Questi, alla vista degli agenti gettava repentinamente verso il prato una bottiglia di whisky ed un involucro di piccole dimensioni.
Gli agenti recuperavano immediatamente il sacchettino appena lanciato ed accertavano che lo stesso conteneva delle palline che per forma e dimensioni apparivano subito quale possibile sostanza stupefacente. Ad una successiva verifica con il narcotest in dotazione emergeva che trattavasi di eroina, frazionata in ventidue dosi già pronte per lo spaccio.
L'extracomunitario, che pur risultando regolarmente soggiornante sul territorio nazionale non risulta aver alcuna fonte di reddito, veniva trovato in possesso anche di 190,00 euro in banconote da dieci e venti euro, il tipico taglio della vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti.
Da un controllo emergeva che lo stesso soggetto era stato denunciato a piede libero per il medesimo reato alla fine dello scorso mese di luglio da parte di Militari dell'Arma dei Carabinieri, ed alla fine del mese di settembre era stato segnalato all'Autorità Giudiziaria sempre dagli Agenti del Nucleo Civico della Polizia Locale per reati contro il patrimonio, fatto per il quale è ancora in corso l'attività di indagine.
L'extracomunitario veniva quindi dichiarato in stato di arresto e custodito presso la camera di sicurezza del Comando di Via Maccani, in attesa del processo e lo stupefacente veniva posto sotto sequestro così come il denaro, in quanto ritenuto provento dell'attività di spaccio. Già nella mattinata di sabato veniva disposto il processo con rito direttissimo, che si concludeva con la condanna alla pena di mesi sei di reclusione con sospensione condizionale della stessa e mille euro di ammenda a carico del soggetto.
Oltre alla condanna disposta dal giudice, è stato contestato all’extracomunitario il reato depenalizzato di ubriachezza manifesta, con conseguente emanazione del cosiddetto daspo urbano, che vieta per 48 ore a chi ne viene colpito di ritornare nelle zone centrali del Comune di Trento.