Brescia - Controlli del territorio e ben 45.424 reati perseguiti dai carabinieri in provincia di Brescia nell'ultimo anno. Il comandante provinciale, colonnello Giuseppe Spina (nella foto), ha illustrato l'attività e snocciolato i dati in occasione del 202° anniversario di Fondazione del Corpo. La festa dell'Arma, che ha visto la presenza di tutti i comandanti di stazione e compagnie del bresciano, si è tenuta alla caserma di piazza Tebaldo Brusato.

Il colonnello Spina, che a settembre lascerà la sede di comandante della provincia di Brescia, ha illustrato gli interventi tra maggio 2015 e maggio 2016: sono stati istituiti 67mila servizi di controllo del territorio per 502mila ore di attività dei militari di tutto il comando. Sono stati 63 i militari feriti in azione. Il 30 per cento dell'attività è stato dedicato all'ordine pubblico e indagini su delega delle Procura.
I numeri: 328mila persone identificate, 1355 arresti e 7938 persone denunciate. L'Arma in provincia di Brescia ha perseguito 45424 reati, l'89,1 % di quelli denunciati da tutte le forze dell'ordine della provincia.
Secondo il colonnello Giuseppe Spina sono tre i capisaldi dell'operare dell'Arma: "Fare, perché oggi dobbiamo dare risposte per quello che abbiamo fatto e non per quello che faremo, concretezza perché dobbiamo porci degli obiettivi di lavoro e raggiungerli e poi sinergia perché nessuno può più credere di poter dare risposte individuali e Brescia è un modello di collaborazione". "Per affrontare con efficacia i problemi della sicurezza è necessario agire su tutti i segmenti della catena criminale, ma riservando ogni dovuta attenzione a quelle condotte criminose che giungono direttamente a minacciare il vivere quotidiano dei cittadini - ha sottolineato il colonnello Spina -. Nel senso, il primo aspetto di immediata rilevanza riguarda la “criminalità predatoria”, dedita, tra l’altro, ai furti in abitazione ed alle rapine sulla pubblica via, che, nel permanere particolarmente pervasiva, non infrequentemente si rende protagonista di episodi di inusitata aggressività. Dunque, l’impegno maggiore continuerà ad essere riposto nel controllo del territorio, perciò nella funzione preventiva, che rappresenta la principale attività di polizia, in grado di incidere direttamente sulla soglia dell’allarme sociale, con l’obiettivo di ridurre la distanza che, ancora oggi, sebbene gli indicatori della delittuosità ci mostrino che stiamo lavorando nella giusta direzione, separa la sicurezza reale da quella percepita".
"L’impegno che assumo - ha concluso il comandante provinciale dei carabinieri di Brescia - è quello di un’Arma dei carabinieri di Brescia consapevole ed entusiasta della responsabilità di occuparsi con concretezza della sicurezza e delle aspettative del territorio.