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Sequestro della Finanza di Brescia a professionista amico di Putin

Brescia - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brescia, guidato dal tenente colonnello Marco Tolla, coordinati dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, hanno eseguito, su ordinanza del Gip del tribunale di Brescia un sequestro preventivo - diretto e per equivalente - nei confronti di un noto professionista bresciano, 63 anni, attività in Italia, considerato vicino a Vladimir Putin e numerosi oligarchi russi - per reati tributari (contrabbando e dichiarazione infedele), riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, per un ammontare complessivo di oltre 141 milioni di euro.



Si tratta dell’epilogo delle investigazioni condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia - a seguito dell’individuazione, in provincia, di un elicottero immatricolato in Russia, per il quale non erano stati assolti gli adempimenti di natura doganale - che hanno portato a scoprire un presunto caso di fittizia residenza all’estero.


In particolare, il professionista bresciano è indagato in quanto non avrebbe dichiarato redditi per decine di milioni di euro per gli anni dal 2013 al 2019, pur mantenendo in Italia il centro dei propri interessi familiari, affettivi ed economico-patrimoniali.


Le attività di indagine si sono incentrate sulla constatazione di notevoli manifestazioni di ricchezza del tutto sproporzionate rispetto ai redditi imponibili dichiarati, per le quali non sono state fornite giustificazioni idonee ad acclararne la liceità sul piano fiscale.


Conseguentemente, il Gip, sulla base del quadro probatorio emerso, ha disposto il sequestro preventivo per sproporzione.


Tra i beni sequestrati lussuose abitazioni, un elicottero, disponibilità bancarie, denaro contante, gioielli, opere di arte moderna e contemporanea di autori famosi, nonché svariati altri beni di lusso.

Ultimo aggiornamento: 03/08/2022 14:45:10
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