di Closer – Festival di fotografia sociale e documentaria di Bologna che ogni due anni, con mostre di grandi autori, accoglie la collettiva dei lavori di fotografi selezionati attraverso una call internazionale e di BAW – Bolzano Art Weeks, il festival collettivo nato con l’obiettivo di dare un contesto fisico e temporale condiviso alla scena artistica contemporanea altoatesina. Alcuni lavori del Lagazuoi Photo Award saranno esposti dal 3 al 12 ottobre al BAW presso Castel Hörtenberg a Bolzano.
Tutor d’eccezione di questa edizione: il fotografo Guido Samuel Frieri e il curatore Nicolò Faccenda che ha anche ideato l’allestimento della mostra.
Guido Samuel Frieri commenta: “Il risultato di questa residenza è molto più di una serie di lavori fotografici: è la testimonianza di un viaggio condiviso, di una crescita individuale e collettiva, di un confronto aperto tra visioni, tecniche e sensibilità diverse. È il segno di un futuro, per la fotografia, che sa essere ancora capace di stupire”. Nicolò Faccenda, aggiunge: “La residenza sul Lagazuoi ha rappresentato un’ottima occasione per una crescita e uno scambio pluridirezionale. Questo è avvenuto tanto sul fronte tecnico, creativo e poetico, quanto su quello umano e relazionale. Filtrato dagli sguardi e dai discorsi che lo hanno visto protagonista, il Lagazuoi è stato restituito in una serie di declinazioni peculiari, sorte da una continua contaminazione che ha visto tutte le persone, tutti gli ambienti, tutte le storie e le caratteristiche più precipue di questo contesto entrare in un flusso creativo trascinante, entusiasmante. L’obiettivo della mostra sarà, anzitutto, quello di rendere il pubblico partecipe di questa atmosfera”.
Il progetto è realizzato con il supporto e la partnership di BPER Banca Private Cesare Ponti, food partner Villani Salumi.
Ultimo aggiornamento:
08/09/2025 12:31:01