Nel contempo tentava di distruggere il telecomando impedendo agli agenti di riprenderlo. Solo dopo l’impiego di maggior forza fisica riuscivano a togliere dalla mano destra del soggetto il telecomando prima che lo distruggesse.
Visto l’atteggiamento la resistenza posta in essere, intimavamo al conducente di scendere dal veicolo, nel timore che potesse avere occultato delle armi od oggetti atti ad offendere, all’interno dell’abitacolo. Gli agenti - avendo fondato motivo che la patente fornita all’atto del controllo potesse non essere genuina - presso gli uffici del comando verificavano la patente di guida e procedevano alla perquisizione del soggetto estendendola anche al mezzo condotto.
Nel corso della perquisizione veicolare hanno rinvenuto una carta d’identità personale con la quale si è potuto identificare compiutamente il soggetto che risultava essere cittadino italiano di 56 anni residente in provincia Caserta.
A seguire il titolare del centro tecnico per tachigrafi ha accertato la presenza di alterazione del dispositivo di controllo dei tempi di guida e riposo (tachigrafo) e del dispositivo di limitazione della velocità con conseguente contestazione degli illeciti amministrativi: per il dispositivo di controllo “tachigrafo” oggetto di manomissione atta falsarne le registrazioni veniva contestato un verbale di 1.737 euro; per il limitatore di velocità alterato veniva contestato un verbale di 1.938 euro. Gli veniva anche ritirata la patente di guida.
L'agente con la mano dolorante è ricorso ad accertamenti sanitari presso il pronto soccorso dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, ove gli veniva riscontrata una “contusione da schiacciamento mano destra a seguito di aggressione ed escoriazione dorso mano sinistra” con una prognosi di sette giorni. Il soggetto veniva deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate e successivamente rilasciato. Del fatto è stato avvisato il P.M. di turno.