Trento - Sono stati consegnati il
Premio Green Film, il
Premio Amelia de Eccher – per donne di cinema e di montagna e il
Premio “Città di Imola”.
Il
Premio Green Film, istituito dall’
APPA (Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente) e dalla
Trentino Film Commission, è il riconoscimento che premia il film capace di esprimere in maniera più efficace i valori e le pratiche della protezione e della sostenibilità ambientale, con particolare attenzione all'ambiente montano e ai cambiamenti climatici. Quest’anno il premio è stato attribuito a
The Wolves Always Come at Night di
Gabrielle Brady (Australia, Mongolia,
Germania/2024/97'). Questa la motivazione della giuria, presieduta da
Marco Niro e composta da
Linnea Marzagora,
Lavinia Laviti e
Luca Ferrario:
"Un film delicato, potente e simbolico, che racconta gli effetti del cambiamento climatico su una famiglia di pastori, su una comunità, su un intero mondo che scompare, toccando il tema spesso dimenticato ma cruciale dei migranti climatici".

Il premio è stato consegnato al termine della proiezione al Cinema Modena.
La vincitrice,
Gabrielle Brady, è regista e sceneggiatrice di film ibridi e lavora collaborando con i protagonisti dei suoi film. Ha studiato regia di documentario presso la Escuela Internacional de Cine a Cuba e in precedenza teatro, presso la CSU University Australia. Fa parte del programma Berlinale Talents e degli alumni di Doc Station.
Una menzione speciale è stata attribuita a À qui le monde di
Marina Russo Villani e
Victor Missud (Francia, Benin / 2024 / 45').
Il premio
Amelia de Eccher - per donne di cinema e di montagna è un riconoscimento istituito da
Riccarda de Eccher in memoria di
Amelia de Eccher: per le donne, da entrambi i lati della cinepresa. In quest’edizione del
Trento Film Festival ad aggiudicarselo èTrog di Ella Hochleitner (Austria/2024/120’)
: "La regista ci fa entrare nella casa, che per tanti anni ha ospitato una famiglia e le sue storie, con lentezza e un senso di inesorabilità. Lo spettatore assiste al riemergere di terribili ricordi che si intrecciano tra loro, fino a comporre un ritratto collettivo della matriarca, una donna forte segnata dalla tragedia.