CASNIGO (Bergamo)
- Casnigo ospiterà sotto l'egida della Fidal il
Campionato Italiano di
corsa in montagna a staffetta, valido anche come
3° Memorial Pietro Lanfranchi “Pekét”. Il tracciato, realizzato dall’
Asd La Recastello Radici Group, misura 7,150 chilometri per 400 metri di dislivello positivo, con oltre il 90% su fondo naturale tra sentieri, mulattiere, ciottolati e tratti boschivi. La gara si preannuncia vera corsa in montagna, con passaggi tecnici, uno sviluppo nervoso e un finale che potrebbe rimescolare le carte in tavola fino all’ultimo metro (gli atleti nero verdi chiamano questo finale "la ciliegina sulla torta".)
La presentazione ufficiale si è tenuta nella sala consiliare del municipio di Casnigo. A condurre la serata è stato l’atleta della
Recastello Gigi Magni, con il coordinamento di
Marco Piazzalunga. A prendere per primo la parola è stato il padrone di casa,
Enzo Poli, sindaco di Casnigo, che ha portato i saluti istituzionali del Comune, esprimendo gratitudine verso La Recastello per l’impegno organizzativo e sottolineando il valore sportivo e sociale di un appuntamento tricolore ospitato in Val Gandino
(la presentazione foto credit Mauro Bombelli).
Luciano Merla, presidente della società organizzatrice La Recastello Radici Group, ha illustrato lo stato dei lavori e presentato ufficialmente le formazioni di punta in gara:
"Siamo sotto pressione perché siamo agli sgoccioli Stiamo verificando che il percorso sia perfetto, e abbiamo messo in sicurezza i tratti più impegnativi. Speriamo di ripetere i risultati dell’anno scorso, magari fare anche qualcosa di meglio. Dopo il buon risultato di Leffe, ci auguriamo che anche la squadra maschile possa esprimersi al meglio. Le prime squadre saranno Alice Gaggi e Beatrice Bianchi per le donne, mentre tra gli uomini correranno Luca Magri, Andrea Elia e Isacco Costa. Non saranno in gara né Luciano Rota né Vivien Bonzi: è una scelta precauzionale, vogliamo che si concentrino sui prossimi appuntamenti, anche in vista delle prove di selezione per i mondiali. Siamo soddisfatti: è il quarto campionato italiano che organizziamo, il quarto consecutivo. La macchina organizzativa funziona a pieno regime. Ringraziamo il Comune di Casnigo, Don Egidio e l’oratorio di Cazzano per il supporto e l’ospitalità per premiazioni e pranzo di fine gara".
In rappresentanza della Federazione Italiana di Atletica Leggera è intervenuto
Emanuele Manzi:
"Porto i saluti del settore tecnico corsa in montagna e trail della Fidal che oggi ho il piacere di rappresentare. Torno sempre volentieri a Casnigo, anche se questa volta con il ruolo di tecnico e non da atleta, come accaduto in passato. Ho avuto modo di testare il percorso poco fa: l’ho trovato molto interessante. Veloce al punto giusto, ma non banale, soprattutto per alcuni passaggi da vera corsa in montagna. Come al solito l’organizzazione targata Recastello, egregiamente diretta dal presidente Merla, è sinonimo di garanzia. Anche questa volta sarà un’edizione vincente sotto tutti i punti di vista. Un grosso in bocca al lupo a tutti i partecipanti e… che vincano le migliori staffette!".
Successivamente ha portato il saluto della Giunta regionale l’assessore alla Casa e Housing sociale
Paolo Franco: "Il campionato italiano di corsa in montagna a staffetta è molto più di un grande evento sportivo: è un momento di promozione del territorio, di coesione sociale e di valorizzazione del turismo sostenibile. A nome della Giunta regionale esprimo pieno sostegno a questa iniziativa che unisce tre dimensioni fondamentali per la nostra Regione: la passione sportiva, la valorizzazione turistica dei territori montani e la capacità di rafforzare il tessuto sociale locale. In un momento storico in cui la montagna va riscoperta e abitata in modo nuovo, eventi come questo diventano strumenti efficaci per rilanciarla e farla conoscere. Ringrazio gli organizzatori, le istituzioni, tutti i volontari coinvolti, la famiglia Lanfranchi, La Recastello con in testa il suo presidente Luciano Merla. Regione Lombardia continuerà a sostenere con convinzione iniziative che portano benefici concreti ai territori e promuovono la qualità della vita nei nostri borghi e nelle aree montane".
Tra i contributi istituzionali, è stato trasmesso un videomessaggio dal Pirellone di
Federica Picchi, sottosegretario con delega a Sport e Giovani di Regione Lombardia:
"Grazie per l’invito alla conferenza stampa dei campionati di corsa in montagna a staffetta che si terranno a Casnigo. È un piacere per me, come sottosegretario allo sport e ai giovani, sostenere queste iniziative che non solo valorizzano lo sport, ma anche il territorio. In particolare qui verranno assegnati i titoli italiani assoluti, juniores e master: una competizione importante e virtuosa. Ringrazio gli organizzatori della Recastello Radici Group, la Fidal che ha promosso l’iniziativa, il Comune, la Provincia, tutte le autorità e le istituzioni presenti, gli atleti, gli allenatori, i genitori e tutti coloro che rendono possibile l’operatività di manifestazioni come questa. Gli incontri sportivi fanno vivere i territori e riescono a catalizzare interesse intergenerazionale. È per questo che la nostra presenza istituzionale è importante. Grazie a tutti, evviva lo sport e viva Regione Lombardia".
A chiudere la serie di interventi è stato il partner tecnico Scott, che ha confermato il sostegno al progetto organizzativo:
"Il sodalizio tra SCOTT Sports e La Recastello nasce dalla condivisione autentica di valori comuni: la passione per la montagna e l'amore per lo sport che ci spinge sempre oltre i nostri limiti.
La corsa in montagna, il trail running e lo skyrunning incarnano perfettamente il dna di SCOTT: innovazione tecnologica, design all'avanguardia e quella determinazione che da sempre caratterizza il nostro approccio nello sviluppare attrezzature per chi vive la montagna con intensità. Il campionato italiano di corsa in montagna a staffetta rappresenta molto più di una competizione: è una celebrazione dello spirito outdoor che unisce atleti, appassionati e comunità montane. SCOTT è orgogliosa di essere parte di questo progetto straordinario, frutto del lavoro meticoloso e della visione della Recastello Radici Group. Non vediamo l’ora di poter vedere in scena questo evento che renderà omaggio alla bellezza delle nostre montagne e alla forza di chi le sfida, passo dopo passo".
IL PERCORSO
Il percorso del campionato italiano di corsa in montagna a staffetta 2025, in programma a Casnigo il 15 giugno, porta la firma di Carlo Beltrami, atleta della Recastello. È stato lui, con il supporto di compagni di squadra e del presidente Luciano Merla, a progettare, testare e definire il tracciato definitivo.
"Abbiamo fatto più di dieci prove sul campo – racconta Beltrami – perché nelle prime versioni la distanza risultava eccessiva e il dislivello troppo marcato. Alcuni sentieri, inizialmente promettenti, si sono poi rivelati poco equilibrati in termini di sviluppo". La soluzione è arrivata anche grazie al recupero di vecchi percorsi abbandonati, come quello che evita il passaggio su una strada trafficata nei pressi della Madonna d’Erbia: "Abbiamo aperto un tratto boschivo per collegare direttamente alla chiesa di Barbata, evitando così la chiusura al traffico e mantenendo la continuità del tracciato".
Il percorso misura 7,150 chilometri e presenta un dislivello positivo di circa 400 metri. È identico per tutte le categorie, con partenza e arrivo in piazza Bonandrini, nel centro di Casnigo. Solo 1,4 chilometri sono su asfalto, i restanti sviluppi si snodano su sentieri, mulattiere, tratti boschivi, prati e ciottolati, con oltre il 90% su fondo naturale. «Abbiamo voluto disegnare un tracciato di vera corsa in montagna – spiega Beltrami – impegnativo, tecnico, ma corretto».
Dopo la partenza, si percorrono circa 1.400 metri su asfalto in direzione Cazzano Sant’Andrea. All’altezza della località Colombera si lascia la strada e si imbocca un sentiero: i primi 100 metri sono in leggera discesa, poi comincia una salita netta, di 180 metri di dislivello in meno di un chilometro, alternando tratti boschivi e aperti. Al termine della salita si affronta una sezione di saliscendi corribili su sentiero nel bosco, che conduce verso il santuario della Santissima Trinità. Si passa senza deviare per il santuario (come avvenuto invece in edizioni passate) e si prosegue verso la Madonna d’Erbia, passando per Cascina Tilde.
Da qui, il tracciato alterna tratti su prato e bosco, poi un breve settore su asfalto porta all’imbocco della discesa principale, lunga quasi 2 chilometri: si tratta di un’antica mulattiera in ciottolato, molto sconnessa e a tratti difficile da percorrere anche con moto da trial. In caso di pioggia, la scivolosità aumenterà sensibilmente.
Prima di sbucare sulla strada per Erbia, si taglia a sinistra in un tratto di bosco molto ripido e tecnico, lungo 300 metri: un sentiero recuperato e sistemato manualmente da Beltrami, Merla e Piazzalunga. Sono stati inseriti gradoni in legno e corde guida tra gli alberi per favorire la discesa in sicurezza.
Il sentiero termina nei pressi della vecchia chiesa di Barbata. Si prosegue poi in discesa veloce su terra e sassi verso la zona delle Ripe, in direzione della strada Clusone-Casnigo. Prima della fontana si svolta a sinistra per affrontare l’ultimo strappo di 200-300 metri, che termina con una scalinata di una trentina di gradini. Gli ultimi 400 metri, su asfalto, attraversano la zona degli ex campi da tennis e riportano in piazza Bonandrini.
L’altimetria è irregolare e nervosa. Si parte con 50 metri di dislivello positivo su asfalto, poi si affronta la prima salita secca di 180 metri. Dopo un breve falsopiano, si sale ancora fino a Cascina Tilde. La discesa principale dalla Madonna d’Erbia è lunga e irregolare, seguita dal tratto tecnico nel bosco. Il finale comprende una discesa veloce, lo strappo tagliagambe e il tratto conclusivo in leggera salita.
Beltrami ha testato più volte il percorso, completandolo nel suo miglior tempo sotto i 40 minuti. «Se i migliori faranno 30-31 minuti, io starò sui 38-39. Questo dà un’idea della difficoltà del tracciato».
Il percorso è stato apprezzato anche da atleti di altre società che lo hanno già provato. Su Strava sono stati creati oltre dieci segmenti per monitorare le prestazioni nelle varie sezioni: salita iniziale, tratti corribili, discesa tecnica, salita finale. "Ci hanno chiesto se non fosse troppo difficile – racconta Beltrami – ma abbiamo risposto che un campionato italiano deve essere all’altezza. Chi conosce la corsa in montagna sa cosa aspettarsi".
Il tratto più impegnativo del bosco è stato ripristinato anche grazie al consenso del proprietario del terreno, padre dello scialpinista Pietro Lanfranchi. I lavori di sistemazione sono stati eseguiti manualmente: pulizia del fondo, rimozione di ostacoli, gradoni e segnalazioni. In caso di maltempo, i tratti tecnici richiederanno massima attenzione. "Stiamo pensando a corde di sicurezza – conferma Beltrami – soprattutto considerando che in gara ci saranno anche atleti master. La priorità è garantire la sicurezza a tutti".
Il percorso del campionato italiano di staffetta 2025 è pensato per esprimere il carattere autentico della corsa in montagna: fondo naturale per oltre il 90%, passaggi tecnici, dislivelli distribuiti in modo netto ma equilibrato. Un tracciato vario, impegnativo, adatto a chi vuole mettersi alla prova in una gara vera.