ROVERETO (Trento) - Al Teatro Zandonai di Rovereto nell'ambito del WIRED Next Fest 2025 è andato in scena l’incontro con la giornalista investigativa Karen Hao, autrice del libro “Empire of AI: Dreams and Nightmares in Sam Altman’s OpenAI” (Penguin Press, 2025). Davanti a un teatro gremito, Hao ha guidato il pubblico in un’analisi lucida e talvolta inquietante della trasformazione di OpenAI, nata come laboratorio no-profit con la missione di sviluppare intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità e oggi divenuta una delle aziende tecnologiche più potenti al mondo, con una valutazione da centinaia di miliardi di dollari.
Hao ripercorre la nascita di OpenAI come progetto aperto e trasparente, nato con l’obiettivo di condividere ricerca e benefici dell’intelligenza artificiale. Il suo libro, frutto di anni di inchiesta e di oltre 300 interviste a più di 150 dirigenti ed ex dirigenti di OpenAI, insieme a fonti interne di Microsoft, Anthropic, Meta, Google DeepMind e altri attori chiave, indaga come un’idea scientifica si sia progressivamente trasformata in una sorta di religione tecnologica. Un culto alimentato da narrazioni che mescolano rischi esistenziali, visioni utopiche, paure apocalittiche e miliardi di dollari di investimenti.
L’esplosione dei costi di calcolo e la competizione globale hanno spinto OpenAI ad abbandonare il modello originario, scegliendo una struttura capace di attrarre capitali senza rinunciare del tutto alla missione iniziale. Ma quel compromesso ha presto mostrato i suoi limiti: lotte di potere interne, l’uscita di ricercatori di punta e una crescente cultura della segretezza hanno incrinato il mito dell’apertura.
Per Hao, l’IA non è solo innovazione: sta costruendo un impero tecnologico che concentra dati e risorse in poche mani, definisce regole e modelli culturali su scala globale, nasconde costi ambientali e sociali (energia, acqua, lavoro sottopagato nel Sud del mondo) e mina la democrazia digitale con algoritmi opachi, addestrati su dati raccolti senza trasparenza e fuori dal controllo dei cittadini. La giornalista sottolinea inoltre come contenuti d’odio e disinformazione possano diffondersi con maggiore facilità in contesti fragili, aggravando squilibri sociali e politici.Hao osserva che la scelta di OpenAI di mantenere un controllo no-profit pur trasformando la divisione commerciale in una Public Benefit Corporation rappresenta un tentativo di bilanciare etica e profitto. Tuttavia, sottolinea, servono regole chiare, controlli indipendenti, progetti locali e investimenti pubblici per rendere la tecnologia davvero accessibile a tutti. Il libro "Empire of AI" è disponibile in inglese dal maggio 2025; non è stata ancora annunciata un’edizione italiana, ma l’interesse editoriale fa pensare a una futura pubblicazione anche nel nostro Paese.
Il WIRED Next Fest Trentino è organizzato da WIRED Italia in partnership con la Provincia autonoma di Trento – Assessorato allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca - Trentino Marketing, Trentino Sviluppo, Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, Comune di Rovereto.
Lavora alla costruzione del palinsesto il Comitato scientifico presieduto dall'Head of Content di WIRED Italia, che vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Trento, della Fondazione Bruno Kessler, della Fondazione Edmund Mach, della Fondazione Hub Innovazione Trentino, dell’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa - IPRASE e del MUSE - Museo delle Scienze.