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Al Castello di Ossana ritorna "Il sogno di Jacopo"

Ossana - Il Comune di Ossana ripropone anche quest’anno all’interno del suo programma culturale “Oltre le mura 2019 – Tempo di viaggi, viaggi nel tempo” lo spettacolo teatrale “Il sogno di Jacopo”. Un viaggio senza luogo e senza tempo che ripercorre un sogno, quello di Jacopo Aconcio, teologo e ingegnere nato a Ossana, in Val di Sole, nel 1520 circa e morto a Londra nel 1567, Lo spettacolo, coprodotto dal Comune di Ossana ed Emit Flesti, ha debuttato nell’estate 2017 a Ossana e sarà replicato venerdì 2 agosto alle 21 al castello di Ossana.


teatroJacopo Aconcio, filosofo, teologo, ingegnere, eretico ed emigrante, visse appieno l’età della Riforma segnando profondamente la storia del pensiero del XVI secolo. Una figura che assunse un rilievo internazionale e di cui, tuttavia, nella sua terra di origine se ne è parlato poco. Un uomo che scelse di abbandonare quel luogo che gli aveva dato i natali per vivere e diffondere la propria fede in una ricerca che fu il filo conduttore di tutta la sua vita. Aconcio un uomo moderno disposto a mettere in discussione le sue idee convinto che la verità vada cercata attraverso l’uso della ragione, mettendo in discussione i preconcetti e le teorie comunemente accettate, opponendosi al cieco fanatismo.


I tre interpreti Alessio Dalla Costa, Annalisa Morsella e Giuseppe Amato si calano nell’epoca percorsa dal filosofo solandro, nel suo cammino controcorrente che lo portò ad essere un esule senza patria senza nemmeno il conforto di una delle tante chiese nate in seguito allo scisma luterano.


Il sogno di Jacopo diventa così il viaggio attraverso la sua vita, ma il presente in cui si trova non è più quello della Riforma protestante, del Concilio di Trento, delle lotte religiose e della Santa Inquisizione.

La sua è un’intima ricerca della Verità, vagando in uno sterminato spazio senza luogo e senza tempo, probabilmente al limitare della sua vita o già oltre, quando fare i conti col proprio passato può essere tardivo e non privo di rimpianti, oppure l’occasione per rinnovare le proprie convinzioni.


Il suo peregrinare lo porterà a confrontarsi con due personaggi allegorici, agli antipodi tra di loro per caratteristiche e obiettivi, che lo incalzeranno con modalità e intenti diversi. Alla loro ostentata sicurezza, Jacopo opporrà dialettica, tolleranza e, soprattutto, la sua unica certezza, la sua sola coerenza: il dubbio. Queste caratteristiche hanno reso per certi versi peculiare il suo pensiero nel XVI secolo e in quello successivo, mentre contribuiscono a fare di Aconcio un personaggio di straordinaria attualità.


Un viaggio che è dentro e fuori di sé, che è riflessione e cambiamento, confronto con una realtà esterna che non offre risposte, ma che pone soltanto nuovi quesiti. Lo spettacolo coglie le riflessioni di questo originale personaggio senza dimenticarne il lato umano, i dubbi e i timori che segnano il suo cammino. Prende dunque vita un racconto che permette al pubblico di immergersi in un passato di oltre cinque secoli, percependolo più vicino di quanto si possa credere nelle contraddizioni che lo hanno profondamente segnato influenzandone i decenni a venire.


Con questo spettacolo Emit Flesti affronta una drammaturgia nuova nata dalla penna di Alberto Frapporti e dallo spirito creativo di Annalisa Morsella che ne ha curato la regia assistita da Simone Panza, per una produzione che si è avvalsa della consulenza scientifica di Paola Giacomoni. A curare i costumi è stata Nadezhda Simeonova, mentre il light design è stato affidato a Emanuele Cavazzana. Uno spettacolo reso ancora più suggestivo dalla straordinaria location che ne ospiterà la messa in scena.


L’ingresso è libero su prenotazione. Per informazioni contattare il numero 0463.751301. In caso di maltempo, lo spettacolo si terrà al teatro comunale di Fucine.

Ultimo aggiornamento: 30/07/2019 00:54:26
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