Darfo Boario Terme - Il raduno degli Artiglieri a Darfo Boario (Brescia) è andato in archivio nel pomeriggio e c'è una grande soddisfazione da parte del sindaco Ezio Mondini e degli organizzatori. Migliaia di persone hanno invaso Darfo Boario e la Valle Camonica, visitando musei e luoghi dove si è combattuta la Prima Guerra Mondiale. Una delle tappe per gli artiglieri è stato il Sacrario al Passo Tonale.
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Oggi la grande manifestazione al campo sportivo di Darfo Boario, poi la sfilata per le vie della cittadina della Valle Camonica, con l'abbraccio dei camuni agli artiglieri. Erano presenti delegazioni provenienti da ogni angolo d'Italia, da Treviso a Cagliari, da Livorno ad Ancona per non parlare dei gruppi piemontesi, lombardi e veneti. Ne sono state contate 210 delegazioni con tanto di striscioni, oltre a quattro gruppi esteri.
La memoria del passato ci guida al futuro. E certamente nel futuro della città di Darfo resterà la memoria dei quattro intensi giorni che hanno visto lo svolgimento del XXIX Raduno Nazionale degli Artiglieri d’Italia, Raduno che l’Arma Dotta ha voluto rivestire di significato storico, raccogliendosi in Valle Camonica per ricordare i cento anni dall’inizio della Guerra Bianca in
Adamello, e rendere omaggio ai Caduti e ai valori in cui essi hanno creduto. Quattro giorni in cui la popolazione di Darfo e della Valle si è stretta con affetto attorno agli Artiglieri giunti da ogni parte d’Italia, condividendo cerimonie, momenti di riflessioni e momenti ricreativi; un’atmosfera entusiasmante e toccante insieme, che testimonia la vicinanza del Paese alle sue Forze Armate, in una terra, la Lombardia, a forte vocazione artiglieresca. Lo si è visto dall’imponente affluenza: più di 6000 gli Artiglieri che hanno sfilato - distribuiti in 215 Sezioni -, affiancati da rappresentanze di Nuclei di Ufficiali, Sottufficiali e Militari di tutte le Armi e Corpi, dall’Aeronautica, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale dello Stato.
Inoltre saranno con noi le Sezioni A.N.A. di Salò, Brescia e Valle Camonica, un drappello dell’Associazione Nazionale del Fante, dei Bersaglieri, dei Lagunari, dell’Arma di Cavalleria, nonché dei Vigili del Fuoco, delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, dell’Associazione Guardie d’Onore del Pantheon, dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani.
A conferire alla manifestazione un carattere internazionale, la presenza della Féderation National d’Artillerie francese, della delegazione ANArtI di Melbourne, e di rappresentanze associative austriache, svizzere e
spagnole, per rafforzare la fratellanza d’armi e lo spirito di cameratismo in un’Europa fondata sulla pace.
Una solenne cerimonia militare, tenutasi allo Stadio Comunale di Darfo Boario Terme, ha segnato il momento culminante del XXIX Raduno Nazionale degli Artiglieri d’Italia, che è tornato in Lombardia dopo
la parentesi in Toscana del 2013. Ognuna delle Sezioni era presente con il suo labaro, schierato sul terreno accanto alla Bandiera di Guerra e al Medagliere dell’Artiglieria. Durante la solenne cerimonia militare sono
stati resi gli onori al Capo di Stato Maggiore, ai labari e alla Bandiera di Guerra, da parte di una Batteria mista, formata da un plotone del 121° Rgt. Artiglieria c/a, e un plotone del Rgt. Artiglieria a Cavallo
“Voloire”. Molte le Autorità Militari presenti, oltre al Generale Battisti: il Gen. C.A. (aus.) Mario ROGGIO - già Decano Arma Artiglieria, il Gen. B. Fabio GIAMBARTOLOMEI, Ispettore dell’Arma di Artiglieria,,
Generale Div. (Art. da montagna) Amedeo Sperotto, Capo di Stato Maggiore Comando Forze Operative Terrestri di Verona, Gen. B.