RIVA DEL GARDA (Trento) - Nei primi cinque mesi dell’anno, da gennaio a fine maggio, la biblioteca civica di
Riva del Garda ha registrato circa
35.300 presenze, con giornate in cui è stata superata la soglia delle
300 persone: un dato eloquente che testimonia il suo gradimento e il suo ruolo di punto di riferimento culturale attivo e partecipato, capace di intercettare e accogliere le esigenze di un pubblico numeroso e diversificato.

Tutti gli spazi – dedicati a bambini, ragazzi e adulti – sono stati quotidianamente vissuti con intensità. I visitatori hanno fruito dei servizi di lettura, prestito e studio in sede, oltre a partecipare a numerose attività ed eventi organizzati nei primi mesi dell’anno, dimostrando un interesse sempre più vivo per le proposte culturali.
Particolarmente apprezzata l’apertura del sabato, spesso con oltre 300 presenze in un solo giorno, a ulteriore conferma del ruolo centrale che la biblioteca riveste anche nei momenti extra-scolastici e non lavorativi. Dal punto di vista dei prestiti, il totale da inizio anno ammonta a circa 17.800 volumi, con un picco nel mese di marzo che ha toccato quota 4159 prestiti, segno di un rapporto solido e continuativo tra utenti e patrimonio librario. Determinante si è rivelato anche il progressivo ampliamento dell'orario di apertura: dal lunedì pomeriggio al sabato con orario continuato, per un totale di 54,5 ore settimanali, che rende la biblioteca accessibile e presente nella quotidianità della comunità.
"Numeri così significativi rendono sempre più evidente la necessità di nuovi spazi - dice l'assessora alla cultura Stefania Pellegrini - per continuare a garantire comfort, accoglienza e qualità del servizio a una cittadinanza che riconosce nella biblioteca un luogo di cultura, incontro e crescita condivisa. È in questa ottica che va inserito il nostro impegno, già indicato negli indirizzi generali di governo, e confermato dal sindaco nella prima seduta del Consiglio comunale, a concludere in tempi il più possibile brevi i lavori a Palazzo Lutti-Salvadori".