Trento - Nuovo ospedale del Trentino, chiuse le indagini: la Procura ha notificato quattro informazioni di garanzia per turbativa della gara d'appalto e abusiva attività finanziaria. I finanzieri del Comando Provinciale di Trento, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Trento, al termine di un’indagine nel settore degli appalti pubblici - inerente il bando di gara per la realizzazione del Nuovo Ospedale del Trentino (N.O.T.), del valore base d’asta di 1.744.356.392 euro, bandito dalla Provincia Autonoma di Trento - hanno notificato quattro informazioni di garanzia e di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di altrettanti soggetti, persone sottoposte ad indagine, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti e di abusiva attività finanziaria
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Le indagini dei militari del Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Trento – contestuali all’evoluzione di procedimenti pendenti presso i competenti Organi di giustizia amministrativa – sono state mirate alla verifica ed al riscontro dei requisiti dei soggetti partecipanti alla gara, in particolare della società nominata, con parere della Commissione tecnica, “aggiudicatario provvisorio” nella prima fase dell’iter amministrativo; aggiudicazione poi annullata nel giugno 2022 con delibera del Responsabile Unico del Procedimento.
Gli accertamenti, in particolare, hanno riguardato il ruolo della società vincitrice, la quale, per la partecipazione al bando di gara, cui aveva fatto seguito la provvisoria aggiudicazione, aveva presentato alla Stazione Appaltante una dichiarazione sottoscritta da una Società di Gestione del Risparmio (S.G.R.) maltese, la quale, seppur dotata di un patrimonio di soli 300.000, euro, aveva manifestato l’interesse a finanziare l’intera opera del valore di 1,7 miliardi di euro.
Nel corso dei capillari accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle trentine, durati oltre 2 anni, è stata, inoltre, focalizzata l’attenzione sul ruolo e sulle responsabilità di un broker assicurativo romano, il quale era intervenuto nella trattativa con la S.G.R.