TRENTO - «Cure sicure per ogni neonato e ogni bambino»: è dedicata ai più piccoli l’edizione 2025 della Giornata mondiale della sicurezza del paziente, istituita nel 2019 dall’Assemblea mondiale della salute e celebrata il 17 settembre anche in Italia come Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita. Con lo slogan «Sicurezza del paziente fin dall’inizio!» l’OMS chiede di garantire cure sicure a ogni neonato e bambino, che tengano conto della loro particolare vulnerabilità soprattutto nei primi nove anni di vita. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento promuove per l’occasione una serie di azioni per richiamare l’attenzione dei cittadini e degli operatori sanitari sull’importanza di riaffermare il diritto di ogni bambino ad un’assistenza sicura e di qualità.
Affrontare questa sfida richiede sforzi completi in aree chiave della sicurezza del paziente, come il parto sicuro e le cure postnatali, la sicurezza dei farmaci, la sicurezza diagnostica, la sicurezza delle vaccinazioni, la prevenzione delle infezioni e l’inquadramento diagnostico precoce. L’iniziativa globale sottolinea l'urgente necessità di agire tempestivamente e con costanza per prevenire danni durante l’infanzia e ottenere benefici nel corso di tutta la vita.
In Trentino da diversi anni è stato introdotto il percorso nascita, un modello di assistenza innovativo che accompagna la donna per tutta la gravidanza (e oltre) e promuove il benessere della mamma, del neonato e della famiglia nel suo insieme. Tutte le donne che lo desiderano vengono prese in carico dal momento della positività del test e fino a due mesi dopo il parto. Viene assicurato un primo incontro entro sette giorni dalla chiamata al Cup e, successivamente, vengono automaticamente fissati tutti gli appuntamenti successivi necessari (visite ed ecografie), secondo quanto previsto dai Lea (Livelli essenziali di assistenza). Il percorso nascita è caratterizzato da una presa in carico precoce della donna e dalla continuità assistenziale garantita dall’ostetrica «dedicata» che opera, in particolare in presenza di gravidanza a rischio, in collaborazione con altri professionisti secondo percorsi condivisi, allo scopo di standardizzare le attività, ottimizzare le risorse e le tempistiche, garantire un livello di assistenza omogeneo sul territorio. Il percorso nascita territoriale risponde all’esigenza di garantire, attraverso l’integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali, la qualità, la sicurezza, l’appropriatezza degli interventi, la continuità assistenziale ostetrica e l’umanizzazione della nascita. Punto di forza del modello trentino è aver valorizzato l’assistenza nella comunità di appartenenza della coppia così da assicurare la prossimità dei servizi e il riconoscimento del valore sociale della maternità, mantenendo una forte integrazione con la rete dei punti nascita.
Da un paio di anni è attiva in Trentino TreC Mamma, un’App che ha trasformato l’esperienza delle maternità per oltre 4800 donne, offrendo un accompagnamento completo e personalizzato durante i nove mesi di gestazione e oltre. L’App sviluppata dal centro di competenza sulla sanità digitale Trentino Salute 4.0 è diventata ormai un punto di riferimento digitale per le donne in gravidanza e le neomamme e guarda sempre più al futuro: sono recentissimi gli ultimi aggiornamenti, con innovazioni che mirano a potenziare il supporto informativo e l’assistenza personalizzata attraverso strumenti interattivi e contenuti validati scientificamente.
Con le ultime novità introdotte sono disponibili un corso video tramite chatbot con esercizi fisici personalizzati secondo il trimestre di gravidanza, un breve corso di microlearning sull’alimentazione (sempre tramite chatbot) e un nuovo canale news per aggiornamenti rapidi sui corsi, gli incontri e gli eventi utili per le future mamme e le famiglie. Si sta lavorando anche ad un nuovissimo modulo dedicato ai primi 1000 giorni di vita per supportare le donne e le famiglie dal concepimento fino ai primi due anni di vita del bambino, considerato il ruolo fondamentale dei primi 1000 giorni: lo stato di salute e lo sviluppo di bambine e bambini non è solo frutto del patrimonio genetico ereditato dai genitori, ma anche di tutti i comportamenti che vengono adottati nel periodo che va dal pre-concepimento fino ai 2 anni di vita dei piccoli.
La volontà di garantire cure sicure a neonati e bambini si concretizza anche nel progetto BFI (Baby Friendly Initiative). Dal 2022 tutti i servizi territoriali, i consultori e i punti nascita di Apss hanno raggiunto gli standard di eccellenza previsti dalla certificazione Oms-Unicef «Ospedali e Comunità amiche delle bambine e dei bambini», assicurando a bambini e genitori, fin dalla gravidanza, una rete di sostegno continuativa tra i servizi sanitari e la comunità locale e garantendo sempre maggior integrazione tra strutture e servizi nella condivisione di comuni percorsi e obiettivi. Apss è l’unica azienda sanitaria sul territorio nazionale ad aver ricevuto questa certificazione di qualità in tutti i servizi del percorso materno infantile. Nella pratica questo si traduce in un’adeguata accoglienza di bambini e genitori nei servizi e nelle strutture Apss, con l’allestimento di spazi per l’allattamento e il cambio; formazione specifica per tutti gli operatori a contatto con bambini e genitori, sostegno concreto ai genitori, in termini di informazione chiara aggiornata e indipendente ma anche in termini di aiuto pratico nella cura e assistenza del bimbo; incoraggiamento al parto naturale e al contatto genitori-bambino fin dai primi momenti; incentivazione all’allattamento e ad un’alimentazione sana e naturale. Si parla anche di assistenza al travaglio e al parto rispettosa della fisiologia e della dignità della donna, di «contatto pelle a pelle» immediato e ininterrotto dopo la nascita, continuità del contatto e della relazione genitori/bambino attraverso il «rooming in» (bambino in stanza), continuità nel sostegno alle famiglie anche dopo la dimissione dall’ospedale e sviluppo della rete di sostegno nel territorio, con numerose collaborazioni attivate con i servizi educativi e sociali, le biblioteche, i musei, le associazioni di genitori, le farmacie, le realtà del terzo settore e recentemente anche con alcune strutture sportive e ricreative.
Apss mette al centro la salute e la sicurezza dei bambini fin dai primi giorni di vita anche attraverso azioni come la presa in carico precoce del pediatra, con una visita pediatrica garantita entro pochi giorni dalla richiesta, così che ogni famiglia possa contare subito su un riferimento sicuro, anche prima della scelta definitiva del pediatra. Alla nascita, i piccoli vengono sottoposti agli screening neonatali effettuati prima della dimissione: un passaggio importante per riconoscere precocemente eventuali malattie e intervenire tempestivamente. I genitori vengono sempre informati e accompagnati con materiale dedicato, così da poter dare il loro consenso consapevole. Infine, grande attenzione è rivolta alla promozione delle vaccinazioni, fondamentali per proteggere i bambini dalle principali malattie infettive e garantire loro una crescita più serena.
In occasione della Giornata mondiale della sicurezza del paziente la sede centrale di Apss sarà simbolicamente illuminata di arancione. Sono stati inoltre realizzati materiali e video informativi che saranno diffusi il 17 settembre attraverso diversi canali per richiamare l’attenzione sull’importanza di garantire cure sicure nell’ambito materno infantile.