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Aprono le prenotazioni per BergamoScienza 2025

XXIII edizione-3-19 ottobre

BERGAMO – La XXIII edizione di BergamoScienza è ai blocchi di partenza. Da giovedì 25 settembre si aprono sul sito del festival le prenotazioni per gli oltre 180 eventi in programma dal 3 al 19 ottobre.
Primo festival di divulgazione scientifica in Italia, promosso e organizzato dalla Fondazione BergamoScienza, come ogni anno chiama a raccolta scienziati, studiosi e divulgatori di fama internazionale. Un immancabile appuntamento per gli appassionati di scienza di ogni età.
Nell’anno internazionale della Scienza e della Tecnologia Quantistica (IYQ2025), il festival ha scelto di esplorare il tema IN-FORMAZIONE. Dai quanti alla vita. Conferenze, laboratori, exhibit e spettacoli, gratuiti e aperti a tutti, racconteranno l’informazione come codice universale: dal DNA alle leggi della fisica, dai linguaggi della cultura ai sistemi di Intelligenza Artificiale.

IL PROGRAMMA
Ambiente, clima e sostenibilità
Lo scrittore e divulgatore scientifico americano di fama mondiale David Quammen, in dialogo con il filosofo evoluzionista Telmo Pievani, parlerà della crescente minaccia delle epidemie causate dalla distruzione degli ecosistemi e dalla crisi climatica, invitandoci a riflettere sul futuro della diversità biologica e a riscoprire una connessione più profonda con la natura (4 ottobre).
Il fisico e climatologo Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service (C3S) – il più importante programma di raccolta dati e ricerca sul cambiamento climatico al mondo – insieme a Paolo Cipollini, Ocean and Ice Scientist dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), si soffermeranno sulla correlazione tra l’aumento della temperatura degli oceani e la crisi climatica, analizzando i dati satellitari sullo stato di salute dei nostri mari, che l’ESA raccoglie da oltre trent’anni (11 ottobre).
Ron Milo, del Weizmann Institute of Science, terrà una conferenza sulla possibilità di usare i batteri per contrastare la crisi climatica: da un lato come fonte alimentare sostenibile, e come strumento – opportunamente ingegnerizzati – per catturare l’anidride carbonica dall’atmosfera (18 ottobre).
Anche i parassiti possono essere dei validi alleati per la salute degli ecosistemi: con Andrea Borsa, divulgatore scientifico esperto in parassitologia, ci addentreremo nel mondo di questi microrganismi, e delle loro originali strategie di sopravvivenza (15 ottobre).
Si discuterà di energia – e di come le reti che alimentano le nostre città cambieranno con la transizione energetica e a causa l’impatto dell’Intelligenza Artificiale – con Maurizio Delfanti, professore ordinario al Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e Paola Sezenna, ingegnera elettrica specializzata in automazione (11 ottobre).
Anche il futuro della mobilità sarà sempre più green: la ricerca scientifica accelera per rivoluzionare i settori nautico e automobilistico, come dimostrano il record di velocità dell’Università degli Studi di Genova durante la Energy Boat Challenge 2025, o la monoposto elettrica da corsa messa a punto dell’Università degli studi di Bergamo. Ne parlerà il divulgatore scientifico Luca Perri durante La Scuola In Piazza (5 ottobre).
Infine, si parlerà di migrazioni animali e dell’evoluzione del regno minerale in due conferenze spettacolo in programma alla Fondazione Dalmine: la prima con il naturalista Alfonso Lucifredi (11 ottobre) e la seconda con Jacopo Pasotti, giornalista e divulgatore scientifico e Alberto Vitale Brovarone, docente di geologia all’Università di Bologna (18 ottobre).
Fisica: tra super computer, informazione quantistica ed energia
Anna Grassellino, fisica e direttrice del Superconducting Quantum Materials and Systems Center (SQMS) presso il prestigioso Fermilab di Chicago, analizzerà il funzionamento dei computer quantistici, una tecnologia rivoluzionaria che promette di cambiare il modo in cui affrontiamo una vasta gamma di problemi, dalla crittografia alla logistica, dalla chimica ai big data. Grassellino, che dirige un team di 500 scienziati, è stata premiata con il New Horizons Prize in Physics dalla Fondazione Breakthrough Prize, un riconoscimento considerato quasi al pari dei premi Nobel (19 ottobre).
Paolo Villoresi, professore ordinario di Fisica Sperimentale all'Università di Padova, dove dirige il Padua Quantum Technologies Research Center, spiegherà l’impatto dell’informazione quantistica sul mondo della comunicazione satellitare e sulla sicurezza dei dati, tema di stringente attualità con l’espansione di aziende come Starlink di Elon Musk (19 ottobre).
L’intervento di Rachael McDermott, fisica e direttrice del Max Planck Institute for Plasma Physics, tenterà invece di rispondere alla domanda: riusciremo a replicare l’energia del Sole sul Pianeta terra, costruendo il primo reattore a fusione della storia? Si discuterà delle sfide tecnologiche ma anche delle opportunità che la fusione offre all’umanità: una fonte praticamente illimitata di energia pulita (19 ottobre).
Attesissimo anche il fisico Guido Tonelli, uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, che ci condurrà in un viaggio esplorativo tra fisica e filosofia alla scoperta del concetto di vuoto: da idea impossibile a motore dell’universo (12 ottobre).
Le nuove frontiere dell’informazione: IA, sicurezza informatica ed esplorazioni spaziali
Debora Nozza, ricercatrice e assistant professor presso il dipartimento di computing sciences dell'Università Bocconi racconterà delle sue ricerche sui chatbot di intelligenza artificiale, che hanno l’obiettivo di rendere questi agenti più inclusivi e sicuri, proteggendo gli utenti che dialogano con loro – di ogni età, provenienza culturale e sociale, e con diversi profili di fragilità – da bias, linguaggi di odio e discriminazione (19 ottobre).
Si parlerà di cybersicurezza con Katie Moussouris, hacker “buona”, una delle massime esperte mondiali di sicurezza informatica, che racconterà come stanno evolvendo le minacce ai nostri dati e alle infrastrutture critiche, anche a causa dell’avvento dell’Intelligenza Artificiale e della pervasività della rete (19 ottobre).
Francesco Salvi, giovanissimo e brillante data scientist in procinto di iniziare il dottorato a Princeton, racconterà la sua recente scoperta sulle capacità persuasive dei chatbot di AI e discuterà con Carlo Martini, docente di Università Vita-Salute San Raffaele, delle implicazioni che ciò potrebbe avere sulla diffusione di disinformazione e teorie del complotto (16 ottobre).
Infine, Lorenzo Bruzzone, professore ordinario di Telecomunicazioni all'Università degli Studi di Trento – specializzato in tecnologie di elaborazione dei segnali per satelliti ed esplorazione planetaria – e Tommaso Ghidini, capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), analizzeranno le principali sfide scientifiche e tecnologiche da affrontare per rendere la luna una base umana a lungo termine (12 ottobre).
Medicina, psicologia e neuroscienze
Sul fronte neuroscientifico, Joseph LeDoux, tra i più importanti studiosi mondiali di neurobiologia delle emozioni, a lungo direttore del Center for the Neuroscience of Fear and Anxiety di New York, ci parlerà di una nuova teoria dell’Io e della coscienza, capace di aprire scenari inediti su cosa vuol dire essere umani.
Modera Nicola Quadri (4 ottobre).
Julianne Holt-Lunstad, docente di psicologia e neuroscienze, direttrice del Social Connection & Health Lab presso la Brigham Young University, mostrerà quanto l'isolamento sociale possa influire sulla salute delle persone, sottolineando l’importanza delle relazioni per il nostro benessere fisico e mentale e delineando strategie di salute pubblica per rispondere a quella che è ormai considerata dagli esperti una vera e propria epidemia di solitudine (4 ottobre).
Giorgio Vallortigara professore di Neuroscienze presso il Centre for Mind-Brain Sciences dell’Università degli Studi di Trento in dialogo con il neuroscienziato Gianvito Martino si interrogheranno su cosa sia davvero il pensiero, dal cervello delle api a quello degli esseri umani fino all'intelligenza artificiale, guardando al futuro della nostra convivenza con le macchine e con gli animali (11 ottobre).
Attesa anche la presenza di Chiara Montanari, prima italiana a guidare una spedizione in Antartide, in dialogo con la ricercatrice dell’Università degli studi di Bergamo Elisa Riceputi. Inviteranno a riscoprire la capacità di creare e prosperare anche nell’incertezza, risvegliando il cosiddetto Antarctic Mindset. Montanari racconterà perché fare ricerca in condizioni estreme può aiutarci a salvare il pianeta (18 ottobre).
Il festival dedica sempre grande attenzione alle ultime frontiere della ricerca in campo medico, come i recenti studi sul microbiota, che stanno aprendo la strada a nuove forme di medicina personalizzata. Nicola Segata, biologo computazionale dell'Università degli Studi di Trento, tra i massimi esperti al mondo di microbiota, spiegherà come l’insieme di microrganismi che ci abita influenza ogni aspetto della nostra fisiologia, dall’efficacia del sistema immunitario alla digestione e persino all’umore (18 ottobre).
In occasione dei sessant’anni di Fondazione AIRC, la sociolinguista Vera Gheno, Giacomo Cardaci, scrittore e avvocato, e Margherita Greco, psiconcologa, rifletteranno sull’importanza delle parole e sulla responsabilità di sceglierle bene, soprattutto quando si parla di salute e di pazienti oncologici (11 ottobre).
Come svela l’esperienza della poesia terapia, il potere della parola può cambiare la nostra esperienza della malattia, permettendo al dolore di trovare una voce. Approfondiranno questo tema, in un incontro organizzato da GSD Foundation, Anna Lucia Ogliari, docente di Psicologia Clinica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e la poetessa Antonetta Carrabs (17 ottobre).
Si parlerà dei nuovi orizzonti della medicina di montagna - dalle nuove terapie che permettono a escursionisti con patologie come il diabete di raggiungere risultati sorprendenti, alle tecniche di sorveglianza sanitaria degli animali selvatici – con Maria Vittoria Schiaffino, alpinista e ricercatrice dell’Ospedale San Raffaele di Milano, Andrea Ermolao, medico sportivo, e Luca Pellicioli, medico veterinario esperto di monitoraggio sanitario della fauna selvatica (15 ottobre).

La scienza tra storia, letteratura, cinema e fotografia
Nel 2010, una scoperta sconvolge il mondo scientifico: da un fossile trovato in una grotta siberiana, a Denisova, emerge un DNA umano mai visto prima. Silvana Condemi, paleoantropologa e direttrice di ricerca del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) - la più autorevole organizzazione di ricerca pubblica in Francia - racconterà il mistero dell’uomo di Denisova, una specie di ominide vissuta più di 50.000 anni fa, sorella orientale dei Neanderthal (4 ottobre).
Spazio alla letteratura con un dialogo tra Francesca Serra e Raffaello Palumbo Mosca, studiosi e critici letterari, a partire dagli scritti e le opere di Italo Calvino. Tra gli autori più amati della letteratura italiana del Novecento, in Calvino si fondono il gusto per il racconto e l'amore per la scienza, con risultati inediti e sorprendenti (11 ottobre).
Michael Micci, ricercatore in filologia germanica all’Università degli Studi di Bergamo, ripercorrerà l’evoluzione degli studi cosmografici nel Medioevo, per scoprire tutte le invenzioni che hanno trasformato l’osservazione del cielo e la loro influenza sulla letteratura (8 ottobre).
Si parlerà del futuro della fotografia in un incontro in collaborazione con il Festival FOTOGRAFICA. Filippo Venturi, fotografo documentarista, rifletterà sul rapporto tra immagine fotografica e l’Intelligenza Artificiale, per sondare i confini, sempre più sfumati, tra autenticità e simulazione (12 ottobre).
Cosa succede quando le neuroscienze incontrano il cinema? Come reagisce il cervello alla ricostruzione cinematografica della realtà, e come è cambiata l’esperienza cognitiva degli spettatori con l’evoluzione della tecnologia? Un viaggio nel cuore – e nella testa – della settima arte con Zaira Cattaneo, docente di neuroscienze cognitive all’Università degli studi di Bergamo e Nicola Leghissa, filmmaker (9 ottobre).
Gli spettacoli e la grande musica internazionale
Quest’anno saranno 21 gli appuntamenti in palinsesto, tra spettacoli, concerti e proiezioni per pubblici di tutte le età e per le scuole.
Come da tradizione, non mancano gli attesissimi concerti in collaborazione con Contaminazioni Contemporanee, festival internazionale di musica contemporanea, giunto alla diciannovesima edizione, ideato e diretto da Alessandro Bettonagli, vice presidente di Fondazione BergamoScienza. Negli anni il festival ha portato a Bergamo grandissimi nomi della musica mondiale – da Keith Jarret ad Anouar Brahem, da Pat Metheny a Eleni Karaindrou – e non si smentisce nalla nuova edizione con la presentazione di tre nomi di altissimo profilo. A inaugurare la rassegna sarà il pianista jazz Fred Hersch, riconosciuto come una delle figure più innovative degli ultimi decenni. Pianista poliedrico, Hersch è compositore, improvvisatore ed educatore. Con 17 nomination ai Grammy e numerosi premi prestigiosi, tra cui il riconoscimento come Doris Duke Artist, Hersch presenterà a Bergamo il suo nuovo disco “Silent, Listening”. Sarà poi il turno del celebre Gurdjieff Ensemble, fondato da Levon Eskenian. Questo gruppo armeno reinterpreta la musica di G.I. Gurdjieff con arrangiamenti etnograficamente autentici, utilizzando strumenti tradizionali armeni e mediorientali. Le loro registrazioni per ECM Records hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti e i loro concerti hanno registrato il tutto esaurito in teatri di fama mondiale, svelando le radici profonde di questa musica e i suoi legami con le tradizioni folk e spirituali del Caucaso e del Medio Oriente. Infine, la rassegna si conclude con la chitarrista ungherese Zsófia Boros, elogiata dalla rivista Fanfare per il suo timbro limpido e il fraseggio fluido. La sua interpretazione, che viaggia con eleganza malinconica tra i generi, crea un rapporto intimo con i compositori contemporanei, come si può ascoltare nel suo recente album El último aliento. Con un tocco che scava tra le pieghe dell’anima, le sue esecuzioni afferrano la parte più intima di chi ascolta, trasformando il suono in un luogo da vivere.
BergamoScienza per le scuole
Al centro della missione di divulgazione scientifica di BergamoScienza ci sono i giovani e le scuole.
Dal 2009 al 2024 sono state 720 le scuole coinvolte dal festival: nel corso degli anni insegnanti e alunni hanno accolto con entusiasmo la sfida di ideare e realizzare laboratori scientifici, un impegno che si dispiega nel corso di tutto l’anno scolastico, per trasformare semplici idee nate tra i banchi di scuola in attività di avvicinamento alla scienza. Con il passaggio a Fondazione, BergamoScienza ha voluto consolidare la partnership con il mondo delle scuole, istituendo un vero e proprio Comitato dedicato.
Quest’anno saranno 95 i laboratori proposti dalle scuole: workshop multidisciplinari che spaziano dall’astrofisica alla biologia, dalla chimica alla fisica, dalla matematica alla logica. Novità di quest’anno sono le conferenze del sabato mattina dedicate alle secondarie di secondo grado. All’interno del format “Le mattine Fuoriclasse”, ragazzi e ragazze avranno l’opportunità di interagire con esponenti del mondo scientifico, veri e propri “fuoriclasse”, che li coinvolgeranno con domande, esempi e punti di vista inattesi sulle tematiche più attuali. Confermato anche il tradizionale appuntamento con la Scuola in Piazza, la fiera scientifica on the road che animerà il Sentierone nelle giornate del 4 e del 5 ottobre. Studenti e studentesse di 46 istituti scolastici, provenienti da tutta Italia, stupiranno i passanti con esperimenti, attività, quiz e giochi scientifici. Sul tema del gioco si concentreranno anche le sculture di Stefano Bombardieri, Struzzo Rubik e Trottola, invitando i cittadini di Bergamo a osservare come il caos si organizza in conoscenza, passo dopo passo.
Tantissimi anche i laboratori sviluppati per il festival di BergamoScienza da realtà d’eccellenza della divulgazione italiana. Tra le novità di questa edizione anche l’exhibit interattivo Cervello in Gioco, realizzato da BergamoScienza grazie al finanziamento competitivo di Regione Lombardia per le Olimpiadi della Cultura, il programma ideato per accompagnare Milano-Cortina 2026. Il laboratorio, che inaugurerà a BergamoScienza, proseguirà poi a Milano e Sondrio, e accompagnerà i visitatori alla scoperta del ruolo che il cervello gioca nella performance sportiva.
Tutti gli eventi sono gratuiti.
Programma e prenotazioni: www.bergamoscienza.it

Ultimo aggiornamento: 23/09/2025 16:08:01
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