PONTE DI LEGNO (Brescia) - Seconda serata del premio
PontediLegnopoesia, giunta alla
sedicesima edizione, la seconda terna di finalisti ha presentato le proprie opere. Invece in mattinata è stata inaugurato davanti all'
hotel Mirella il
totem della poesia, il dodicesimo di quelli già presenti in paese, contenenti liriche inedite. Dedicato a
Vivian Lamarque, poetessa, scrittrice, traduttrice, voce autorevole, nata a Tesero, ma milanese di adozione: fra l’altro la sua storia si intreccia con Ponte di Legno perché da bambina ha vissuto per circa un anno in questa zona, dove prestava servizio il padre adottivo, vigile del fuoco.
Quel ricordo irrompe in maniera prepotente e suggestiva proprio nei versi della sua poesia collocata nel totem, dal titolo quanto mai indicativo: “Il sole e mio padre a Pontedilegno”.
Dopo i primi tre poeti finalisti - Luigi Cannillo, “Dal Lazzaretto”, La Vita Felice; Gianluca D’Annibali, “Poeti, migranti…ed altri insolenti (a braccia semiaperte)”, Arcipelago Itaca; e Andrea Longega, “Caterina (come le coe dei cardelini)”, edizione Le Lettere - che ieri avevano presentato le loro opere al pubblico, questa sera - sempre nella sala polifunzionale - la seconda terna: Massimo Morasso con “Frammenti di nobili cose”, Passigli Poesia; Maria Pia Quintavalla, “Saudade 2017-2022”, edizione Puntoacapo e Marco Vitale, “La strada di Morandi”, Passigli Poesia.
Domani, domenica 3 agosto, sarà decretato il vincitore: la cerimonia di premiazione si terrà nella sala consiliare di Ponte di Legno. Oltre ai premi stabiliti dalla giuria (Eletta Flocchini presidente, Giuseppe Grattacaso, Vincenzo Guarracino, Giuseppe Langella e Nina Nasilli), ne verrà attribuito uno con voto del pubblico, intitolato quest’anno a Lorenzo Pataro, il poeta calabrese finalista lo scorso anno e scomparso in febbraio a soli 27 anni.
Inoltre la Giuria conferirà, per il 2025, il PontedilegnoPoesia-Franco Loi alla carriera a Giuseppe Conte, mentre il Consiglio Direttivo dell’associazione organizzatrice ha assegnato il MirellaCultura rivolto al sociale alla memoria di Giovanni Prandini, politico bresciano, ministro, scomparso nel 2018.