Bolzano - La Giunta provinciale ha approvato martedì scorso il disegno di legge di riforma della scuola. Gli assessori provinciali all’istruzione Christian Tommasini, Philipp Achammer e Florian Mussner hanno presentato ieri mattina nel dettaglio gli aspetti più significativi del disegno di legge provinciale che recepisce la riforma scolastica nazionale denominata “La buona scuola”.
La legge nazionale di riforma del sistema dell’istruzione approvata nel luglio 2015 dal Parlamento (nota come “La buona scuola”) viene recepita dalla Provincia con un apposito disegno che tiene conto delle specificità del territorio altoatesino.
Il testo del disegno di legge approvato martedì scorso dalla Giunta provinciale è stato illustrato nel dettaglio questa mattina a Palazzo Widmann dai tre assessori competenti per la scuola Christian Tommasini, Philipp Achammer e Florian Mussner, alla presenza degli intendenti scolastici Nicoletta Minnei, Peter Höllrigl e Roland Verra.
Gli aspetti più significativi del disegno di legge provinciale riguardano in particolare il Piano triennale dell’offerta formativa, la valutazione del lavoro dei dirigenti scolastici, l’alternanza scuola lavoro, il curriculum dell’alunno, la valutazione delle competenze degli alunni, le nuove graduatorie provinciali, l’anno di formazione e di prova del personale docente, la formazione in servizio del personale docente, le disposizioni relative ai premi di produttività del personale docente.
Nel corso della conferenza stampa l’assessore Tommasini ha sottolineato che il disegno di legge assicura una maggiore autonomia alla scuola altoatesina nel suo complesso ed anche alle singole strutture scolastiche e si ispira ai due meta-obiettivi della sua attività sintetizzati nel potenziamento del trilinguismo e nel rafforzamento del rapporto tra la scuola ed il mondo del lavoro.
Ecco nel dettaglio gli aspetti più qualificanti del disegno di legge approvato dalla Giunta:
Piano triennale dell’offerta formativa
Il Piano dell’offerta formativa da annuale diventa triennale viene pubblicato nel sito dell’intendenza a fini comparativi.
E’ il documento che esprime l’identità culturale della scuola e comprende la sua progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa.
Costituisce uno dei riferimenti per l’assegnazione del personale.
Comprende la programmazione delle attività formative interne alla scuola.
Le linee d’indirizzo per la sua redazione vengono definite, con il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica, dal Dirigente scolastico. Viene successivamente elaborato dal collegio dei docenti e approvato dal consiglio di istituto, entro il mese di novembre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento. Può essere rivisto annualmente entro il mese di novembre.
II disegno di legge prevede che, in prima applicazione, il PTOF venga approvato entro febbraio 2017.
Viene pubblicato e aggiornato sul sito internet della scuola e delle Intendenze scolastiche. Per consentire la comparabilità dei piani triennali dell’offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche, l’Intendenza scolastica competente fornisce indicazioni sull’articolazione degli stessi.
2. Valutazione del lavoro dei dirigenti scolastici
Tre tipologie di valutazione
La valutazione del lavoro dei dirigenti scolastici si orienta agli obiettivi e all’attuazione del piano triennale dell’offerta formativa nonché al loro profilo professionale.
Essa comprende la valutazione del servizio in anno di prova, la valutazione del servizio annuale e la valutazione del servizio globale:
a) la valutazione dell’anno prova si riferisce al primo anno di lavoro e riguarda tutti gli ambiti previsti dal disegno legge;
b) la valutazione del servizio annuale è una valutazione in itinere e si riferisce a singole competenze o competenze parziali con riferimento agli ambiti indicati nel disegno di legge;
c) la valutazione globale viene effettuata una volta nell’arco dell’incarico dirigenziale e riguarda, come la valutazione in anno di prova, gli ambiti previsti dal disegno di legge.
La valutazione del servizio viene effettuata dall’Intendente scolastico competente, sulla base di proposte di valutazione elaborate dagli ispettori individualmente o in team.
Gli indicatori e i dettagli operativi per la valutazione del servizio sono definiti dalle rispettive Intendenze scolastiche.
L’ammontare del fondo, nonché i criteri per l’assegnazione della retribuzione di risultato continuano invece ad essere definiti con contratto collettivo.
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